Archivio eventi

Giu
4
Lun
ANDREA LASZLO DE SIMONE + BIANCO @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 4@19:00

Andrea fonda le sue radici nella scena indipendente già nella prima decade dei 2000.
Oltre all’esperienza compositiva e live come primo batterista dei Nadàr Solo suona da tempi immemori nel duo torinese Anthony Laszlo insieme al suo grande amico Anthony Sasso, ex chitarrista e cantante dei Milena Lovesick.
Andrea Laszlo De Simone esordisce nel 2012 con il primo album autoprodotto dal titolo Ecce Homo, registrato in casa con mezzi di fortuna e pubblica alcuni videoclip: Solo un uomo, 11:43, I nostri piccoli occhi.
All’inizio del 2014 incontra alcuni attivissimi musicisti della scena underground torinese e da mesi di sala prove esce una vera e propria band. Damir Nefat (chitarra e cori), Daniele C (basso e cori), Filippo Cornaglia (batteria e cori), Zevi Bordovach (tastiere e cori) e l’immancabile amico Anthony Sasso (tastiere, cori e percussioni).
Andrea Laszlo De Simone è un’anomalia. È un solista, prima di tutto. Ma è anche una band di sei elementi. È un cantautore, ma cosa significa nel 2017 essere un cantautore?
Anticipato dai singoli Uomo Donna, Vieni a salvarmi e La guerra dei baci, il 9 giugno 2017 esce per 42Records Uomo Donna, il primo vero e proprio album di Andrea Laszlo De Simone, accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica e inserito in molte classifiche stilate da riviste e siti musicali italiani come uno fra i migliori album del 2017.
Uomo Donna è un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro. Un tempo in cui prende forma un mondo sonoro in cui si fondono classico e moderno, la canzone d’autore italiana e la psichedelia, Battisti e i Radiohead, Modugno e i Verdena, i Beatles e i Tame Impala, il “volo magico” di Claudio Rocchi e quello “terreno” di IOSONOUNCANE.
Per Andrea Uomo Donna “è un disco d’amore. 12 canzoni unite fra loro in un percorso in cui vengono affrontate le differenti fasi del sentimento amoroso e le sue implicazioni esistenziali. L’illusorietà della realtà ci seduce e ci acceca e l’amore ci rende forti, fragili, uniti e soli. Siamo solo uomini”. Il disco è stato autoprodotto e registrato in presa diretta nell’ottobre 2014 in collaborazione con il fonico bolognese Giuseppe Lo Bue, successivamente post-prodotto e mixato utilizzando tecniche sperimentali a cavallo tra l’analogico e il digitale fino a creare un paradosso sonoro che ricorda la canzone italiana anni ’70, masterizzato da Andrea Suriani. In questo percorso di circa 2 anni è nata spontaneamente l’esigenza di lavorare a lungo alla ricerca di una coerenza tra il prodotto discografico e l’anima sperimentale della live performance per la quale il progetto si è sempre distinto. Dopo una serie di esibizioni estive in alcuni dei più importanti festival italiani come il TOdays e il Siren Festival che gli sono valse una menzione speciale nella classifica dei live stilata dal mensile Rolling Stone, il 28 ottobre 2017 è partito il primo vero e proprio tour nei club delle maggiori città italiane per presentare l’album, più di 15 date che a cavallo fra 2017 e 2018 portano Andrea e la band ad esibirsi in gran parte della penisola. Il 30 novembre 2017, in anteprima esclusiva al Torino Film Festival, Andrea Laszlo De Simone presenta il videoclip di Sogno l’amore, un vero e proprio mini-film girato in Sicilia dalla durata di 8 minuti e 46 secondi per la regia di Francesca Noto e dello stesso Andrea Laszlo De Simone.

CANALI
Facebook: https://www.facebook.com/andrealaszlomusica
Instagram: http://instagram.com/andrea_laszlo_de_simone
YouTube: https://www.youtube.com/EcceHomo2012

Bianco

Dopo due anni in giro per i palchi di tutta Italia con ​Niccolò Fabi,​Bianco riprende i panni​ ​di​ ​cantautore​ ​e​ ​torna​ ​con​ ​il​ ​suo​ ​quarto​ ​album. QUATTRO, questo il titolo, uscito venerdì 19 gennaio per INRI ​ed è, nelle parole del suo autore: “​un disco che parla di amicizia. Amicizia tra due uomini, tra uomo e donna, tra due amanti, tra una donna e un barbagianni, tra madre e figlia. Amicizia tra musicisti, tra strumenti musicali, tra cambiamento e tradizione. Parla di medici, di comici, di bestie innamorate, di autogol e di grandi camminate. Di fabbrica, di anni 90 e anche di canne e di imbarchi.
QUATTRO è stato anticipato dal brano ​Felice, la “mosca bianca” del disco, un ritorno leggero e spensierato accompagnato da un ​lyric video su spot finlandesi anni Ottanta​:.

Giu
5
Mar
COMA_COSE @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 5@19:00

Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.

Coma_Cose, con il nuovo singolo arriva anche Estate Tour

Subito dopo l’annuncio del nuovo singolo Nudo Integrale la cui pubblicazione è prevista per il prossimo 22 maggio, la band milanese rivela le date di Estate Tour. Nuovi appuntamenti che accompagneranno Fausto Lama e California da maggio fino alla fine di agosto tra molti dei festival più importanti da Nord a Sud della penisola. Lo spettacolo prevede la formula MCs + batterista già sperimentata durante le date invernali, dove la forza del groove sarà l’elemento chiave per farsi trasportare nel mood crepuscolare dei Coma_Cose. Post Concerto, Anima Lattina e tutti i brani pubblicati finora saranno protagonisti sul palco tra elettronica, urban e cantautorato per far ballare e cantare il pubblico. Uno spettacolo eclettico che per alcune date speciali vedrà anche la presenza on stage del duo di produttori Mamakass. Estate Tour nasce della collaborazione tra l’etichetta Asian Fake e Radar Concerti. Di seguito tutte le date del tour, che sono sempre in continuo aggiornamento sulla pagina ufficiale facebook.com/comacose/.

“La nostra musica è come gli ingressi dei palazzi di Milano di notte”

Per trasferirsi a Milano e mettere in piedi una band servono i soldi, per fare musica in generale servono i soldi e quando i soldi non ci sono si divide una camera in un trilocale, tante speranze e i turni in negozio. Quasi per caso nell’inverno del 2016 prende vita Coma_Cose, un duo composto da Fausto Lama, già musicista e produttore e Francesca alias California, DJ, voce e capelli corti. L’incontro è avvenuto in modo fortuito, i due lavorano entrambi come commessi in un negozio e parlando spesso di musica, nasce la voglia di provare a fare qualcosa insieme. Il rap, l’elettronica e due chiacchiere sotto casa mentre chiudono i bar del Naviglio Pavese, il tabaccaio di Via Gola, la fragilità di capirsi e le riflessioni cosmiche sulla quotidianità: “Portami in un posto con la musica abbastanza alta che mi dimentico”. Coma_Cose racconta la Milano che abita, l’attitudine urbana, la lontananza e la presabene, se non ci passi non capisci, se non capisci probabilmente non saremo mai amici, però ti voglio bene ugualmente e un po’ mi manchi.
Tra febbraio e giugno 2017 pubblicano quattro video, mentre nell’autunno dello stesso anno rilasciano Inverno Ticinese, un concept EP di tre tracce accompagnato dai rispettivi tre clip. Nel mese di dicembre intraprendono il loro primo tour, mentre a inizio marzo pubblicano il nuovo singolo Post Concerto. Nel mese di maggio annunciano il tour estivo e pubblicano il nuovo singolo e videoclip Nudo Integrale.

Genere: Attitudine Urbana

Giu
6
Mer
CIMINI @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 6@19:00

“Ancora Meglio” è un disco pop d’autore: le canzoni parlano di ansie, amore, sfighe, speranze, utilizzando un linguaggio diretto ma intimo che mira a creare empatia con il pubblico. Il titolo porta a ripensare con ironia ad un mondo in continua competizione, mosso dalla smania di fare di più e “ancora meglio” senza accontentarsi mai. CIMINI si fa portavoce delle condizioni dell’animo, tanto da far ritrovare gli ascoltatori nella sua stessa ansia da vita di provincia in Una casa sulla luna, nella voglia di normalità in Buongiorno o nelle aspettative deluse in Sabato Sera. L’album è stato anticipato da quattro brani, accompagnati da campagne promozionali inusuali e innovative. La legge di Murphy è stato il primo singolo. Il claim “La legge di Murphy è più forte di me” diffuso sui social da amici e artisti amici, divenuto poi virale tra il pubblico stesso, e l’iniziale decisione di non dare informazioni sull’autore, hanno voluto indirizzare l’attenzione più sul significato della canzone che sulla figura dell’artista. Un’altra possibilità ci racconta l’uomo di oggi che grazie alle conquiste della tecnologia e il rapido susseguirsi delle mode del momento, ha sviluppato la convinzione che è possibile raggiungere ogni tipo di successo senza eccessivi sforzi e in maniera semplice. In Una casa sulla luna l’angoscia vissuta trova espressione nelle brevi “stories” utilizzate per promuovere il brano. E’ la prima volta che un videoclip musicale viene diffuso tramite le Instagram stories: la breve durata, la forma frammentata e la possibilità di visualizzarle soltanto per 24 ore, hanno voluto portare alla creazione di un ricordo verticale della lunghezza esatta di una giornata. Sabato sera, ballata nostalgica sulla vita di coppia, è l’ultimo singolo d’anteprima.
CURIOSITA’ & ANEDDOTI
“Ancora Meglio” è stato scritto in seguito ad un lungo periodo di sconforto: “Era un momento abbastanza triste della mia vita, non avevo più certezze, non ero ancora laureato, avevo deciso di lasciare la musica a tempo indeterminato perché non mi divertivo più”. La decisione di non apparire e di non rilasciare interviste in corrispondenza dell’uscita dei primi singoli è stata pensata come una forma di satira sociale nei confronti della moda dell’anonimato nell’attuale mondo della musica (in realtà bastava cercare “Cimini” sulla rete per trovare foto e informazioni sull’artista). Il protagonista del video de La Legge di Murphy è Renato Avallone, attore del Terzo Segreto di Satira. Lo stesso Renato interpreta il magazziniere/wrestler nel video di Un’altra possibilità. La copertina di “Ancora Meglio”, curata da Stefano Bazzano, rappresenta una ragazza intenta a farsi una maschera di bellezza: gli occhi chiusi, la fetta di cetriolo caduta e la posa rilassata apre a più interpretazioni e vuole essere un’allegoria del continuo tempo perso a cercare di essere migliori degli altri. L’ispirazione grafica delle copertine si deve al magazine TOILET PAPER di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, in quanto rispecchia l’estetica “velleitaria di provincia” delle canzoni. I brani che compongono il disco sono ricchi di citazioni di altre canzoni (caratteristica ricorrente nella scrittura di CIMINI), mentre alcuni sono ispirati a film (Se mi lasci ti cancello per Spotless e I Tenenbaum per Vivere non mi basta). Estate così, in realtà, è stata scritta a Natale. Le voci sono state registrate due volte: nella prima versione, per quanto buone tecnicamente, le take non riuscivano a veicolare con la giusta interpretazione i messaggi dei brani quindi si è deciso di rifarle. La seconda registrazione è stata effettuata a disco ormai ultimato in quattro giorni di lavoro nonstop. L’album si è avvalso del supporto tecnico e morale di molti amici di CIMINI, alcuni dei quali artisti della scena musicale italiana: Lodo Guenzi (Lo stato sociale) ha creato e suonato le chitarre elettriche e revisionato alcuni testi, Calcutta, in un pomeriggio, ne ha corretto l’interpretazione vocale, mentre in seguito ad una lunga chiacchierata con Brunori in un ristorante di Cosenza è arrivata la prima spinta a scrivere le canzoni, nel periodo in cui CIMINI aveva deciso di abbandonare la musica.
BIO
CIMINI, cantautore calabrese, da anni trasferitosi a Bologna dove riesce a crearsi un piccolo spazio nel contesto musicale indipendente pubblicando due dischi e suonando in giro per l’Italia. Nel 2016 decide di abbandonare le scene per dedicarsi alla scrittura di nuove canzoni e ne esce fuori un prodotto diverso, che taglia nettamente con il passato e che gli consente di intraprendere un nuovo percorso. I nuovi brani vengono subito apprezzati dall’etichetta Garrincha Dischi, che decide di affidare la produzione a Nicola Roda (Keaton) ed Enrico Roberto (Lo Stato Sociale) del suo nuovo disco in uscita il 9 Marzo 2018.
La legge di Murphy: https://www.youtube.com/watch?v=AhHmjvain0Q Un’altra possibilità: https://www.youtube.com/watch?v=SE4BYA28v1w

Giu
7
Gio
WILLIE PEYOTE @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 7@19:00

Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.

Willie Peyote ha pubblicato il suo ultimo album “Sindrome di Tôret” lo scorso ottobre: dopo un lungo tour indoor che ha fatto registrare ben 26 sold out su 45 concerti, e la partecipazione al Concertone del Primo Maggio a Roma, il rapper torinese arriva sul palco del Biografilm Park.

“Sindrome di Tôret” affronta il tema della libertà d’espressione e dei limiti della stessa, in un’epoca in cui la comunicazione è cambiata profondamente a causa della tecnologia.

Con riferimenti e citazioni più o meno velate alla musica italiana degli ultimi quarant’anni, oltre al già menzionato Signor G., Willie Peyote delinea un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipica della stand-up comedy e della satira: capovolge il punto di vista collettivo e sviluppa un pensiero critico attraverso la provocazione e l’ironia.

Irriverente, ironico e mai convenzionale, Willie Peyote si discosta dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili.

WILLIE PEYOTE PARLA DEL DISCO “SINDROME DI TORET”

L’analfabetismo è funzionale, nel senso che serve a chi comanda.

Qua hanno tutti una risposta.

Però qual è la domanda?

E’ ancora valida l’affermazione del maestro Gaber “libertà è partecipazione”? E poi in effetti, a cosa partecipiamo davvero se lo facciamo da dietro uno schermo?

https://www.facebook.com/search/top/?q=willie+peyote

Giu
8
Ven
PINGUINI TATTICI NUCLEARI @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 8@19:00

Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.

La band nasce dopo che i componenti si incontrano per caso all’aggregazione politica-sociale di cui fanno parte schierata contro Dio, Satana, Santana, Majin Bu e i Calzolai. Comprende minoranze etniche quali bruchi, depliant che vengono lasciati nei parabrezza delle auto e le varie sfumature del colore indaco. L’intesa tra loro era lampante, i componenti hanno deciso di frequentarsi anche al di fuori dall’organizzazione. Crediamo in sette fondamentali valori: la stupidità, la tracotanza, l’amore per i geni della lampada, una magica etnia inesistente che raggruppa le persone di carnaglione blu, (…), nel purgatorio si vota Fratelli d’Italia, l’utilizzo della parola “dunque”. I Pinguini Tattici Nucleari nascono (per caso) nel 2012 (che casualmente corrisponde all’anno di inizio carriera di Van Basten) e sono capitanati da Riccardo Zanotti nonchè il principale compositore delle canzoni, Nicola Buttafuoco “il Cotoletto”, Elio Biffi “Bandolero Seducente”, Lorenzo Pasini “Cosa?”, Simone Pagani “Perditore di targhe” e Matteo locati “Tamagotchi”. L’esordio discografico risale al 2012 con l’EP “Cartoni Animali”, seguito nel 2014 dal primo disco “il re è Nudo” e nel 2015 da “Diamo un Calcio all’’Aldilà”. Nell’aprile 2017 esce il loro ultimo disco, dal nome “Gioventù Brucata”, un mix caleidoscopico di generi e tematiche che fin da subito ottiene un ottimo riscontro di pubblico e critica.

Giu
9
Sab
DJ GRUFF & TONI TARANTINO @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 9@19:00

Arriva sul palco del BIOGRAFILM PARK – Bio Parco Dj Gruff una leggenda dell’Hip Hop italiano, un uomo che ha fatto la storia del genere passando attraverso Rapadopa, Sangue Misto, Zero Stress, Casino Royale, Alien Army e molto altro.

READ MORE:
http://www.gruff.it/

Giu
10
Dom
FEDERICO POGGIPOLLINI @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 10@19:00

Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.

“NERO” E’ IL TITOLO DEL QUARTO DISCO DI FEDERICO POGGIPOLLINI.

REALIZZATO CON STRUMENTI D’EPOCA ITALIANI, SCRITTO CON LE PERSONE CHE COMPONGONO LA SFERA DELLA SUA VITA PRIVATA, NERO E’ UN DISCO FORTEMENTE ISPIRATO AL BLUES E AL GARAGE ROCK ANNI 60, MA RIVISTO IN CHIAVE CONTEMPORANEA.

Federico Poggipollini, chitarrista e cantautore tra i più noti in Italia, aggiunge un nuovo e importante disco alla sua carriera solista, iniziata nel 1998 con l’album Via Zamboni 59 e proseguita poi con i dischi Nella Fretta Dimentico (2003) e Caos Cosmico (2009).

Nero è il suo quarto disco, uscito il 26 Maggio 2015 e segna un netto cambio di rotta del suo stile, con una virata rock alla quale si aggiunge una radice fortemente blues, dalla quale deriva il nome dell’album: “Nero”. Il disco è prodotto da Michael Urbano, batterista e produttore dalle moltissime esperienze (Smash Mouth, Sheryl Crow, t.a.T.u, Zucchero, Ligabue), ed è stato registrato in presa diretta, tra Bologna e Berkley, California.
Nero è un progetto ispirato dal suono di grandi band contemporanee come i Black Keys o i White Stripes, band che hanno utilizzato il blues riportandolo in chiave rock moderna. Federico ha voluto mantenere la medesima impronta, sostenuto da Michael Urbano con cui, nella produzione del disco, è nata una sintonia fino a quel momento inedita per lui: “Non ho mai avuto un feeling così forte con il produttore di un mio disco. Michael e io siamo sempre stati in sintonia su tutte le decisioni. Una volta sentite le canzoni ha insisto a lungo per farmele incidere e produrle lui stesso. Devo dire che ha avuto un ruolo determinante per la riuscita di questo album”.
Insieme hanno cercato un suono sporco, inspirato ai grandi dischi del passato, ma allo stesso tempo moderno. Anche per questo motivo per registrare Nero sono stati usati esclusivamente strumenti di fabbricazione italiana d’epoca: chitarre Galanti, Meazzi ed Eko, amplificatori Davoli, Steelphon e Fbt, tastiere Farfisa e Crumar. Questi sono solo alcuni degli strumenti utilizzati, ed a volte cercati apposta per l’occasione, anche grazie alla grande passione che Federico ha per gli strumenti d’epoca.
Nero è quindi un disco che ha cercato e trovato la sua sonorità nel connubio tra strumenti vintage e suono moderno. Anche per i testi è stato fatto un lavoro molto importante: in partenza scritti in finto inglese, per riuscire ad essere molto musicali, sono stati poi riportati in italiano seguendo la fonetica inglese. Federico ha voluto però coinvolgere nella scrittura dei testi persone a lui molto care, che fanno parte della sua vita e del suo passato:

“Questo è un album in cui c’è molto del mio passato, a partire dalle persone. Non solo musicisti, ma appassionati di musica, che ho coinvolto a più livelli, chi nella scrittura, chi nella registrazione, chi facendo cori, chi semplicemente sopportandomi. Sono tutte persone che sono state importanti per la mia vita privata. Ho pensato di coinvolgerle per condividere questo lavoro per me davvero importante, di cui cercavo approvazione fin dalla sua nascita.” Ecco quindi che la sua compagna e un amico di lunga data hanno contribuito alla scrittura dei testi dell’intero album.

Giu
11
Lun
FRANCESCO DE LEO @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 11@19:00

Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.

LA MALANOCHE è il viaggio artistico di Francesco De Leo tra i bassifondi di un favela immaginaria nel Mar dei Caraibi e una qualsiasi provincia italiana: tra droghe sintetiche, mariachi, amori a pagamento, maschere di Paolo Conte e Satana. Un disco psichedelico dream pop, sospeso tra sogno, realtà e la Milano
sudamericana/asiatica del 2018. Feste e follie della notte che girano in un caleidoscopio drogato dove perdersi come in un labirinto. La produzione artistica de LA MALANOCHE è stata affidata alle oniriche ispirazioni di Giorgio Poi.

Giu
12
Mar
LO STATO SOCIALE DJ SET @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO @ Parco del Cavaticcio
Giu 12@19:00

LO STATO SOCIALE Dj Set + GARRINCHA ALL STARS al BIOGRAFILM PARK – Bio Parco

Aperitivo a cura di Moreno Spirogi
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>Inizio Moreno Spirogi dj set ore 19.00
>Inizio LSS dj set ore 23:00
>Ingresso gratuito
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“E poi ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy Bar”

Subito dopo il concertone in Piazza Maggiore Lo Stato Sociale arriva sul palco del Biografilm Park per un aftershow coi fiocchi: tanta musica, ospiti e balotte a volontà.

Giu
13
Mer
KAOS & DJ CRAIM @BIOGRAFILM PARK 2018 – PARCO DEL CAVATICCIO – INGRESSO GRATUITO @ Parco del Cavaticcio
Giu 13@19:00

“Ho visto Kaos One per la prima volta a Bologna alla jam Tinte Forti, mi pare fosse il 1995. Di lui conoscevo “Let’s get dizzy” dei Radical Stuff e il pezzo “Don Kaos” sulla Rapadopa, un pezzo che già allora faceva da spartiacque. In quell’occasione non andai oltre il semplice saluto. Lo incontrai di nuovo dopo qualche mese, in occasione di un live dei Radical Stuff al Forte Prenestino; in quel periodo stavamo registrando “Odio Pieno” e azzardai la richiesta di un featuring sperando che la sua conoscenza con Ice, e le birre che gli avevo offerto quella sera giocassero a favore. Disse subito di si, e qualche settimana dopo me lo ritrovai ospite a casa mia. Tipo strano Kaos. Ha la voce roca che sembra una motosega sull’osso. A prima vista mette una certa inquietudine, lo sguardo impassibile che sembra sempre fissare un punto distante ed una serietà difficile da scavalcare. Per me lui era il veterano dell’old school, quello che faceva rap già da dieci anni mentre io ero solo un pischello con la chiacchiera sciolta che ne sapeva ben poco, eppure… Abbiamo passato due giorni a parlare di rap, di libri, di cinema, di fumetti e di quello che ci passava per la testa. Io tiravo fuori i miei quaderni e gli leggevo le ultime strofe scritte e lui rispondeva facendomi ascoltare una cassettina con degli inediti (fra cui la spettacolare “Marco se n’è andato..” con la base di Neffa e la voce campionata della Pausini come ritornello, e il testo che raccontava di Kaos che parlava di se stesso dopo che si era suicidato…). Avevo letto i suoi testi, lo avevo visto sul palco, aggressivo, rabbioso, simile ad un guerriero sul campo di battaglia. Ma in quei due giorni passati insieme ero riuscito ad intravedere l’altra sua faccia: quella di una persona riflessiva, educata e con un’inaspettata propensione all’umorismo e alla battuta. Un momento prima si esaltava a mille, soprattutto quando mi raccontava di qualche pezzo rap americano che gli piaceva particolarmente e mi rappava interi pezzi, il momento dopo si faceva più cupo, pensieroso, e mi diceva che era insicuro del suo rap in italiano perché aveva sempre rappato in inglese, mi diceva che non era convinto, che non era bravo a fare freestyle. Tutto questo senza mai smettere di fumare, perché è impossibile pensare a Kaos senza pensare alle sigarette che fuma. L’ho visto addormentarsi con accanto al letto un bicchiere di vodka e le sigarette e a metà della notte svegliarsi per farsi un sorso e accendersene una e poi rimettersi a dormire, in perfetto stile Bukowski. Ora ha smesso di bere, ma non ha mai smesso di accendersi una sigaretta dopo l’altra e quando lo incontro dietro qualche palco è come rivedere il fratello maggiore con cui hai sempre parlato poco, meno di quanto avresti voluto. Sono passati tanti anni e ultimamente gli ho sentito più volte ripetere la storia che il prossimo disco sarebbe stato l’ultimo, che basta, il suo tempo stava per giungere al termine. L’ho visto aspettare le tre di notte prima di salire sul palco senza battere ciglio, affrontare i peggiori impianti con la stessa carica con cui si affrontano i migliori, l’ho visto in perfetta simbiosi con Moddi e l’ho visto da solo, senza nessuno che gli facesse le doppie andare avanti fino alle fine, senza mollare mai una rima, senza perdere mai la battuta. L’ho visto dietro ai giradischi esaltarsi per i dischi che passava, e l’ho visto da una parte, con lo sguardo perso nei suoi pensieri, senza dire una parola per intere ore. Sono passati più di dieci anni dal nostro primo incontro e in questo tempo ho cambiato molto spesso idea sulle cose. Sono passato dall’esaltazione delle prime jam a un brutto scetticismo che mi ha fatto perdere molta della fiducia che avevo nel “magico” mondo dell’hip hop. Ho perso un po’ di passione e ho cominciato a trovare sempre meno motivi. Ma ogni volta che vedo Kaos su un palco mi ricordo che alcuni di questi motivi stanno ancora lì, inossidabili come se il tempo fosse un optional, mi ricordo da dove vengo, e soprattutto mi ricordo perché questa musica ancora mi scuote dentro e mi fa sentire parte di qualcosa che davvero non saprei spiegarvi meglio di così.”


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