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IL CANTAUTORE RIVELAZIONE DELL’ANNO TORNA LIVE DA NOVEMBRENEI PRINCIPALI CLUB ITALIANI
Biglietti disponibili da oggi, 14 settembre, su TicketOne
Ingresso riservato ai soci AICS
Non si ferma il successo di Galeffi, il cantautore romano rivelazione dell’ultimo anno che ha collezionato oltre 70 date in appena 8 mesi pre-sentando in giro per l’Italia il suo album di debutto “Scudetto” (Maciste Dischi). Da novembre, Galeffi tornerà live nei più importanti club italiani con un nuovo show ricco di sorprese “Golden Goal Tour” e sarà l’ultima occasione per vedere dal vivo l’artista, prima di una lunga pausa per la-vorare al prossimo progetto discografico.
Galeffi è un cantautore romano, classe 1991. Si nutre di calcio, cinema e Beatles ed è uno degli esordi più chiacchierati dell’anno. “Scudetto” è il suo primo album, uscito il 24 novembre 2017 per Maciste Dischi, edito da Warner Chappel e distribuito da Artist First. Colleziona milioni di ascolti tra Spotify e YouTube. Dentro “Scudetto” troviamo canzoni dalle molteplici sfacciattature, elegantemente intrise di vita quotidiana, di amori totali e rimandi letterari. Galeffi si fa cantare e ricordare, grazie ad una scrittura catchy ma dalle mille sfumature sonore, in un mondo a tratti surreale, governato da tazze di te, occhiaie, orologi, caffettiere, baci rubati, polistirolo e calciatori.
Il tour è organizzato e prodotto da Magellano Concerti
This is Indie @ LOCOMOTIV CLUB Bologna
Sabato 1 Dicembre
[Via Sebastiano Serlio, 25/2 – Bologna ]
Acquista la Prevendita “SALTA CODA” ingresso ridotto a 6 euro:
http://bit.ly/THISISINDIE_BOLOGNA_Prevendite
Ingresso alla porta: 8€
This is Indie inaugura a Bologna e sceglie il LOCOMOTIV CLUB Bolognaper la sua prima data: tutto il meglio della musica indie italiana e internazionale.
Da CALCUTTA a ALEX TURNER, dalle strade di LIVERPOOL al lungomare di MERGELLINA.
5 ore di musica in cui suoneremo:
CALCUTTA, MOTTA, COEZ, CANOVA, FRAH QUINTALE, THEGIORNALISTI, GAZZELLE, LEMANDORLE, GIORGIO POI, POP X, COSMO, LIBERATO, CIMINI, CARL BRAVE x FRANCO126, VIITO, GHEMON, EX-OTAGO, GALEFFI, GERMANÓ, I CANI.
Ma anche:
ARCTIC MONKEYS, THE STROKES, BLOC PARTY, THE BLACK KEYS, JET, BLUR, FRANZ FERDINAND, KASABIAN, THE FRATELLIS, THE DRUMS, VAMPIRE WEEKEND, THE RAPTURE, FOALS, MUSE, PHOENIX, MGMT, LCD SOUNDSYSTEM, INTERPOL, EDITORS.
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Pagina FB: This is Indie
Instagram: instagr.am/thisisindie_night
Sito Web: www.indieitalia.it
This Is Indie è il nuovo party universitario in cui il fenomeno indie pop del panorama italiano odierno si mischia al sound del movimento culturale e musicale made in UK degli anni 2000. Due generazioni portabandiera dell’alternative a confronto: dai suoni ruvidi di Arctic Monkeys e Bloc Party alla malinconia sentimentale di Calcutta e Gazzelle, dalla psichedelia di LCD Soundsystem e The Black Keys ai beat elettronici di Cosmo e Liberato.
Hellfire Booking & Erocks sono orgogliosi di presentare il grande ritorno in Italia degli :
Dopo lo scioglimento di ormai qualche anno fa , la metalcore band di San Diego torna alla ribalta più pronta che mai in formazione originale ed un nuovo album in arrivo.
Formati nel 2000 gli AILD sono senza ombra di dubbio uno dei nomi più di spicco della scena metalcore americana nata nel primo millennio , nel fior fiore degli anni d’oro del genere la band capitanata da Tim Lambesis si è sempre contraddistinta tra le altre per un forte sound molto vicino al deathmetal melodico con tanto di spunti provenienti dal panorama hardcore/metalcore.
Dopo anni di silenzio la band tornerà all’attivo con un nuovo album che sancisce una vera e propria rinascita di questo progetto..
Preparatevi comunque ad assistere a questo grande ritorno dei pionieri di uno dei generi più amati con una scaletta che ripercorrerà tutti i più grandi successi della loro discografia.
Special guests :
Erra
Bleed From Within
UNICA DATA ITALIANA
06 DICEMBRE 2018
LOCOMOTIV CLUB
Via Sebastiano Serlio 25 , BOLOGNA
Prevendite disponibili sui circuiti Ticketone.
Per informazioni :
www.hellfirebooking.com
info at hellfirebooking.com
Tra i più apprezzati e promettenti rapper della nuova generazione Ernia, al secolo Matteo Professione, sulla scia dell’ottimo riscontro ottenuto con “Come uccidere un usignolo / 67” (certificato disco d’oro) torna sulle scene musicali con “68” l’attesissimo nuovo album in uscita su etichetta Island Records (Universal) il prossimo 7 settembre. A metà strada tra la profondità tipica del rap conscious e la sfrontatezza che contraddistingue la maggior parte degli interpreti nazionali, Ernia sembra mostrare un nuovo volto della trap italiana, più cupo e riflessivo dove le sue canzoni sono contraddistinte da testi complessi.
Una serie di concerti in giro per l’Italia accompagnano Tokyo, il nuovo singolo del cantautore calabro-bolognese, in uscita il 9 ottobre per Garrincha Dischi.
“TOKYO TOUR è un viaggio nel traffico metropolitano, in cui stare stretti è l’unico modo per capire dove andare”.
Dopo la data dello scorso anno al Legend Club di Milano, gli H.E.A.T sono pronti a fare ritorno nel nostro Paese per una data invernale. L’appuntamento è per martedì 11 dicembre al Locomotiv Clubdi Bologna, e per l’occasione ad accompagnare la band ci saranno One Desire e Shiraz Lane!
La band sta proseguendo il tour promozionale per l’ultimo album,“Into The Great Unknown”, pubblicato lo scorso 22 settembre per earMusic. Il disco è il loro quinto album in studio e vede la luce dopo ben un anno e mezzo di intenso songwriting e un viaggio in Thailandia per la fase di registrazione. La band si è infatti recata a Bangkok per registrare presso i Karma Studios, guidati dal pluripremiato produttore Tobias Lindell.
Riguardo la genesi dell’album, Dave Dalone, chitarrista, afferma: “Durante la realizzazione di questo album ci siamo sentiti tutti un po’ come degli astronauti per la prima volta in viaggio verso lo spazio. Siamo entrati in studio dopo un anno e mezzo di pausa, senza sapere quale sarebbe stata la direzione che avremmo intrapreso, senza sapere quale sound sarebbe scaturito dall’album. Ci siamo imbarcati per un viaggio senza sapere con cosa saremmo tornati ma in qualche modo, lungo la strada, i pezzi hanno iniziato ad andare al proprio posto. Le canzoni si sono rivelate più sperimentali rispetto ai precedenti album degli H.E.A.T. Non c’è motivo di rifare lo stesso album più e più volte solo perché funziona. Alla fine vuoi che le canzoni trasmettano tutto il loro potenziale e se questo significa cambiare le regole di un certo genere, piuttosto che intraprendere delle strade sconosciute, allora che sia così.”
Crash, batterista della band, spiega la scelta del nome: “Il nome ‘Into The Great Uknown’ è adatto all’album per diverse ragioni. L’intenzione di focalizzarci interamente sul songrwiting e di non esibirci prima della pubblicazione è stata una cosa nuova per noi. Non abbiamo mai fatto niente di tutto questo, come fai a non suonare dal vivo per due anni? Facciamo live show da quando siamo ragazzini. Un altro salto nel buio è la musica, senza limiti e con elementi mai sentiti negli H.E.A.T. Inoltre Eric Rivers è scomparso, ‘into the great uknown’ mentre Dave Dalone è ritornato. La cover dell’album è stata creata da un artista russo Vitaly S. Alexius e si ispira allo spazio mistico – la più grande incognita per l’uomo”
Gli One Desire si formano in Finlandia nel 2012 quando il batterista Ossi Sivula registra le prime demo di alcune canzoni scritte con gli amici, ma è nel 2014 che la band comincia a fare sul serio: Sivula conosce il chitarrista Jimmy Westerlund, appena rientrato in patria dopo un periodo a Los Angeles passato a produrre artisti come Pitbull, Sturm und Drang e Negative. Con Westerlund la band cambia stile di musica e registra tre canzoni che attirano l’attenzione di Frontiers Records. La formazione si completa con l’aggiunta del cantante André Linman e il bassista Jonas Kuhlberg nel 2016: con questa lineup la band registra il suo album d’esordio self-titled che esce a inizio 2017 e trae ispirazione da gruppi quali Def Leppard, Toto e Journey.
Gli Shiraz Lane nascono nel 2011 a Vantaa, Finlandia, grazie a Hannes Kett (voce) e Ana Willman(batteria), a cui si aggiungono i chitarristi Miki Kalske e Jani Laine più Joel Alex al basso. Lo stile della band, con i suoi riff roventi e le imperiose linee vocali, riporta subito alla mente le classiche band hair metal degli anni ’80 come Skid Row e Guns n’ Roses. Dopo aver vinto la Hard Rock Rising Competition a Helsinki nel 2014 ed essersi quindi esibiti all’Hard Rock Café di Toronto, gli Shiraz Lane pubblicano i singoli Out There Somewhere e Money Talks, che anticipano il primo EP Be the Slave or Be the Change (2015) e l’album di debutto For Crying Out Loud (2016). Dopo svariati tour internazionali, la band ha pubblicato il suo secondo disco Carnival Days a febbraio 2018.
VASCO BRONDI – LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
Un tour nei teatri per festeggiare i dieci anni de Le luci della centrale elettrica.
Si mescoleranno le canzoni dal 2008 al 2018 a letture e a racconti dell’Italia vista dal finestrino per milioni di chilometri, tra la via Emilia e la via Lattea.
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Dopo lo straordinario successo del tour “Contemporaneamente Insieme” che ha visto nel corso del 2018 il poeta torinese protagonista nei principali festival e club italiani insieme al cantautore Dente, forte della recentissima riedizione per la Biblioteca Universale Rizzoli dei primissimi volumi che ne hanno fatto il poeta professionista vivente più famoso d’Italia (“Ti amo ma posso spiegarti”, “Sono un poeta, cara”, “Piuttosto che morire m’ammazzo” e “I cani hanno sempre ragione”), Guido Catalano torna alla sua dimensione primigenia e naturale per regalare al suo pubblico un mini tour in solitaria: poesie per innamorare, per finire di essere innamorati e per ricominciare.
Un’asta, un microfono, versi nuovi, vecchi cavalli di battaglia e cose non ancora scritte.
C.W. Stoneking torna a Bologna con il disco dall’emblematico titolo ‘Gon’ Boogaloo’.
Dimenticate per un attimo i racconti seppiati e le avventure all’insegna dell‘abbandono che avevano segnato il passo in ‘Jungle Blues’ – disco che gli valse un Aria Award (l’equivalente australiano del Grammy) – questa volta la musica cambia con decisione, benvenuta elettricità! C.W. ha in pratica barattato la sua sei corde acustica – che faceva il paio con un banjo altrettanto vintage – per una splendente Fender dorata, richiamando peraltro i migliori ibridi tra rock ‘n’ gospel e dancehall blues in un album che ci riporta ad una dimensione divinamente primitiva.
12 tracce registrate direttamente su nastro con una band al completo, una mini orchestra che sembra gorgheggiare dai solchi di un vecchio 78 giri, rivelando fantasiose immersioni nel cuore della musica rhythm & blues. Un wall of sound che è oggi distinta fusione per questo sfuggente artista proveniente dalla terra dei canguri. Dopo aver spopolato specialmente nel vecchio continente, la congrega di musicisti si da appuntamento nel piccolo stato continentale di Victoria, facendo così ritorno in Oceania. Da qui inizia a prendere forma ‘Gon’ Boogaloo’, che più che avvicinarsi ai classici di casa Blue Note rivede la musica nera attraverso lenti polverose. Ed i sei anni del suo lungo concepimento sono proprio frutto di uno studio quasi maniacale della materia. A detta dello stesso autore l’album ha avuto una lunghissima gestazione, ma una volta fissate le linee guida, in studio è stato rimosso qualsiasi timore. Due giorni per registrare e nessuna necessità di ricorrere a sovraincisioni. Due microfoni soltanto ed un due tracce a nastro Ampex arrivato direttamente dagli archivi della Capitol Records. Ogni brano è stato mixato live nella sala d’incisione, posizionando i vari elementi della band (batteria, basso elettrico ed acustico, coriste, chitarra), a distanze diverse, regolando i volumi in maniera astuta grazie ad un vecchio microfono RCA-77DX.
In questa ricerca dell’essenzialità, Stoneking ha messo appunto qualcosa di incredibile, una sorta di manuale da sfogliare con certosina attenzione, per scoprirne tra le pieghe informazioni vitali. Da Fats Domino al mardi gras di New Orleans, passando per Tom Waits, storie di miti ancestrali risolti attraverso incursioni nel rock d’autore più sulfureo. Musiche e storie alle quali abbandonarsi completamente, in uno specchio realtà fumoso.
“Oozes energy, chemistry and a wild imagination. Its thoroughly charming.”
The Australian
“Immaculate, old-world musicianship.”
Rolling Stone