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Si preparano al ritorno in grande stile i Lust For Youth, che ci avevano lasciato con “International” e “Compassion”, gli album che li avevano proiettati definitivamente in territori tracciati da Depeche Mode, Pet Shop Boys e New Order. Quello che sono stati i primi lavori dell’ensemble come band, e non più l’opera solista di Hannes Norrvide, sanciscono definitivamente il loro passaggio al pop, non senza però rinunciare alla natura intimista degli esordi che continua a traspirare nei testi.
La formazione, che ora è a tutti gli effetti una band, con l’aggiunta di Malthe Fischer e Soho Rezanejad come forze creative, è al lavoro sul nuovo album che sarà sempre pubblicato da Sacred Bones Records nel 2018, una delle etichette più attive nel panorama indipendente, e sarà in Italia a presenterà in anteprima il suo nuovo lavoro il 22 febbraio al Locomotiv Club
Dal 15 dicembre l’ultimo album dei Foja diventa vinile, e si impreziosisce così di due inediti: “Curaggio”, allineato in stile e scrittura al disco che lo ha preceduto, “‘O treno che va”, e “‘E fronne”, brano strumentale composto e registrato per l’occasione. La pubblicazione del doppio vinile in tiratura limitata è anticipata dall’uscita di un lyric video – per la regia di Francesco Filippini – del primo inedito estratto, attesa per il 5 dicembre sui canali ufficiali Youtube della band e dell’etichetta: nel videoclip, realizzato in stop-motion, le parole vengono fuori dai quaderni del frontman Dario Sansone – che, ricordiamo, è tra i registi del film d’animazione “Gatta Cenerentola”, apprezzato all’ultima Biennale di Venezia ed in lizza per le prossime nomination agli Oscar –, immagini che attraverso un viaggio onirico prendono vita e portano alla luce l’anima della canzone. L’uscita del vinile di “‘O treno che va”, inoltre, è accompagnata da un mini-tour promozionale.
“Il coraggio – dichiara Dario dei Foja – è quello che tanti uomini dimostrano quotidianamente, e questo brano è un omaggio a chi mette l’anima nelle cose che fa e non svende la propria dignità. Ogni canzone ha un suo tempo, prima che possa essere ascoltata dal pubblico, e questa era rimasta fuori dalla prima release di ”O treno che va’: oggi quindi è un singolo, confermando che le composizioni sono entità vive.”
Quando a Pokey Lafarge – classe 1983! – cadde il primo dentino da latte, invece del classico dollarone la fatina gli lasciò sotto il cuscino un paio di 78 giri di Bill Monroe e Skip James; quando successe al secondo, ci infilò una vecchia chitarra acustica. Poi toccò a un vecchio romanzo di John Steinbeck. Oggi Pokey vanta una dentatura fenomenale e uno splendido talento per la musica tradizionale americana. Le sue canzoni hanno il sapore delle focaccine di mais cotte nel forno di casa, il colore di un tramonto ammirato dal portico di una fattoria del Tennessee e il calore di un sorso di liquore di contrabbando buttato giù al mattino presto. E la fatina dei dentini, chiederete voi? Siamo certi che la potrete incontrare sulla pista da ballo ogni volta che Pokey Lafarge salirà sul palco!
In apertura e a seguire la serata dello Shake Rattle and Roll con il resident Dj Buddy Morrow che per l’occasione ha invitato l’affascinante Nicole Barbieri con la sua selezione! I dj gireranno 45 originali d’epoca spaziando tra Rockabilly, Rock and Roll, Rhythm and Blues, Blues, Soul, Latin, Boogaloo, mod jazz, ska, rocksteady! La pista sarà rovente!
Lorenzo Kruger è il cantante e autore di tutte le canzoni dei Nobraino. Con questa formazione ha all’attivo più di mille concerti, 6 dischi, presenze su tutti i palchi più importanti della scena italiana.
Le sue performance come frontman di questa band sono note per essere fuori dagli schemi, provocatorie e irriverenti. Molti lo ricordano per essersi rasato a zero sul palco del primo maggio mentre cantava una canzone pacifista…
In questo spettacolo, al contrario, Kruger si immobilizza al pianoforte; col pretesto di accompagnarsi con questo strumento
la scena si riduce alle sole canzoni, ripulite da qualsiasi arrangiamento e postura scenica.
Le canzoni più belle scritte per i Nobraino saranno ascoltabili quindi in una veste inedita: nella versione in cui sono state scritte.
Saranno in scaletta Bifolco, Film Muto, Record del Mondo, Tradimento, Canie e Porci e diverse altre..
Un percorso attraverso la scrittura che passa anche per letture, monologhi, esecuzioni sbilenche e considerazioni semiserie di un personaggio che non dovrebbe esibirsi seduto.
In una atmosfera rilassata, molto distante dai suoi concerti rock, Lorenzo Kruger mette davanti a tutto le sue canzoni e se stesso. “Uno spettacolo a sedere, non a culo”, come dice lui.
Post recenti
Gli Hayseed Dixie hanno avuto origine nel 2000, quando John Wheeler e Mike Daly ingurgitarono abbastanza whiskey da navigare su una corazzata dalla costa della Florida fino al Portogallo e ritorno, per poi iniziare a strimpellare nello studio di John. Dopo aver trascorso diversi anni in tour con diverse formazioni country, John aveva racimolato una certa quantità di equipaggiamento per la registrazione. Perciò, quando lui e Mike tra i fumi dell’alcol realizzarono che la Lost Highway del Reverendo Hank Williams e la Highway To Hell del Vescovo Bon Scott erano in realtà la stessa striscia di asfalto, i due erano pronti a documentare questa sensazionale scoperta. Ora, 17 anni e 14 anni album più tardi, gli Hayseed Dixie sono gli indiscussi artefici di un nuovo genere, il rockgrass, che dopo gli album-tributo a AC/DC e Kiss quest’anno splende di nuova luce grazie a Free Your Mind… And Your Grass Will Follow, il nuovo album della formazione, uscito lo scorso aprile su Hayseed Dixie Records.
www.hayseed-dixie.com
❓COME FUNZIONA 1 HOUR❔
🎉 Sul palco, un maxi countdown di 60 minuti detta la durata di uno specifico e delirante party, al termine del conto alla rovescia una sirena, accompagnata da una cascata di coriandoli, accompagneranno l’inizio della nuova tipologia di festa! 🎉
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(l’ordine lo scoprirete solamente durante la giornata)
🎸 GIOV ( INDIE / ROCK’N’ROLL )
🎺 Internazionale Trash Ribelle (DANCE 90)
🍝 BEACCIA (balera italiana)
🎧 Bargeman AKA B47 (HIP-HOP / R’N’B)
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🎯Start h: 23.00 till 04.00
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Nel 2017 gli Slowdive(band), punto di riferimento assoluto per lo shoegaze britannico, sono tornati sulle scene dopo 22 anni di silenzio con un nuovo omonimo album e un lungo tour che ha registrato sold out praticamente dappertutto.
Il primo album degli Slowdive ‘Just For A Day’ è uscito per la mitica Creation Records nel 1991, seguito dal leggendario ‘Souvlaki’ nel 1993 e da conclusivo ‘Pygmalion’ nel 1995. Negli ultimi 22 anni gli Slowdive sono stati celebrati con la pubblicazione di un’infinità di compilation, inediti e live, e hanno ispirato, con il loro suono unico, un numero enorme di band e musicisti. In questi 22 anni di silenzio come Slowdive, i membri principali della band hanno dato libero sfogo alla propria creatività con nuovi interessanti progetti. Ma nel 2014 Neil Halstead, Rachel Goswell, Nick Chaplin, Christian Savill e Simon Scott hanno sentito il bisogno di tornare insieme.
La reunion è stata più dell’ennesima reunion e a maggio 2017 la band ci ha regalato il nuovo album “slowdive” pubblicato da Dead Oceans (Goodfellas) e anticipato dai singoli Sugar for The Pill e Star Roving. La band torna in Europa per una serie di live da non perdere in cui suonerà i brani dell’ultimo lavoro e gli intramontabili classici.
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THE ECHO OF PLEASURE E’ IL NUOVO ALBUM CHE TORNA A FAR PARLARE DI SE’ UNA DELLE BAND PIU’ RAPPRESENTATIVE DELL’INDIE ROCK AMERICANO.
“The Echo of Pleasure” è il quarto album in studio della creatura di Kip Berman, salita prepotentemente alla ribalta della scena indie americana ed europea con il suo esordio omonimo, seguito da due album, Belong e Days of Abandon, che sono stati celebrati dalle più grandi riviste musicali e non, da Rolling Stone a Pitchfork, da The New York Times e The Guardian.
E’ amore, amore per la musica, quello che caratterizza il lavoro dei The Pains of Being Pure At Heart, lo pseudonimo dietro cui si agita la mente creativa di Kip Berman. Dalle origini come band radicata nello stile della musica indie C-86 fino alla sua attuale dimensione da Alternative Rock anni ‘90 (e dove si sentono riverberi degli Smashing Pumpkins), ripercorrendo la storia della musica alternativa tra gli ‘80 e i ‘90 in America.
In “The Echo of Pleasure”, Kip Berman riporta dietro le manopole del mixer Andy Savours (già produttore di My Bloody Valentine e The Killers), e dà vita a nove tracce che regalano momenti di pura vitalità e atmosfere più malinconiche e pensose rispetto ai suoni a cui la band ci aveva abituato. Un album più maturo in cui la chitarra lascia spesso il ruolo fondamentale ai synth più oscuri.
I The Pains of Being Pure at Heart arrivano in Italia nella formazione che comprende il chitarrista Christoph Hochheim (ex Depreciation Guild), Jacob Danish Sloan al basso, Chris Schackerman (ex membro di Literature e Mercury Girls) alla batteria e alle tastiere Jess Rojas.
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Dopo l’esordio al Teatro Ariston per il 68° Festival di Sanremo nella categoria Campioni con ‘FRIDA (MAI, MAI, MAI)’, THE KOLORS tornano live con “Frida Tour”.
A marzo il “Frida Tour” porterà la band dal vivo in tutta Italia con cinque speciali appuntamenti nei club che permetteranno ai fan di assistere allo show dei The Kolors in una dimensione intima.
‘FRIDA (MAI, MAI, MAI)’ è il primo inedito in italiano dei The Kolors, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
The Kolors hanno pubblicato nei mesi scorsi l’album “You”, un prodotto internazionale con dei suoni che spaziano tra i generi e rispecchiano le varie anime della band, che vanta anche ospiti come il ‘Trap God’ americano Gucci Mane e gli ex Oasis Andy Bell e Gem Archer.
Info: www.fepgroup.it