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Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.
Extraliscio, la super band di Mirco Mariani (Saluti da Saturno, Vinicio Capossela), Moreno il Biondo e Mauro Ferrara (Orchestra Grande Evento) torna a scrivere il liscio e lo fa con i migliori interpreti della musica popolare romagnola.
Il nuovo singolo “Scarpa grigia” in uscita l’1 giugno negli store digitali e su YouTube, con il video firmato Paolo Santamaria (Musex), vanta la collaborazione con Roberta Cappelletti, una delle voci femminili più popolari del liscio, personaggio istrionico e prima donna ad essere capo orchestra. Roberta calca il palco dagli anni ’70, ancora minorenne nell’orchestra “La Vera Romagna” di Nicolucci e Bergamini, in seguito entra a far parte dell’orchestra di Vittorio Borghesi dove incontra Mauro Ferrara, ai tempi primo cantante con in quale instaura un connubio unico e un’amicizia ancora oggi vivace e naturale.
Extraliscio non è solo musica, concerti e ballo ma un’attitudine d’altri tempi proiettata nel futuro: il punk da balera. Un vero e proprio format del divertimento nato dall’incontro di Mirco Mariani e Moreno il Biondo, consacrato da Riccarda Casadei (figlia di Secondo Casadei) che fa sue le musiche della tradizione modellandole con arrangiamenti contemporanei e sperimentali. Il tutto nobilitato dalla voce di Mauro Ferrara, la più grande rock star della Romagna.
Dalll’1 al 22 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIOGRAFILM PARK, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.
“Infedele” ha confermato Colapesce come uno dei talenti più fulgidi e cristallini della sua generazione. Un autore capace di muoversi tra i generi e gli stili, mettendo comunque sempre al centro di tutto la canzone. Un artista libero che non ama i vincoli e che si diverte a giocare con le forme del pop, ma senza disdegnare soluzioni più sperimentali.
L’ultimo album, infatti, può essere inteso come un vero e proprio manifesto del Colapesce pensiero: prodotto dallo stesso Lorenzo insieme a IOSONOUNCANE e Mario Conte, “Infedele” mostra un musicista in stato di grazia e in grado di mischiare musica colta e leggera, rock e fado portoghese, musica elettronica e free jazz: tutto e il suo contrario.
Il risultato dal vivo è un sound unico, personale e di grande impatto, grazie soprattutto alla Infedele Orchestra, la band che accompagnerà ancora Colapesce anche nel corso del tour estivo e in cui militano lo stesso Mario Conte, il talento cristallino e imprevedibile di Adele Nigro (meglio conosciuta come Any Other), il drumming chirurgico di Giannicola Maccarinelli (aka Bonito Belissimo dei Joy Cut), il tocco suadente di Andrea Gobbi al basso e il sax impazzito di Gaetano Santoro. Chiunque abbia visto almeno una delle date invernali dello show di Colapesce ne è rimasto impressionato: quello della Infedele Orchestra è uno spettacolo ricco di sorprese, coinvolgente anche dal punto di vista sensoriale e che gioca esteticamente con i culti religiosi del nostro paese.
Dopo una parte invernale di tour scandita da numerosi sold out, un concerto in diretta radio nazionale su Rai Radio2, [la partecipazione alla trasmissione televisiva Brunori Sa su Rai 3], Colapesce si appresta a inaugurare la bella stagione partecipando all’anteprima londinese del Siren Festival di Vasto (che lo vedrà tra i protagonisti nella sua usuale edizione italiana alla fine di luglio) il prossimo 24 aprile e poi salendo sul palco del concerto dell’Uno Maggio di Taranto dove ritroverà anche Dario Brunori, mentre il tour estivo vero e proprio partirà da fine maggio col Wom Festival di Lucca per proseguire poi nei più importanti festival musicali italiani come il Mi Ami, Ferrara Sotto le Stelle, Mojotic, il Siren Festival e tanti altri.
Andrea fonda le sue radici nella scena indipendente già nella prima decade dei 2000.
Oltre all’esperienza compositiva e live come primo batterista dei Nadàr Solo suona da tempi immemori nel duo torinese Anthony Laszlo insieme al suo grande amico Anthony Sasso, ex chitarrista e cantante dei Milena Lovesick.
Andrea Laszlo De Simone esordisce nel 2012 con il primo album autoprodotto dal titolo Ecce Homo, registrato in casa con mezzi di fortuna e pubblica alcuni videoclip: Solo un uomo, 11:43, I nostri piccoli occhi.
All’inizio del 2014 incontra alcuni attivissimi musicisti della scena underground torinese e da mesi di sala prove esce una vera e propria band. Damir Nefat (chitarra e cori), Daniele C (basso e cori), Filippo Cornaglia (batteria e cori), Zevi Bordovach (tastiere e cori) e l’immancabile amico Anthony Sasso (tastiere, cori e percussioni).
Andrea Laszlo De Simone è un’anomalia. È un solista, prima di tutto. Ma è anche una band di sei elementi. È un cantautore, ma cosa significa nel 2017 essere un cantautore?
Anticipato dai singoli Uomo Donna, Vieni a salvarmi e La guerra dei baci, il 9 giugno 2017 esce per 42Records Uomo Donna, il primo vero e proprio album di Andrea Laszlo De Simone, accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica e inserito in molte classifiche stilate da riviste e siti musicali italiani come uno fra i migliori album del 2017.
Uomo Donna è un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro. Un tempo in cui prende forma un mondo sonoro in cui si fondono classico e moderno, la canzone d’autore italiana e la psichedelia, Battisti e i Radiohead, Modugno e i Verdena, i Beatles e i Tame Impala, il “volo magico” di Claudio Rocchi e quello “terreno” di IOSONOUNCANE.
Per Andrea Uomo Donna “è un disco d’amore. 12 canzoni unite fra loro in un percorso in cui vengono affrontate le differenti fasi del sentimento amoroso e le sue implicazioni esistenziali. L’illusorietà della realtà ci seduce e ci acceca e l’amore ci rende forti, fragili, uniti e soli. Siamo solo uomini”. Il disco è stato autoprodotto e registrato in presa diretta nell’ottobre 2014 in collaborazione con il fonico bolognese Giuseppe Lo Bue, successivamente post-prodotto e mixato utilizzando tecniche sperimentali a cavallo tra l’analogico e il digitale fino a creare un paradosso sonoro che ricorda la canzone italiana anni ’70, masterizzato da Andrea Suriani. In questo percorso di circa 2 anni è nata spontaneamente l’esigenza di lavorare a lungo alla ricerca di una coerenza tra il prodotto discografico e l’anima sperimentale della live performance per la quale il progetto si è sempre distinto. Dopo una serie di esibizioni estive in alcuni dei più importanti festival italiani come il TOdays e il Siren Festival che gli sono valse una menzione speciale nella classifica dei live stilata dal mensile Rolling Stone, il 28 ottobre 2017 è partito il primo vero e proprio tour nei club delle maggiori città italiane per presentare l’album, più di 15 date che a cavallo fra 2017 e 2018 portano Andrea e la band ad esibirsi in gran parte della penisola. Il 30 novembre 2017, in anteprima esclusiva al Torino Film Festival, Andrea Laszlo De Simone presenta il videoclip di Sogno l’amore, un vero e proprio mini-film girato in Sicilia dalla durata di 8 minuti e 46 secondi per la regia di Francesca Noto e dello stesso Andrea Laszlo De Simone.CANALI
Facebook: https://www.facebook.com/andrealaszlomusica
Instagram: http://instagram.com/andrea_laszlo_de_simone
YouTube: https://www.youtube.com/EcceHomo2012Bianco
Dopo due anni in giro per i palchi di tutta Italia con Niccolò Fabi,Bianco riprende i panni di cantautore e torna con il suo quarto album. QUATTRO, questo il titolo, uscito venerdì 19 gennaio per INRI ed è, nelle parole del suo autore: “un disco che parla di amicizia. Amicizia tra due uomini, tra uomo e donna, tra due amanti, tra una donna e un barbagianni, tra madre e figlia. Amicizia tra musicisti, tra strumenti musicali, tra cambiamento e tradizione. Parla di medici, di comici, di bestie innamorate, di autogol e di grandi camminate. Di fabbrica, di anni 90 e anche di canne e di imbarchi.
QUATTRO è stato anticipato dal brano Felice, la “mosca bianca” del disco, un ritorno leggero e spensierato accompagnato da un lyric video su spot finlandesi anni Ottanta:.
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Coma_Cose, con il nuovo singolo arriva anche Estate Tour
Subito dopo l’annuncio del nuovo singolo Nudo Integrale la cui pubblicazione è prevista per il prossimo 22 maggio, la band milanese rivela le date di Estate Tour. Nuovi appuntamenti che accompagneranno Fausto Lama e California da maggio fino alla fine di agosto tra molti dei festival più importanti da Nord a Sud della penisola. Lo spettacolo prevede la formula MCs + batterista già sperimentata durante le date invernali, dove la forza del groove sarà l’elemento chiave per farsi trasportare nel mood crepuscolare dei Coma_Cose. Post Concerto, Anima Lattina e tutti i brani pubblicati finora saranno protagonisti sul palco tra elettronica, urban e cantautorato per far ballare e cantare il pubblico. Uno spettacolo eclettico che per alcune date speciali vedrà anche la presenza on stage del duo di produttori Mamakass. Estate Tour nasce della collaborazione tra l’etichetta Asian Fake e Radar Concerti. Di seguito tutte le date del tour, che sono sempre in continuo aggiornamento sulla pagina ufficiale facebook.com/comacose/.
“La nostra musica è come gli ingressi dei palazzi di Milano di notte”
Per trasferirsi a Milano e mettere in piedi una band servono i soldi, per fare musica in generale servono i soldi e quando i soldi non ci sono si divide una camera in un trilocale, tante speranze e i turni in negozio. Quasi per caso nell’inverno del 2016 prende vita Coma_Cose, un duo composto da Fausto Lama, già musicista e produttore e Francesca alias California, DJ, voce e capelli corti. L’incontro è avvenuto in modo fortuito, i due lavorano entrambi come commessi in un negozio e parlando spesso di musica, nasce la voglia di provare a fare qualcosa insieme. Il rap, l’elettronica e due chiacchiere sotto casa mentre chiudono i bar del Naviglio Pavese, il tabaccaio di Via Gola, la fragilità di capirsi e le riflessioni cosmiche sulla quotidianità: “Portami in un posto con la musica abbastanza alta che mi dimentico”. Coma_Cose racconta la Milano che abita, l’attitudine urbana, la lontananza e la presabene, se non ci passi non capisci, se non capisci probabilmente non saremo mai amici, però ti voglio bene ugualmente e un po’ mi manchi.
Tra febbraio e giugno 2017 pubblicano quattro video, mentre nell’autunno dello stesso anno rilasciano Inverno Ticinese, un concept EP di tre tracce accompagnato dai rispettivi tre clip. Nel mese di dicembre intraprendono il loro primo tour, mentre a inizio marzo pubblicano il nuovo singolo Post Concerto. Nel mese di maggio annunciano il tour estivo e pubblicano il nuovo singolo e videoclip Nudo Integrale.
Genere: Attitudine Urbana
“Ancora Meglio” è un disco pop d’autore: le canzoni parlano di ansie, amore, sfighe, speranze, utilizzando un linguaggio diretto ma intimo che mira a creare empatia con il pubblico. Il titolo porta a ripensare con ironia ad un mondo in continua competizione, mosso dalla smania di fare di più e “ancora meglio” senza accontentarsi mai. CIMINI si fa portavoce delle condizioni dell’animo, tanto da far ritrovare gli ascoltatori nella sua stessa ansia da vita di provincia in Una casa sulla luna, nella voglia di normalità in Buongiorno o nelle aspettative deluse in Sabato Sera. L’album è stato anticipato da quattro brani, accompagnati da campagne promozionali inusuali e innovative. La legge di Murphy è stato il primo singolo. Il claim “La legge di Murphy è più forte di me” diffuso sui social da amici e artisti amici, divenuto poi virale tra il pubblico stesso, e l’iniziale decisione di non dare informazioni sull’autore, hanno voluto indirizzare l’attenzione più sul significato della canzone che sulla figura dell’artista. Un’altra possibilità ci racconta l’uomo di oggi che grazie alle conquiste della tecnologia e il rapido susseguirsi delle mode del momento, ha sviluppato la convinzione che è possibile raggiungere ogni tipo di successo senza eccessivi sforzi e in maniera semplice. In Una casa sulla luna l’angoscia vissuta trova espressione nelle brevi “stories” utilizzate per promuovere il brano. E’ la prima volta che un videoclip musicale viene diffuso tramite le Instagram stories: la breve durata, la forma frammentata e la possibilità di visualizzarle soltanto per 24 ore, hanno voluto portare alla creazione di un ricordo verticale della lunghezza esatta di una giornata. Sabato sera, ballata nostalgica sulla vita di coppia, è l’ultimo singolo d’anteprima.
CURIOSITA’ & ANEDDOTI
“Ancora Meglio” è stato scritto in seguito ad un lungo periodo di sconforto: “Era un momento abbastanza triste della mia vita, non avevo più certezze, non ero ancora laureato, avevo deciso di lasciare la musica a tempo indeterminato perché non mi divertivo più”. La decisione di non apparire e di non rilasciare interviste in corrispondenza dell’uscita dei primi singoli è stata pensata come una forma di satira sociale nei confronti della moda dell’anonimato nell’attuale mondo della musica (in realtà bastava cercare “Cimini” sulla rete per trovare foto e informazioni sull’artista). Il protagonista del video de La Legge di Murphy è Renato Avallone, attore del Terzo Segreto di Satira. Lo stesso Renato interpreta il magazziniere/wrestler nel video di Un’altra possibilità. La copertina di “Ancora Meglio”, curata da Stefano Bazzano, rappresenta una ragazza intenta a farsi una maschera di bellezza: gli occhi chiusi, la fetta di cetriolo caduta e la posa rilassata apre a più interpretazioni e vuole essere un’allegoria del continuo tempo perso a cercare di essere migliori degli altri. L’ispirazione grafica delle copertine si deve al magazine TOILET PAPER di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, in quanto rispecchia l’estetica “velleitaria di provincia” delle canzoni. I brani che compongono il disco sono ricchi di citazioni di altre canzoni (caratteristica ricorrente nella scrittura di CIMINI), mentre alcuni sono ispirati a film (Se mi lasci ti cancello per Spotless e I Tenenbaum per Vivere non mi basta). Estate così, in realtà, è stata scritta a Natale. Le voci sono state registrate due volte: nella prima versione, per quanto buone tecnicamente, le take non riuscivano a veicolare con la giusta interpretazione i messaggi dei brani quindi si è deciso di rifarle. La seconda registrazione è stata effettuata a disco ormai ultimato in quattro giorni di lavoro nonstop. L’album si è avvalso del supporto tecnico e morale di molti amici di CIMINI, alcuni dei quali artisti della scena musicale italiana: Lodo Guenzi (Lo stato sociale) ha creato e suonato le chitarre elettriche e revisionato alcuni testi, Calcutta, in un pomeriggio, ne ha corretto l’interpretazione vocale, mentre in seguito ad una lunga chiacchierata con Brunori in un ristorante di Cosenza è arrivata la prima spinta a scrivere le canzoni, nel periodo in cui CIMINI aveva deciso di abbandonare la musica.
BIO
CIMINI, cantautore calabrese, da anni trasferitosi a Bologna dove riesce a crearsi un piccolo spazio nel contesto musicale indipendente pubblicando due dischi e suonando in giro per l’Italia. Nel 2016 decide di abbandonare le scene per dedicarsi alla scrittura di nuove canzoni e ne esce fuori un prodotto diverso, che taglia nettamente con il passato e che gli consente di intraprendere un nuovo percorso. I nuovi brani vengono subito apprezzati dall’etichetta Garrincha Dischi, che decide di affidare la produzione a Nicola Roda (Keaton) ed Enrico Roberto (Lo Stato Sociale) del suo nuovo disco in uscita il 9 Marzo 2018.
La legge di Murphy: https://www.youtube.com/watch?v=AhHmjvain0Q Un’altra possibilità: https://www.youtube.com/watch?v=SE4BYA28v1w
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Willie Peyote ha pubblicato il suo ultimo album “Sindrome di Tôret” lo scorso ottobre: dopo un lungo tour indoor che ha fatto registrare ben 26 sold out su 45 concerti, e la partecipazione al Concertone del Primo Maggio a Roma, il rapper torinese arriva sul palco del Biografilm Park.
“Sindrome di Tôret” affronta il tema della libertà d’espressione e dei limiti della stessa, in un’epoca in cui la comunicazione è cambiata profondamente a causa della tecnologia.
Con riferimenti e citazioni più o meno velate alla musica italiana degli ultimi quarant’anni, oltre al già menzionato Signor G., Willie Peyote delinea un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipica della stand-up comedy e della satira: capovolge il punto di vista collettivo e sviluppa un pensiero critico attraverso la provocazione e l’ironia.
Irriverente, ironico e mai convenzionale, Willie Peyote si discosta dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili.
WILLIE PEYOTE PARLA DEL DISCO “SINDROME DI TORET”
L’analfabetismo è funzionale, nel senso che serve a chi comanda.
Qua hanno tutti una risposta.
Però qual è la domanda?
E’ ancora valida l’affermazione del maestro Gaber “libertà è partecipazione”? E poi in effetti, a cosa partecipiamo davvero se lo facciamo da dietro uno schermo?
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La band nasce dopo che i componenti si incontrano per caso all’aggregazione politica-sociale di cui fanno parte schierata contro Dio, Satana, Santana, Majin Bu e i Calzolai. Comprende minoranze etniche quali bruchi, depliant che vengono lasciati nei parabrezza delle auto e le varie sfumature del colore indaco. L’intesa tra loro era lampante, i componenti hanno deciso di frequentarsi anche al di fuori dall’organizzazione. Crediamo in sette fondamentali valori: la stupidità, la tracotanza, l’amore per i geni della lampada, una magica etnia inesistente che raggruppa le persone di carnaglione blu, (…), nel purgatorio si vota Fratelli d’Italia, l’utilizzo della parola “dunque”. I Pinguini Tattici Nucleari nascono (per caso) nel 2012 (che casualmente corrisponde all’anno di inizio carriera di Van Basten) e sono capitanati da Riccardo Zanotti nonchè il principale compositore delle canzoni, Nicola Buttafuoco “il Cotoletto”, Elio Biffi “Bandolero Seducente”, Lorenzo Pasini “Cosa?”, Simone Pagani “Perditore di targhe” e Matteo locati “Tamagotchi”. L’esordio discografico risale al 2012 con l’EP “Cartoni Animali”, seguito nel 2014 dal primo disco “il re è Nudo” e nel 2015 da “Diamo un Calcio all’’Aldilà”. Nell’aprile 2017 esce il loro ultimo disco, dal nome “Gioventù Brucata”, un mix caleidoscopico di generi e tematiche che fin da subito ottiene un ottimo riscontro di pubblico e critica.
Arriva sul palco del BIOGRAFILM PARK – Bio Parco Dj Gruff una leggenda dell’Hip Hop italiano, un uomo che ha fatto la storia del genere passando attraverso Rapadopa, Sangue Misto, Zero Stress, Casino Royale, Alien Army e molto altro.
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“NERO” E’ IL TITOLO DEL QUARTO DISCO DI FEDERICO POGGIPOLLINI.
REALIZZATO CON STRUMENTI D’EPOCA ITALIANI, SCRITTO CON LE PERSONE CHE COMPONGONO LA SFERA DELLA SUA VITA PRIVATA, NERO E’ UN DISCO FORTEMENTE ISPIRATO AL BLUES E AL GARAGE ROCK ANNI 60, MA RIVISTO IN CHIAVE CONTEMPORANEA.
Federico Poggipollini, chitarrista e cantautore tra i più noti in Italia, aggiunge un nuovo e importante disco alla sua carriera solista, iniziata nel 1998 con l’album Via Zamboni 59 e proseguita poi con i dischi Nella Fretta Dimentico (2003) e Caos Cosmico (2009).
Nero è il suo quarto disco, uscito il 26 Maggio 2015 e segna un netto cambio di rotta del suo stile, con una virata rock alla quale si aggiunge una radice fortemente blues, dalla quale deriva il nome dell’album: “Nero”. Il disco è prodotto da Michael Urbano, batterista e produttore dalle moltissime esperienze (Smash Mouth, Sheryl Crow, t.a.T.u, Zucchero, Ligabue), ed è stato registrato in presa diretta, tra Bologna e Berkley, California.
Nero è un progetto ispirato dal suono di grandi band contemporanee come i Black Keys o i White Stripes, band che hanno utilizzato il blues riportandolo in chiave rock moderna. Federico ha voluto mantenere la medesima impronta, sostenuto da Michael Urbano con cui, nella produzione del disco, è nata una sintonia fino a quel momento inedita per lui: “Non ho mai avuto un feeling così forte con il produttore di un mio disco. Michael e io siamo sempre stati in sintonia su tutte le decisioni. Una volta sentite le canzoni ha insisto a lungo per farmele incidere e produrle lui stesso. Devo dire che ha avuto un ruolo determinante per la riuscita di questo album”.
Insieme hanno cercato un suono sporco, inspirato ai grandi dischi del passato, ma allo stesso tempo moderno. Anche per questo motivo per registrare Nero sono stati usati esclusivamente strumenti di fabbricazione italiana d’epoca: chitarre Galanti, Meazzi ed Eko, amplificatori Davoli, Steelphon e Fbt, tastiere Farfisa e Crumar. Questi sono solo alcuni degli strumenti utilizzati, ed a volte cercati apposta per l’occasione, anche grazie alla grande passione che Federico ha per gli strumenti d’epoca.
Nero è quindi un disco che ha cercato e trovato la sua sonorità nel connubio tra strumenti vintage e suono moderno. Anche per i testi è stato fatto un lavoro molto importante: in partenza scritti in finto inglese, per riuscire ad essere molto musicali, sono stati poi riportati in italiano seguendo la fonetica inglese. Federico ha voluto però coinvolgere nella scrittura dei testi persone a lui molto care, che fanno parte della sua vita e del suo passato:
“Questo è un album in cui c’è molto del mio passato, a partire dalle persone. Non solo musicisti, ma appassionati di musica, che ho coinvolto a più livelli, chi nella scrittura, chi nella registrazione, chi facendo cori, chi semplicemente sopportandomi. Sono tutte persone che sono state importanti per la mia vita privata. Ho pensato di coinvolgerle per condividere questo lavoro per me davvero importante, di cui cercavo approvazione fin dalla sua nascita.” Ecco quindi che la sua compagna e un amico di lunga data hanno contribuito alla scrittura dei testi dell’intero album.
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