THE DREAM SYNDICATE @BOtanique

Scritto da il 10 Aprile 2018

Quando:
25 Giugno 2018@20:00
2018-06-25T20:00:00+02:00
2018-06-25T20:15:00+02:00
Dove:
BOtanique
Via Filippo Re
40126 Bologna BO
Italia
Costo:
20 euro + d.d.p.
Contatto:
Locomotiv Club
3480833345

DOPO IL SOLD OUT DEL TOUR DI OTTOBRE, THE DREAM SYNDICATE, IL LEGGENDARIO GRUPPO ROCK CALIFORNIANO, PUNTA DI DIAMANTE DEL PAISLEY UNDERGROUND, ANNUNCIANO IL LORO TOUR ESTIVO IN ITALIA.
Lo scorso 8 Settembre, a trenta anni di distanza dal loro ultimo lavoro, The Dream Syndicate hanno pubblicato il loro quinto e acclamato album in studio, “How Did I Find Myself Here?” via Anti- Records.

I The Dream Syndicate nascono nel 1981 a Los Angeles dalle ceneri dei Suspects. La band fa il suo esordio nell’82 con l’omonimo “The Dream Syndicate” via Slash Records. Il disco, prodotto da Chris D. dei Flesh Eaters, dà il via ad una nuova stagione del rock alternativo, il Paisley Underground. Due anni dopo, nel 1984, esce “Medicine Show”, prodotto da Sandy Pearlman via A&M Records. Il terzo album “Out of the Grey” esce nel 1986 per la Big Time Records con una nuova formazione, Wynn, Duck, Mark Walton al basso e Paul B. Cutler alla chitarra solista. Due anni dopo, poco prima dello scioglimento, la band pubblicherà il suo ultimo album “Ghost Stories”. I The Dream Syndicate tornano quest’anno con un nuovo album, il primo dopo 30 anni. A proposito dell’album Steve Wynn dice: “A un certo punto durante la creazione del nostro nuovo disco ho detto ai miei compagni di band, “ehi, hai solo una possibilità nella vita di creare un primo album dei The Dream Syndicate per la prima volta dopo 30 anni. […] Abbiamo sentito che le probabilità erano a nostro favore. Gli oltre 50 concerti che abbiamo suonato da quando ci siamo riuniti nel 2012 sono stati tra i migliori live che la band abbia mai suonato, il mix perfetto di improvvisazione e groove rock che è da sempre stato il marchio della band.” “Ho scritto alcune canzoni da portare ai Montrose Studios di Richmond, Virginia, dove ho lavorato spesso negli ultimi anni e ho ritenuto che fosse il rifugio perfetto dove poter tenere il nostro laboratorio di passato, presente e futuro. È il tipo di studio dove si può afferrare una chitarra, un sandwich, una tazza di caffè o una birra e passeggiare, pronti a lavorare a quasi tutte le ore del giorno. The Dream Syndicate, dopo tutto, non sono mai stati schiavi del tempo o dello spazio. La magia? Era lì. In poco meno di una settimana abbiamo registrato molto di più di quanto avevamo bisogno. Era ovvio che questo sarebbe diventato il quinto album del Dream Syndicate.” “Oh, e c’era un’ultima sorpresa, un collegamento più perfetto al nostro passato a completamento del cerchio. Una delle più intriganti canzoni che abbiamo registrato era una trance ipnotica chiamata “Recurring”. La canzone e il riff erano freschi, la registrazione della band era suggestiva e bella. Ma ho capito che non ero il giusto cantante per la canzone. E subito ho capito che il cantante perfetto sarebbe stato il nostro originale bassista Kendra Smith. La canzone, ora intitolata “Kendra’s Dream”, è la coda perfetta per il disco, legando le estremità sciolte del passato e aprendole nuovamente al futuro.”
Di seguito alcuni dei fan più interessanti dei The Dream Syndicate parlano dei loro brani preferiti della band:
“It’s been one of the great pleasures of my life to play ‘Tell Me When It’s Over’ with Steve over the last few years. The Dream Syndicate version is a perfect distillation of Los Angeles noir and febrile, menacing garage rock.” – Peter Buck, R.E.M.
“‘Halloween’ is an eerie number. When the second guitar kicks in I think of a stage covered with fog, Karl stepping to the front of the stage and unashamedly striking a rock pose. It helped me feel alright about playing leads which were so hated at the time. Steve’s more jangly sound also influenced my choice of getting a Fender for my first guitar to start Dinosaur. I wanted to write some songs, strum, then kick in to some fuzz for the lead. It was all there in the Dream Syndicate.” – J Mascis, Dinosaur Jr.
“The Days of Wine and Roses was my introduction to the Dream Syndicate, and the very beginning of my love affair with the band and their music. My discovery coincided with the writing/recording of our second album, and our song ‘The Nights of Wine and Roses’ was inspired by (and named in homage of) theirs. While I like the album version, I LOVE the version from Live At Raji’s, which is not only my favourite Dream Syndicate album, but one of my favourite live albums of all time.” – Brian King, Japandroids


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