PHIDGE + AABU
Scritto da Locomotiv il 28 Novembre 2016
Via Sebastiano Serlio
25, 40128 Bologna
Italia
PHIDGE
I Phidge (Dodi Germano, Riccardo Fedrigo, Nicola Di Virgilio e Oscar Astorri) sono un quartetto di Bologna nato nel 2003. Dopo diversi demo e un centinaio di concerti, dal 2007 sono sotto contratto con la Riff records di Bolzano. Nel 2008 arriva il primo album, “It’s all about to tell”, prodotto e registrato da Bruno Germano ai Vacuum Studios di Bologna. Dopo l’entrata nella band del batterista Oscar Astorri, in sostituzione di Simone Cavina, nel 2012 viene pubblicato “We never really came back”, ancora per Riff Records, ancora con Germano alla consolle. Il disco rivela un approccio molto diverso rispetto all’esordio, costituito da brani più diretti e da un sound d’insieme più coeso e riconoscibile. Il singolo “Door selected” viene incluso nella compilation di XL di Repubblica e il disco rimane in streaming su Rolling Stone per tre mesi. A gennaio del 2013 viene pubblicato l’EP “Needs” in formato digitale, contenente due inediti e la cover di Special needs dei Placebo. L’ultimo disco, “Paris”, esce di nuovo per l’etichetta bolzanina ed è stato prodotto, registrato e mixato da Angelo Epifani ai Raw Studios di Bologna. Dai dieci brani del disco, firmati da Riccardo Fedrigo, emerge una maggior tensione che prende il posto delle atmosfere rarefatte del lavoro precedente. Si possono individuare influenze punk, dark, funky, art e street rock. Il tutto al servizio di un disco che si pone come obiettivo primario quello di comunicare direttamente i propri contenuti musicali e tematici senza nascondere nulla dietro stilemi e pose di comodo
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AABU
Gli aabu sono le facce pulite che piacciono ai genitori e poi gli nascondono i segreti, la sigaretta prima della corsa e la dieta vegetariana, il whiskey della sera e la spremuta del mattino, sono giusti e sono sbagliati…e odiano le etichette di genere. Immersi in questa continua ambiguità, che abitano volentieri, sputano fuori “Basta Scegliere”. Prodotto e registrato al Noise Factory di Milano da Alessio Camagni, “Basta Scegliere” unisce la classica forma-canzone a momenti strumentali imprevedibili, i testi in italiano scritti in un linguaggio diretto raccontano la quotidianità con un tocco di ironia. Un disco double-face per accontentare tutti e nessuno, per obbligare ad una scelta che poi scelta non è, avendo sempre un unico comune denominatore: gli aabu. Basta scegliere di ascoltare davvero queste 8 canzoni, repetita iuvant. Per una volta dovreste ascoltare davvero e basta scegliere.
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