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La Femme pubblicano l’album di debutto “Psycho Tropical Berlin” nel 2013, da allora la crescita è stata fulminea: vincono i “French Music Awards” come migliore nuova band francese arrivando ai vertici delle classifiche del loro Paese, partono per un tour mondiale che tocca ogni continente, i loro brani vengono usati dalle campagne pubblicitarie di Apple, Renault e Sonos, se ne accorge pure Jean Michel Jarreche ne diventa subito un super fan e per ultimi i Red Hot Chili Peppers, che li vogliono come opening band ufficiale del loro tour europeo nell’ottobre dello scorso anno. Milioni di visualizzazioni di youtubeconfermano quanto sia amata e seguita la band parigina in tutto il mondo.
Il secondo album “Mystere” esce a fine 2016 e vede la band approfondire il loro sound originalissimo fatto di psichedelia, pop francese dei 60s e sonorità elettroniche di derivazione anni 80.
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A grande richiesta torna sul palco del Locomotiv Dj Gruff, una leggenda dell’Hip Hop italiano, un uomo che ha fatto la storia del genere passando attraverso Rapadopa, Sangue Misto, Zero Stress, Casino Royale, Alien Army e molto altro. Questa volta sarà accompaganto da Gianluca Petrella, Antonio Tarantino e Mad Boxes!
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Frizzi 2 Fulci è uno spettacolo che nasce dalla volontà del Maestro Fabio Frizzi di celebrare uno tra i registi Italiani più apprezzati nel mondo, Lucio Fulci.
La collaborazione del musicista con questo incredibile cineasta fu replicata per tantissime pellicole per le quali Fabio Frizzi rappresentava sempre la prima scelta compositiva.
Storie contraddistinte da forti tensioni, una comunicativa vibrante ed una tecnica registica rivoluzionaria sono lo sfondo di produzioni musicali che hanno segnato un epoca di rinnovamento nello stile compositivo della musica da film, senz’altro questo forte carattere innovativo tra i principali pregi riconosciuti all’immensa produzione del musicista Bolognese, di nascita, ma ben presto importato da Cinecittà.
L’aldilà, Sette note in nero, I 4 dell’apocalisse, Sella D’argento, Zombi 2, Paura nella città dei morti viventi, Manhattan Baby e molte altri i film da cui viene tratto spunto per la realizzazione di elaborate suite dedicate alle colonne sonore che ne drappeggiano le immagini, con un costante contrasto tra eros musicale e tanatos connotato dalle scene girate e sceneggiate con una capacità evocativa del tutto unica di questo eccezionale regista.
Tedua live
open: KNGL Entertainment
close: Tooda dj set (Trap/Hip Hop)
TEDUA Nato a Milano, cresciuto a Cogoleto (Genova) dall’età di 13 anni inizia farsi conoscere nell’ambiente underground hip-hop milanese e ligure. Durante la sua permanenza in Liguria, fonda “Wild Bandana”, una rap-crew formata da amici con cui condivide la passione per questo genere musicale, tra i componenti c’è anche il rapper IZI. Nel 2015 partecipa al singolo “Mercedes Nero” di Sfera Ebbasta & Charlie Charles estratto dal disco “XDVR” – probabilmente il disco emergente rap dell’anno, ottenendo grande popolarità e successo di download e views sul web. Il video visibile su Youtube è in corsa verso il milione di click. Sempre nello stesso anno rilascia “Drill Dream” insieme al suo compagno di crew Vaz Tè, il primo singolo tratto dal suo mixtape in lavorazione “Orange County Mixtape” e una raccolta di tracce in attesa dell’uscita di quest’ultimo chiamata”Aspettando Orange County Mixtape”.
Entrambi i lavori lo portano a riconoscere al pubblico come pioniere del genere “Rap Drill” in Italia. Nel 2016 rilascia altri tre singoli estratti dal mixtape, il primo è “Sbandati” featuring Nader e Rave, il secondo è “Lingerie” con la partecipazione di Sfera Ebbasta & Charlie Charlie Charles, la traccia diventa subito un successo, il video su YouTube ha superato il milione di click. Nello stesso anno compare nel flm “Zeta” lungometraggio che vede protagonista il suo amico e compagno di crew IZI, diretto da Cosimo Alemà. Interpreta se stesso, in una battle di freestyle dove sfda Fatt Mc.
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JENS LEKMAN
Jens Lekman, l’ex enfant prodige e ora astro nascente tra i più recenti e acclamati talenti della canzone pop d’autore internazionale presenterà il nuovo album, “Life Will See You Now” (ancora una volta per la label americana Secretly Canadian) accompagnato da una full band. Una carriera cominciata nel 2000, quella di Jens Lekman, artista capace di collezionare singoli catchy e indimenticabili, da colpo di fulmine (Jens Lekman’s music is the kind you look to when you need confirmation that love is the end of the world, scrive Pitchfork). Un autore che ha saputo, col tempo, alimentare la devozione dei fan spostando le coordinate delle sue composizioni tra Bacharach e i più attuali Beach Boys, l’intensità di David Byrne e il romanticismo contagioso di The Magnetic Fields. Il live sarà arricchito dalla presenza della band in un imperdibile tour che, a partire dall’America, toccherà l’Europa in primavera.
“It actually sounds like the end of the world” (Pitchfork)
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Il loro disco d’esordio “Lorenzo Federici” (Libellula) è uscito a dicembre 2014 ed i giovani torinesi Eugenio In Via Di Gioia, già vincitori del premio della critica al Premio Buscaglione 2013, hanno fatto parlare parlare moltissimo di sé. Il primo videoclip “Argh!” presentato in anteprima sul sito de La Stampa e uno showcase nella redazione del quotidiano, le due pagine di intervista su Rockerilla, l’approfondimento su Il Manifesto, fino ad arrivare agli showcase live a Music Club su Radio 1 e a MiniSonica su Radio Popolare Network, alla partecipazione alla compilation “Sotto il Cielo di Fred” in compagnia di Brunori Sas, Dente, Perturbazione e molti altri e all’invito a partecipare come ospiti al Premio Leo Ferrè a giugno 2015. A luglio 2015 inoltre tre loro canzoni si collocano al primo, secondo e terzo posto come brani più ascoltati a Torino su Spotify ed esce il loro nuovo video “Non Ancora”, selezionato da MTV New Generation e presentato in anteprima su Vevo. A settembre 2016 la band decide di lanciare il nuovo singolo “Pam” non con un videoclip, bensì con un videogame, intitolato “Pam-Man”, disponibile per dispositivi Ios e Android. Si tratta di una prima assoluta per il nostro Paese, che viene ripresa da Ansa nazionale, Wired e da molti contenitori specializzati. Ma è sul palco che la giovane band torinese è travolgente e dà il meglio di sè, dimostrazione evidente il primo posto come rivelazione live 2014-2015 nella classifica KeepOn, il loro pubblico che continua a crescere ed il tour d’esordio che si è prolungato per due anni con oltre 100 date in tutta la Penisola e molti sold out. Ad aprile 2016 la band intraprende inoltre il proprio primo tour europeo, frutto della vittoria del Premio KeepOn dell’anno precedente, che tocca Francia, Belgio, Olanda e Germania. Un disco ed un live che partono dalla strada – gli Eugenio In Via Di Gioia nascono come buskers – e dalla tradizione delle balere, dello swing e del folk italiano fino ad arrivare al nu-folk inglese di questi ultimi anni, reinterpretando la tradizione e rivestendola di un realismo che legge con amara allegria i nostri tempi. Chiunque li abbia visti dal vivo almeno una volta ne è rimasto colpito, provare per credere.
OSC2X
Osc2x è controverso: massima libertà espressiva e perfezionismo, musica pop ed elettronica, dreadlocks e occhi azzurri, matite nell’orecchio, cultura punk, basso, batteria, chitarra, sintetizzatori, ma solo due persone per un unico grande spettacolo. Nelle calde sere di 10 anni fa, Vittorio Marchetti usciva dalla propria stanza per avvicinarsi al mondo dei grandi. La sua musica prendeva forma e sfogava ogni aspetto espressivo nell’approccio con gli strumenti musicali. Sintetizzatori e computer, tutta la notte fino alla mattina per poi cominciare la giornata, vivere la propria vita e aspettare che la notte torni ancora una volta. Osc2x è stato per lunghi tratti, l’altro modo di vivere la vita di Vittorio Marchetti, tra dubbi, paure, gioie e oscillatori. Per un nome non semplice da ricordare, soprattutto perché racchiude dentro un mondo fin troppo complesso. Un mondo che si può sintetizzare solamente su un palco, davanti alle persone o nelle cuffie di chi non ha ancora trovato la propria colonna sonora.
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MR.EVERETT
Mr Everett è un non-personaggio, un’identità collettiva che nasce dall’unione di tre animali e un cyborg: Rupert. Rupert proviene da un universo non ben precisato, un orizzonte immaginario al confine tra realtà e fumetto. Il progetto, ibrido per vocazione, porta avanti la sua narrazione tutta originale del viaggio di Rupert sulla terra, “scortato” e a volte impaurito dall’imponenza sonora di Mr. Fox e Mr. Bear, sue controparti animali. Mr. Owl è invece la voce umana di Rupert, la sua vera e propria controfigura in carne e ossa, il suo doppio/doppelganger con cui è in costante dialogo.
Mr Everett è il prodotto delle menti di quattro ragazzi con base a Bologna: il progetto nasce dall’intenzione precisa di portare la perfomance nell’elettronica da club impreziosendo il tutto con sofisticate sfumature pop.
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TERSO
Tersø nasce a Bologna nel Febbraio 2016 ed è composto da Luca Ferriani, Alessandro Renzetti, Alessio Festuccia e Marta Moretti. La fase di scrittura e produzione dei brani è stata fin da subito caratterizzata dall’unione di sonorità elettroniche, testi in italiano e sample vocali. L’incontro con il producer e sound engineer Marco Caldera porta ad un’ulteriore definizione del suono e dell’immaginario dei cinque brani scelti per l’EP. I missaggi delle canzoni sono stati affidati allo stesso Caldera ed eseguiti al Red Carpet Studio di Brescia nel luglio 2016 e masterizzati poi da Kai Blankenberg e Jens Dressen allo Skyline Tonefabrik di Dusseldorf (Germania
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“Azel” è l’ultimo disco di Bombino, uscito lo scorso aprile; Registrato a Woodstock – cosa non priva di significato per un artista che considera Jimi Hendrix e Carlos Santana due delle sue maggiori fonti di ispiraziore – nello Applehead Studio per la Partisan Records, sotto la guida di Dave Longstreth dei Dirty Projectors (che prende il posto di Dan Auerbach dei Black Keys, produttore/mentore di “Nomad”) e mixato da David Wrench (per quattro volte vincitore del premio “produttore dell’anno” della BBC e già al lavoro con FKA Twigs, Caribou, Jungle, Charlie XX).
Il tocco “occidentale” di Longstreth e la voce di “Mahassa” Walet Amoumene, cantante del gruppo Tuareg tutto al femminile Tartit e ospite del disco, danno nuova profondità alla musica di Bombino e la avvolgono di calore e colore, perfetto contraltare alla sua anima inquieta e ai suoi testi malinconici.
Stella del desert blues, Bombino è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo.
Nella sua lingua nativa, il Tamasheq, la parola Azel ha diversi significati: oltre ad essere il nome di un piccolo villaggio del Niger cui Bombino è particolarmente legato, significa soprattutto radici e, al tempo stesso, rami di un albero. Ancoraggio alla Storia e sviluppo verso nuove direzioni future.
Bombino suona in modo solare e colorato, sì, ma canta la sua nostalgia del deserto e la preoccupazione per un’identità minacciata che, tuttavia, per non estinguersi, deve comunque fare i conti con il mondo contemporaneo.
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