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Locomotiv Club & Wonka’s Chocolate presentano:
—-> Willy Wonka’s Hot Chocolate Party <—-
– CAPODANNO 2016/2017 al LOCOMOTIV CLUB
Per sciogliere la tensione di un intero anno abbiamo pensato alla festa più dolce che ci sia “WILLY WONKA’S HOT CHOCOLATE PARTY”. Candy Girls & Ringo boys preparatevi ad entrare nel dolce mondo de “La fabbrica del cioccolato di Willy Wonka”.
All’ingresso ritira la tua barretta di cioccolato e cerca il prezioso “Golden Ticket” che ti darà la possibilità di vincere numerosi premi. Entra in un magico mondo tutto da scoprire: 2 sale, fontane di cioccolato, festoni di zucchero filato, installazioni fluttuanti, lecca lecca giganti, milioni di caramelle ma soprattutto tanta tanta musica.
Dalle 20:30:
♨♨♨ IL CENONE ♨♨♨
(solo su prenotazione)
Info e menù: https://www.facebook.com/
Dalle 00:30 fino all’alba
—-> WILLY WONKA’S HOT CHOCOLATE PARTY <—-
GATE 1 – “The Wonka Room”
♡ Hot Disco, Super Pop Hevergreen, House ♡
Banderas (Hot Groove/ Disco ’70/’80)
Randy Watson from the Sexual Chocolate (Sweet Pop & Sensual Groove)
GATE 2 – “The Wonka Privè”
♡ Hot Chocolate Pop & Lollipops ♡
Betty Boop Dj (Pop Sweeties, Italo Evergreens)
Mr OoompaLoompa (Ice cream evergreen)
> Ingresso 15€
> Tessera AICS ’16/’17 obbligatoria (8€)
Dresscode:
#candygirls
#willywonka
#hotchocolate
#lollipopsgirls
#oooompaloompa
#ringopeople
#smarties
#kitcats
#spiderfrommars
#bountykillers
#kellogsfellows
#cacaomeravigliao
#ruthbabyruth
#candycandy
Come da tradizione, il party della Befana riunirà la città tra le calde mura rosse del Locomotiv per godersi in grande relax l’ultima serata di festa prima dell’inizio del nuovo anno.
Sul palco i Lou Del Bello’s, costola degli storici Quattrocento Colpi, istituzione locale nell’ambito Ska e Swing. A seguire Moreno Spirogi e Buddy Morrow gireranno dischifino a tarda ora per una notte a suon di musica anni 50, 60 primi 70!
Live:
Lou Del Bello’s (Bologna)
Dj Set Post live a Cura di Dj Buddy Morrow & Moreno Spirogi
Rock and Roll; Rhyhtm and Blues; Oldies; Blues; Pop Corn; Early Soul; Rockabilly; Beat; Exotica: Cumbia; Soul; Classic Rock n’Roll; Garage
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Lou Del Bello’s:
“IL GRUPPO IN CUI AVREI VOLUTO CANTARE SE FOSSI ANCORA VIVO” Frank Sinatra
“UNA DELLE REALTA’ Più INTERESSANTI DEL MILLENIO” Le Ore
“LA MIA BAND PREFERITA DI SEMPRE” la Madre del bassista
Dopo un periodo di riflessione l’incredibile ritorno dei LOU DEL BELLO’S alle antiche tradizioni in occasionedel loro quindicennale!
Il gruppo nasce a Bologna nel 2001 da una costola dello storico gruppo ska I QUATTROCENTO COLPI. Dopopiù di 200 concerti in giro per l’Italia a ritmo in levare e un contratto discografico con la Sony, il batteristaFrancesco SKA Merini e il chitarrista Carlo Tomscitz optano per una svolta verso suoni più jazz, blues e old
style. Insieme a Tumscitz e Merini c’è il sassofonista spagnolo Alvaro Casanovas Leal e presto la band sicompleta con Simone Zimmy Martini al basso, Edoardo Gatti alla fisarmonica, Alessandro Tumscitz e DiegoFrabetti alla tromba ed Emilio Distretti al trombone.
Alla voce c’è Lou del Bello, figlio di Amy Brown, corista degli storici Upsetters. La voce femminile di ChiaraPancaldi porta le sonorità del jazz e del soul. In aggiunta l’attitudine rock’n’roll del poliedrico Flamin’ GeneTonic, chitarrista dei ROCK’N’ROLL KAMIKAZES, voce e chitarra.
Il genere dei Lou del Bello’s è un misto di ska-rocksteady e sonorità jazz e blues. Il repertorio contiene branioriginali e rielaborazioni in chiave ska di grandi classici del passato. In questi 15 anni i Lou del Bello’s si sonoesibiti centinaio di volte, prediligendo la strada e i piccoli locali al palco vero e proprio.
L’elenco dei musicisti che hanno suonato nella band è sterminato, Agostino Ghigo di Tommaso, Gianluca Sia, Giorgio Ventura, Riccardo Schiavina, Cristiano Rock Merini, Massimiliano Gollini, Mauro Pasqui, Tommy Ruggero, Julio Casanovas Leal, Federico Scagliarini, Andrea Monis, Mr. Groove, Valerio Canè, Andrea Ponsini e tanti altri…primo tra tutti, ospite ormai fisso delle serate dei Lou del Bello’s è Al Tarruji-Lou Papa Taroz-Tarrugi Sambaradani o come preferite chiamarlo, lo storico trascinatore dei Quattrocento Colpi….
PHIDGE
I Phidge (Dodi Germano, Riccardo Fedrigo, Nicola Di Virgilio e Oscar Astorri) sono un quartetto di Bologna nato nel 2003. Dopo diversi demo e un centinaio di concerti, dal 2007 sono sotto contratto con la Riff records di Bolzano. Nel 2008 arriva il primo album, “It’s all about to tell”, prodotto e registrato da Bruno Germano ai Vacuum Studios di Bologna. Dopo l’entrata nella band del batterista Oscar Astorri, in sostituzione di Simone Cavina, nel 2012 viene pubblicato “We never really came back”, ancora per Riff Records, ancora con Germano alla consolle. Il disco rivela un approccio molto diverso rispetto all’esordio, costituito da brani più diretti e da un sound d’insieme più coeso e riconoscibile. Il singolo “Door selected” viene incluso nella compilation di XL di Repubblica e il disco rimane in streaming su Rolling Stone per tre mesi. A gennaio del 2013 viene pubblicato l’EP “Needs” in formato digitale, contenente due inediti e la cover di Special needs dei Placebo. L’ultimo disco, “Paris”, esce di nuovo per l’etichetta bolzanina ed è stato prodotto, registrato e mixato da Angelo Epifani ai Raw Studios di Bologna. Dai dieci brani del disco, firmati da Riccardo Fedrigo, emerge una maggior tensione che prende il posto delle atmosfere rarefatte del lavoro precedente. Si possono individuare influenze punk, dark, funky, art e street rock. Il tutto al servizio di un disco che si pone come obiettivo primario quello di comunicare direttamente i propri contenuti musicali e tematici senza nascondere nulla dietro stilemi e pose di comodo
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AABU
Gli aabu sono le facce pulite che piacciono ai genitori e poi gli nascondono i segreti, la sigaretta prima della corsa e la dieta vegetariana, il whiskey della sera e la spremuta del mattino, sono giusti e sono sbagliati…e odiano le etichette di genere. Immersi in questa continua ambiguità, che abitano volentieri, sputano fuori “Basta Scegliere”. Prodotto e registrato al Noise Factory di Milano da Alessio Camagni, “Basta Scegliere” unisce la classica forma-canzone a momenti strumentali imprevedibili, i testi in italiano scritti in un linguaggio diretto raccontano la quotidianità con un tocco di ironia. Un disco double-face per accontentare tutti e nessuno, per obbligare ad una scelta che poi scelta non è, avendo sempre un unico comune denominatore: gli aabu. Basta scegliere di ascoltare davvero queste 8 canzoni, repetita iuvant. Per una volta dovreste ascoltare davvero e basta scegliere.
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DIAFRAMMA
I Diaframma reincidono il loro primo album “Siberia” con l’aggiunta di 6 pezzi nuovi ispirati ai suoni dell’epoca, quelli della new wave primi anni ’80. Il tour 2017 prevede quindi sia i pezzi storici di “Siberia” che quelli nuovissimi, con l’aggiunta di molte canzoni ormai divenute “classici”.
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NANAI
I Nanai suonano tronchi d’albero. Le Nanai tastiere nottambule, synth con sdoppiamento di personalità e drum machine dal Super-Ego. Si conoscono per caso in una sera di Maggio parlando di stickers delle patatine e tatuaggi siberiani. Decidono di formare un duo a cui, dopo varie riflessioni, daranno il nome di Nanai, popolo proveniente proprio dalla Siberia. Sono basse, sono del sud, amano il nord e da piccole ascoltavano musica punk. Hanno più di 11 strumenti. Li sistemano sul pavimento della loro camera e iniziano a suonare. A caso.
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Sabato 14 gennaio sarà l’ultimo concerto del #palazzinalibertytour de L’officina della camomilla! Per l’occasione ad aprire il concerto ci sarà BRACE accompagnato da Francesco Draicchio de Lo Stato Sociale!
L’Officina della Camomilla è una delle band di riferimento della nuova musica italiana, con un seguito sempre più in crescita di accanitissimi fan. Negli ultimi tre anni ha calcato i palchi dei più importanti club e festival italiani. Il 2016 è l’anno della piena maturità: completamente scritto, arrangiato e prodotto dal frontman Francesco De Leo, a marzo è uscito “Palazzina Liberty”, non solo un disco nuovo ma la volontà precisa di una svolta.
Il disco è stato concepito sui treni, nei vagoni che attraversano tre regioni, Liguria, Piemonte e Lombardia, il triangolo industriale in cui De Leo vive e i cui panorami e paesaggi ha cercato di codificare in musica. È un diario di viaggio proiettato come uno spettacolo multimediale all’interno della Palazzina Liberty che, da luogo di concerti, si trasforma in un labirinto sonoro allucinatorio in cui ogni brano rappresenta una camera o un corridoio. La storia è ambientata in un futuro distopico in cui rimane solo la palazzina liberty che non è più splendente come un tempo ma decadente.
L’energia, il calore, il feeling dei block parties, le feste di strada che nei Settanta esplodono a New York, nel Bronx in particolare: è in quel rovente crogiuolo in cui si incontrano funk, soul, dub, disco, dj culture, street poetry che nasce l’hip hop.
I block parties sono una pietra miliare nel percorso musicale e culturale che conduce sino a BIG, Bolo Inner Ground.
Tutto il resto proviene dall’abilità, dall’esperienza e dal gusto indiscutibile di cinque artisti con un background di grande spessore: Katzuma, Madkid, Lugi, Trix, Moddi Mc.
Tutti provengono dai party old school, dove sound system e consolle stanno in mezzo alla gente. Ed è proprio questo lo spirito che Bolo Inner Ground vuole ricreare e trasmettere nelle sue serate: niente barriere tra pubblico e performers e la musica al centro di tutto, dal soul all’hip hop passando per funk e disco. Con un protagonista assoluto: il groove.
Più semplice di così non si può: dietro la consolle si alternano i protagonisti in modalità sempre diverse, tutte da scoprire.
BIG è rap, musica live, mc e musicisti. Tanti sono già passati e moltissimi altri arriveranno.
Presupposti e attori ben saldi, combinati in uno schema sempre differente.
Una formula ricercata, mai uguale a se stessa.
BIG. New York, Los Angeles, o Detroit non sono mai state così vicine.
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Terminato con un sold out al The Cage di Livorno il tour estivo, MOTTA si appresta a preparare quello invernale. Il suo esordio discografico solista “La fine dei vent’anni” (Sugar) ha messo d’accordo la critica, che gli ha riservato recensioni entusiaste, ed il pubblico, che lo ha premiato con piene e calorose platee nei concerti del tour passato che lo ha portato in oltre 60 location, tra live club, teatri e festival.
Il prossimo 28 ottobre uscirà il nuovo singolo ed il nuovo video estratto dal disco, “Sei bella davvero”.
MOTTA si è aggiudicato la Targa Tenco per la miglior Opera Prima per il disco “La fine dei Vent’anni” che ritirerà al Premio Tenco il prossimo 20 OTTOBRE con un’esibizione live presso il teatro Ariston di Sanremo.
Oltre alla Targa Tenco 2016, Motta ha vinto anche il premio PIMI SPECIALE 2016 del MEI, come artista indipendente italiano nel complesso più rilevante per l’attività svolta nella stagione discografica 2015/2016, ritirato lo scorso 24 settembre al Teatro Masini di Faenza.
Vista la grande richiesta abbiamo deciso di aggiungere una seconda data del concerto di Francesco Motta, domenica 22 gennaio sempre al Locomotiv!
Terminato con un sold out al The Cage di Livorno il tour estivo, MOTTA si appresta a preparare quello invernale. Il suo esordio discografico solista “La fine dei vent’anni” (Sugar) ha messo d’accordo la critica, che gli ha riservato recensioni entusiaste, ed il pubblico, che lo ha premiato con piene e calorose platee nei concerti del tour passato che lo ha portato in oltre 60 location, tra live club, teatri e festival.
Il prossimo 28 ottobre uscirà il nuovo singolo ed il nuovo video estratto dal disco, “Sei bella davvero”.
MOTTA si è aggiudicato la Targa Tenco per la miglior Opera Prima per il disco “La fine dei Vent’anni” che ritirerà al Premio Tenco il prossimo 20 OTTOBRE con un’esibizione live presso il teatro Ariston di Sanremo.
Oltre alla Targa Tenco 2016, Motta ha vinto anche il premio PIMI SPECIALE 2016 del MEI, come artista indipendente italiano nel complesso più rilevante per l’attività svolta nella stagione discografica 2015/2016, ritirato lo scorso 24 settembre al Teatro Masini di Faenza.
Il collettivo psichedelico veronese C+C=Maxigross assieme al polistrumentista californiano Miles Cooper Seaton (Akron/Family) si uniscono per un rituale musicale unico e irripetibile che porteranno in giro per l’Italia da fine dicembre 2016 ai primi di febbraio 2017.
Sei musicisti sul palco, due batterie, due chitarre elettriche, basso, synth e una moltitudine di voci e armonie vocali. Un concerto con la musica al centro, lungo anche diverse ore, con brani tratti da “Phases in Exile” di MCS, “Fluttarn” dei C+C=Maxigross, brani inediti e cover, diviso in più parti come i veri show degli anni sessanta.
I concerti saranno l’occasione con cui i Maxigross chiuderanno l’infinito “Fluttarn Tour” (più di 100 concerti da novembre 2015 tra Primavera Sound e il meglio d’Italia) e con cui Seaton proseguirà il suo progetto italiano, dopo la pubblicazione del suo album d’esordio solista “Phases in Exile” in esclusiva internazionale per Trovarobato / Vaggimal lo scorso marzo 2016.
I C+C=Maxigross hanno conosciuto Miles Cooper Seaton alla prima edizione del loro festival sui Monti Lessini “Lessinia Psych Fest” nel giugno 2014, dove il musicista americano fu invitato a suonare un’intensa session notturna in mezzo al bosco. Da allora è nata una forte amicizia poi sfociata in una collaborazione artistica che dopo registrazioni, sessions, concerti e molte esperienze ha portato Miles a vivere in Italia.
Questo tour e le canzoni (definite “Inni”) che si muoveranno con esso parlano proprio di questo. L’instabilità delle nostre vite non dev’essere un limite, ma una presa di coscienza che diventa l’energia che ci spinge a rilanciare sempre più in alto, slacciandoci dalla rigidità del nostro quotidiano.
Il C+C + MCS Sextet Tour 2017 è un rituale collettivo unico e irripetibile a cui siete tutti invitati, dovete solo essere disposti ad entrare in questo nuovo entusiasmante ciclo.
Il sonetto che segue spiega perfettamente il senso di questo tour:
Inni alla nostra natura divina cantati in segreto Sonetti che disegnano la selvaticità nascosta dei nostri istinti Salmi urlati verso il vuoto Attraverso l’oceano, attraverso la stanza dal nostro petto, e dalle nostre dita dall’interno, guardando verso l’esterno, dall’esterno, guardando oltre. Ci raccogliamo in coro coi nostri antenati per ululare inni selvaggi verso il vuoto per spargere semi verso l’ignoto per perderci nel mistero per ritrovare noi stessi negli altri per rivendicare dal margine la nostra nobiltà.
È la prima volta che vieni al 1 HOUR?
Ecco le poche cose che devi sapere su come funziona:
➣ Sul palco vedrete un mega countdown di 60 minuti che inizierà a far scorrere il tempo.
➣ Durante quell’ora ci sarà un’esatta tipologia di musica con un preciso dj set.
➣ Allo scoccare dello zero cambierà tutto e si darà il via ad un’altra festa completamente diversa e delirante.
Questo è #1HOUR, l’unica serata in cui ogni ora ti troverai in una festa diversa con musica diversa ecoreografie diverse.
TUTTO CAMBIERÀ. OGNI ORA!