Archivio eventi
FOTOROMANZA – il karaoke di Rockit.
tutta musica Italiana anche cantata in inglese.
Nasce da solo, un coro spontaneo che si impossessa delle notte.
Fotoromanza, uno spaccato nazionale, il più fatto dei fatti
Dopo il successo al MI AMI Festival
siamo finalmente pronti a svelarvi quella che diventerà la nuova serata COOLTO di questo inverno.
KARAOKE + DJSET + VIDEO + FENOMENI = FOTOROMANZA
* QUESTO AMORE È UNA CAMERA A GAS *
Gran varietà, ti telefono o no ?
microfono aperto un mega schermo che diffonde immagini e stralci della storia nostrana
fino a trasformarsi nei testi delle canzoni da cantare
un trasporto continuo vieni a ballare in Puglia ?
che voglio vederti danzare
i concorrenti sul palco davanti alla platea,
la platea sotto al palco. Il vero concorrente.
CONDUCONO LA SERATA: Ale Tilt e Ariele Frizzante
che quello col codino ve lo facciamo scordare
ALLE VOCI: voi
Noi non abbiamo paura.
Siamo fenomeni
Barley Arts
presenta
DOPO IL RECENTE SOLD OUT DI MILANO
RYAN BINGHAM
ANNUNCIA TRE NUOVE DATE IN AUTUNNO
Appena concluso con grande successo il tour unplugged europeo, con un concerto sold out anche a Milano, Ryan Bingham annuncia il suo ritorno live in versione full band con tre nuovi appuntamenti In italia previsti per il prossimo autunno: martedì 6 ottobre 2015 al Teatro Quirinetta di Roma, mercoledì 7 ottobre al Locomotiv Club di Bologna e giovedì 8 ottobre al Bloom di Mezzago (MB). I biglietti dei tre show saranno disponibili sul circuito Ticketone a partire dalle ore 10 di mercoledì 18 febbraio.
Bingham, originario del profondo Sud degli States, riceve in regalo la sua prima chitarra all’età di 16 anni e ben presto inizia ad esibirsi nei locali di Fort Worth, Texas. Dopo due EP autoprodotti viene notato dalla Lost Highway Records, che lo mette sotto contratto e pubblica il suo primo vero album insieme ai The Dead Horses, “Mescalito” (2007), prodotto dall’ex chitarrista dei Black Crowes Marc Ford, con cui il cantautore e la sua band collaborano anche per il successivo “Roadhouse Sun” (Lost Highway Records, 2009).
Il vero successo di pubblico arriva però qualche anno dopo, quando Bingham partecipa alla lavorazione del pluripremiato film Crazy Heart (2009): oltre a recitare una piccola parte il cantautore scrive due brani per la colonna sonora, inclusa la theme song “The Weary Kind”, prodotta dal leggendario T Bone Burnett, che nel 2010 ottiene un Golden Globe e un Oscar come Miglior canzone originale, un Grammy Award e il titolo di Song of the year alla nona edizione degli Americana Music Association Awards. I successivi album “Junky Star” (Lost Highway Records, 2010) e “Tomorrowland” (Axster/Bingham Records, 2012) ottengono un buon riscontro da parte di pubblico e critica e consacrano Bingham come nuovo portavoce del genere Americana.
L’ultimo lavoro di Bingham, “Fear And Saturday Night” (Axster Bingham Records, 2015), coprodotto da Jim Scott (Tom Petty, Foo Fighters, Wilco), esce lo scorso 20 gennaio e ottiene un ottimo successo di critica e pubblico, posizionandosi alla nona posizione della US Top Rock Albums.
www.binghammusic.com
Dopo una lunga pausa durata più di un decennio gli SCISMA, band culto della scena indipendente italiana per almeno due generazioni di appassionati e musicisti, torna al gran completo con un nuovo Ep di 6 brani inediti dal titolo “MR NEWMAN”, in uscita il prossimo 9 Ottobre 2015 per Woodworm Label in formato cd, lp, digitale.
In occasione dell’uscita di “MR NEWMAN” verranno anche ristampati da Woodworm per la prima volta in vinile i due dischi essenziali della discografia degli Scisma: ARMSTRONG (doppio LP) e ROSEMARY PLEXIGLAS (doppio LP) già disponibili in preorder su www.woodworm-music.com
a seguire DjSet a cura di Giovanni UDA Gandolfi
il concerto dei Songhoy Blues in programma questa sera al Locomotiv Club di Bologna è rimandato a data da destinarsi.
La band non ha ottenuto i visti necessari dal consolato inglese e purtroppo è rimasta bloccata a Londra.
Stiamo lavorando per trovare una data alternativa, che sarà comunicata appena possibile.
Ottobre Africano – Locomotiv Club
SONGHOY BLUES presentano l’album “Music in Exile”
Costretti a fuggire dal loro nativo nord del Mali a seguito dell’invasione jihadista nel 2012, i giovani musicisti di Songhoy Blues si sono rifugiati nella capitale del Paese, Bamako, dove hanno incontrato Damon Albarn che li ha invitati a partecipare all’album “Africa Express”.
Le loro ipnotiche voci del deserto, unite ad un provocatorio e spavaldo rock-blues, con canti di gioia, di sfida, di pace e riconciliazione, hanno conquistato rapidamente il pubblico internazionale.
Questi quattro musicisti di Timbuktu, la città del grande Ali Farka Tourè, non riproducono gli schemi già ascoltati del cosiddetto desert blues, a cui per molti versi sono strettamente legati. Non ripercorrono nemmeno le strade di un afro blues di maniera, ma usano suoni semplici e diretti, compongono con naturalezza lasciandosi la libertà di improvvisare sempre all’interno di strutture semplici e di una ritmica forte, dinamica e precisa. Una musica organizzata dentro lo schema di due chitarre, un basso e una batteria, alla quale si aggiunge qualche percussione, senza orpelli e, in una parola, essenziale.
Dal Burkina Faso la prima esperienza post-globale centrafricana, fra tradizione Mandingo e ribellione “punk”
In un periodo artistico caratterizzato sempre più dall’abbattimento dei confini geografici e dalla contaminazione fra tradizione e modernità, una nuova esperienza si aggiunge alla già lunga lista di artisti impegnati sul versante post-globale. Si tratta di Baba Commandant e della sua Mandingo Band direttamente da Bobo-Dioulasso, nel Burkina Faso. Il loro primo Lp, “Juguya”, è uscito il 17 febbraio 2015 per Sublime Frequencies, l’etichetta di Alan Bishop e Hisham Mayet da anni impegnata nel pubblicare artisti provenienti dagli angoli più remoti del pianeta e già protagonista dei lanci di artisti come Bombino e Omar Souleyman, della riscoperta di classici locali come il chitarrista turco Omar Khorshid.
Pubblicato in solo formato LP in edizione di 800 copie, “Juguya” ha sfiorato il sold out in pochi mesi e ad oggi restano invendute e disponibili solo 20 copie.
Baba Commandant è attivo dagli anni Ottanta in parallelo, fra gli altri, al più celebre concittadino Victor Demé, e il suo percorso artistico è passato attraverso le esperienze di Dounia e della Afromandingo Band, divenuta poi Mandingo Band. La sua miscela, radicata già dal nome nella tradizione Mandingo, porta quest’ultima a confrontarsi e contaminarsi con una vasta gamma di sonorità: dall’afrobeat dell’età d’oro Nigeriana di nomi come Fela Kuti e King Sunny Adé alla leggendaria growler Maliana Moussa Doumbia. Il tutto con un’attitudine post-moderna, ribelle, spontanea ed estranea a compromessi, da più parti definita “punk” – termine non a caso squisitamente occidentale.
Negli otto brani di “Juguya” è raccolta l’essenza del sound di Baba Commandant & The Mandingo Band, filtrata attraverso un percorso ormai quasi trentennale e portata ad una sintesi in grado di raggiungere il palcoscenico europeo. Personaggio popolare e conosciuto in patria, Baba Commandant è protagonista anche di un gran numero di esibizioni dal vivo, durante le quali è acclamato da un pubblico eterogeneo per età e gusti. Ciascuna sua performance è pensata e adattata al contesto che la ospita, siano i cabaret domenicali della cittadina natia, i popolatissimi soundsystem della capitale Ouagadougou o le diverse venues che ospiteranno ad ottobre il primo tour italiano della sua band, pronta a far conoscere anche al pubblico europeo una tradizione evolutasi nei suoni ma rimasta intatta nell’essenza.
Quando a Pokey Lafarge – classe 1983! – cadde il primo dentino da latte, invece del classico dollarone la fatina gli lasciò sotto il cuscino un paio di 78 giri di Bill Monroe e Skip James; quando successe al secondo, ci infilò una vecchia chitarra acustica. Poi toccò a un vecchio romanzo di John Steinbeck. Oggi Pokey vanta una dentatura fenomenale e uno splendido talento per la musica tradizionale americana. Le sue canzoni hanno il sapore della focaccine di mais cotte nel forno di casa, il colore di un tramonto ammirato dal portico di una fattoria del Tennessee e il calore di un sorso di liquore di contrabbando buttato giù al mattino presto. E la fatina dei dentini, chiederete voi? Siamo certi che la potrete incontrare sulla pista da ballo ogni volta che Pokey Lafarge salirà sul palco!
In apertura si esibirà Jake La Botz.
Dopo aver lasciato la cuola a 15 anni Jake si diede alla vita di strada frequentando contemporaneamente concerti punk rock, rifugi per senzatetto e Biblioteche. Ha fatto di tutto per mantenersi, dal muratore al caldaista al segretario in un obitorio. In tutto questo girare e cambiare mestieri ha imparato a suonare la chitara suonando per strada, nei Juke Joints di New Orleans, Chicago e nel delta del Mississippi stringendo amicizia con diversi dei pionieri, ancora ancora in vita del Blues pre Seconda Guerra Mondiale. Tra questi David “Honeyboy” Edwards, “Homesick” James, and “Maxwell Street” Jimmy Davis. La Botz si è fatto conoscere per il suo tour denominato “Tattoo Across America Tour,” dove ha suonato in vari Tattoo Shop in giro per gli USA. Jake è anche un ottimo attore e ha preso parte a diversi film e produzioni dove a volte, capita, che canti le sue stesse canzoni. Lo troviamo in RAMBO dir. Sylvester Stallone, ANIMAL FACTORY dir. Steve Buscemi, ON THE ROAD dir. Walter Salles e nell’utlima (la seconda serie) di True Detective (nella parte di Conway Twitty). A di recente ha terminato le riprese come protagonista (nel ruolo di Jake Haynes) nel film THE GRACE OF JAKE. Prende parte inoltre al Musical GHOST BROTHERS OF DARKLAND COUNTY scritto e diretto da Stephen King e John Mellencamp con la direzione musicale di T-Bone Burnet.
Jake grazie alla sua esperienza e alla sua bravura ha girato in modo intenso stati uniti ed Europa aprendo concerti di artisti del calibro di Ray Charles, Etta James, Dr. John, Mavis Staples, Buddy Guy, Jr. Wells, Taj Mahal, Buckwheat Zydeco, Tony Joe White, John Hammond, The Blasters e altri ancora.
Discografia:
Get Right – Charnel Ground Records (2013)
I’m a Crow – Charnel Ground Records (2009)
Sing This To Yourself – Charnel Ground Records (2008)
Graveyard Jones – Charnel Ground Records (2006)
All Soul And No Money – Joseph Street Records (2004)
Used To Be – Utel Records (2002)
The Original Soundtrack To My Nightmare – Spinout Records (2000)
Epic Rap Battles of History porterà la propria miscela ad alta energia di musica e comicità per la prima volta dal vivo in Europa! Lo show prevede l’esibizione delle battaglie rap più popolari della webserie eseguite dal vivo con DJ e live band, sketch improvvisati e interazioni con il pubblico, che di fatto diventerà parte dello spettacolo.
La giovane e talentuosa popstar danese arriva in Italia per presentare il suo ultimo lavoro Earth Sick, pubblicato dalla stessa label dell’autrice Tusk or Tooth in collaborazione con Kobalt Label Services.
Nanna Øland Fabricius, nota col nome d’arte Oh Land, ha esordito nella scena musicale nel 2008 in circostanze non convenzionali, precisamente quando 10 anni di formazione e una carriera da ballerina sono state bruscamente interrotte da un incidente. Impossibilitata a proseguire la sua attività come danzatrice, Nanna decide di dedicarsi alla musica, sua altra passione. All’età di 22 anni, la giovare artista scrive e produce così il suo primo album FAUNA, che ottiene subito un ottimo riscontro da parte della critica.
Avendo registrato tutto il lavoro da sola nella sua camera da letto, la giovane autrice dimostra da subito un talento non comune per la produzione. Talento che l’accompagnerà negli album successivi. Dopo FAUNA, escono nel 2010 OH LAND, e nel 2013 WISH BONE.
Alla fine del 2014 arriva Earth Sick, quarto album per Oh Land che segna un ritorno alle origini della sua carriera musicale. Oh Land ha infatti scritto, registrato e prodotto EARTH SICK tutto da sola esclusivamente con l’aiuto dei suoi più vicini amici e familiari. Registrato perlopiù nel suo appartamento di Brooklyn, New York, Earth Sick è un ibrido di suoni sinfonici ed elettronici, magistralmente intrecciati e miscelati tra loro. Strati di voce lussureggianti e ricchi arrangiamenti per archi si combinano nell’ultimo capitolo dell’universo sonoro di Oh Land.
Come afferma Nanna “Quando si è giovani, si hanno tante meravigliose idee su come si pensa che il mondo funzioni e si possiede una ingenuità che ti fa credere di poter cambiare il mondo. Quando si cresce si fatica a mantenere questo idealismo e a non lasciarsi abbattere dalle complessità della vita! Earth Sick è un album scritto da un luogo frustrato. Frustrato dal fatto che le cose della vita non sono bianche o nere. Le persone cambiano e cambiano i sentimenti al di fuori del nostro controllo. Ma ancora mi sforzo di mantenere la speranza che avevo da 10 anni “.
Nanna ha passato la maggior parte degli ultimi 4 anni a suonare i suoi album. Le date headliner e i live come supporter per artiste come Katy Perry e Sia hanno portato Oh Land in giro per il mondo e le sue hits, “Sun Of A Gun“, “White Nights“, “Wolf & I“, “Renaissance Girls” e “Cherry On Top“, nelle radio di ogni angolo del pianeta!
Ne sentiremo parlare!
In apertura ad Oh Land si esibirà Vera Di Lecce, ex cantante dei Nidi d’Arac e performer con alle spalle importanti collaborazioni tra cui Afterhours (Il Teatro degli Afterhours), Kaki King, Roberto Angelini, Roberto Dell’era e Cesare Basile.
CICALE! Il buco con la festa intorno è lieta di tornare al Locomotiv con un nuovo format dedicato al KARAOKE BALLERINO!
Quando? Venerdì 23 Ottobre 2015, dalle 23.00
A condurre il Matador LEONARDO FELTRIN, coadiuvato da quelle bellissime, strepitose, insaziabili baraccone di MINERVA LOWENTHAL e MIZZY COLLANT.
In regia, a girare i dischi le talentuose BEACCIA e CARLA’.
Come funziona?
Che è sto KARAOKE BALLERINO?
Si canta e si balla, durante il djset, senza intoppi, stop, pause, presentazioni sanremesche e quant’altro, il Matador FELTRIN lancerà i brani, seguendo il Suo ordine, i Suoi tempi e il Suo gusto, intervallando brani cantati e djset a Suo gradimento.
Trattasi di un Karaoke su un djset.
Il partecipante sarà pronto, reattivo e carico per la performance sul palco del Locomotiv. Le iscrizioni avverrano durante la serata, i brani sono decisi a priori, i partecipanti potranno scegliere indicando il brano utilizzando il nostro favoloso flyer, consegnandolo al punto di raccolta che troverete all’interno del locale e vi che si va!
I brani in programma per questo evento?
Li trovate nel volantino, datevi da fare e lo troverete (sono oltre 5000 sparsi per tutta la città)
Come mi devo vestire? Luccicante.
Accettate performance di gruppo? Ovviamente si.
E se non voglio cantare? Puoi ballare, Beaccia e Carlà sono una garanzia.
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Ghemon, artista che unisce il rap al cantautorato, melodie pop a ritmiche jazz, soul e funk che lo rendono un caso straordinariamente originale nel panorama musicale italiano.
“ORCHIdee” è il nuovo album uscito il 27 maggio per Macro Beats e distribuito da Artist First.
Gianluca/GHEMON, classe 1982 e originario di Avellino, è uno dei più talentuosi e apprezzati artisti hip hop italiani. Negli anni ha saputo rinnovare il suo personalissimo stile, caratterizzato da temi profondi e rime molto curate sotto l’aspetto lessicale, che fanno di lui un artista a metà tra un cantautore e un rapper: un caso quasi unico all’interno dello scenario rap tricolore.
Attivo come writer e rapper fin da giovane, dopo diversi demo nel marzo 2005 GHEMON entra a far parte della Soulville Records e pubblica gratuitamente sotto il nome di Ghemon Scienz il primo ep solista “Ufficio Immaginazione”, che riscuote un buon successo da parte di critica e pubblico, che apprezza soprattutto la musicalita e la personalita marcata, diversa da quanto il rap italiano aveva proposto fino ad allora.
Nel marzo 2007, con la collaborazione del Dj romano Fester Tarantino, GHEMON pubblica il mixtape “Qualcosa cambierà”, un progetto composto di venti tracce di cui undici inediti, che vede la collaborazione di nomi noti della scena come Kiave, Bassi Maestro, Mistaman e il produttore americano Marco Polo. Questo disco è diventato negli anni un vero e proprio oggetto di culto, ricercatissimo da collezionisti e fan del genere.
Il mixtape fa da anticipazione al disco ufficiale, “La rivincita dei buoni”, che esce a dicembre 2007 distribuito da Self. L’impatto del lavoro è molto positivo e GHEMON viene premiato dalla rivista italiana Basement Magazine come Brand New Artist per la categoria hiphop al MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) del 2007.
Nel 2009 il rapper avellinese collabora con Dj Tsura (suo tour Dj ufficiale) e con il produttore Fid Mella e produce il disco “E poi, all’improvviso, impazzire”, che lo porta a suonare in ogni parte d’Italia, e a definire una volta per tutte il suo territorio musicale: rap mescolato al soul, al funk, al jazz e alla musica cantautorale italiana. In questo lavoro inizia, infatti, anche il suo primo approccio con il “canto” vero e proprio. Il lavoro, tralaltro, vede anche la partecipazione di Al Castellana, voce unica del Soul italiano e collaboratore storico di Neffa.
Nel 2010 Ghemon continua la sua attivita live, da solo o insieme alle due crew di cui fa parte insieme ad alcuni dei maggiori esponenti del rap italiano: Unlimited Struggle e Blue Nox, tramite la quale pubblica l’ep “EMbrionALE” sotto lo pseudonimo di Gilmar. Nel 2011, questo progetto sperimentale, che alterna poesia e musica per colonne sonore, viene stampato in edizione limitata e termina nei primi giorni di uscita.
“Qualcosa è Cambiato” è il titolo dell’album di GHEMON, uscito nel Gennaio 2012 per l’etichetta Macro Beats: sedici tracce che segnano il ritorno ufficiale del rapper italiano che più ha saputo far convivere una scrittura votata al racconto e alla riflessione con uno stile efficace e intelligente, capace di crescere e affinarsi nel corso di più di dieci anni di carriera. In “Qualcosa è Cambiato” i testi raccontano di quotidianita e rapporti interpersonali con occhio vigile e introspettivo, regalando una visione umana e onesta lontanissima dagli slogan e dai clichè a cui il rap italiano ci ha abituato negli ultimi anni. Un album che segna sicuramente la maturazione artistica di GHEMON, che mai aveva composto con cosi tanta lucidita e consapevolezza dei propri mezzi districandosi tra ritmi Jazz, Soul e Funk, alternando canto e rap.
Il disco è entrato in classifica FIMI e ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e critica tanto da essere stato ristampato e distribuito da Audioglobe dopo nemmeno due mesi dall’uscita, segnando una svolta importante nella carriera di GHEMON, che ha presentato l’album in un lungo tour per tutta la Penisola che lo ha portato anche sul palco degli MTV Days di Torino accanto a Mecna e Julia Lenti.
Nel luglio 2012 GHEMON duetta con Syria per la title track del film “Come non detto”, che vede tra i protagonisti Monica Guerritore, Ninni Bruschetta (Duccio di “Boris”), Francesco Montanari (“Il Libanese” in “Romanzo Criminale”).
Ad Ottobre dello stesso anno GHEMON partecipa alla realizzazione dell’EP “Per la mia gente/For my people” insieme a Bassi Maestro e al beatmaker newyorkese Marco Polo, uno dei più influenti produttori dell’HipHop underground americano. Un EP che riscuote un enorme successo e porta l’artista di Avellino in un lungo tour per tutta la Penisola in una inedita formazione con Bassi Maestro al microfono e Marco Polo come Dj.
Nello stesso mese Fabri Fibra decide di collaborare con GHEMON nel brano “Teoria e pratica RMX”, che vede anche la partecipazione di Mecna. Il singolo anticipa il mixtape di Fabri Fibra “Casus Belli”. Nel Giugno del 2013 esce “Dove sei”, bonus track del nuovo album di Neffa. La canzone ha immediatamente generato un enorme hype e il brano è stato da subito scaricatissimo da iTunes.
Nel luglio 2013 rilascia come regalo ai fan il singolo “Grey Goose Blues” in freedownload. Il singolo, prodotto da Max Fisher, rappresenta un vero e proprio manifesto di ciò che Ghemon ha vissuto nei suoi ultimi due anni: i successi, le incomprensioni, le paure, le gioie di un trentenne che è riuscito dopo anni di sacrifici a ritagliarsi il suo spazio all’interno della scena musicale italiana. Al singolo vengono affiancati i pensieri del rapper di Avellino, raccolti in una cronistoria presente nel sito www.greygooseblues.tumblr.com
Nel dicembre 2013 esce “Aspetta un Minuto”, Mixtape in free-download da www.ghemon.it. “Aspetta un Minuto” è una raccolta di nuovi pezzi con strumentali originali, numerosi inediti, canzoni riarrangiate con una live band e rarita selezionate e mixate da Dj Tsura: 22 brani per più di un’ora di musica. “Aspetta un Minuto” Mixtape ha superato i 25.000 download ad un mese dall’uscita, un regalo che i fan hanno molto apprezzato.
Nel maggio 2014 esce “ORCHIdee”, un album interamente suonato con strumenti veri, prodotto e registrato tra Milano e i Red Bull Studios di Amsterdam dal producer di fama internazionale Tommaso Colliva (Muse, Calibro 35, Afterhours, Ministri) e dal giovane e talentuoso Marco Olivi. A questo progetto hanno partecipato tutti nomi di prim’ordine all’interno del panorama musicale italiano: Patrick Benifei (Casino Royale e Bluebeaters), Enrico Gabrielli (Calibro 35, Vinicio Capossela, Mike Patton), Fabio Rondanini (Calibro 35 e John Parish), Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Daniel e Ramiro (Selton), Gabriele Lazzarotti (Daniele Silvestri, Niccolò Fabi), Paolo Ranieri e Francesco Bucci (Baustelle, Dente, Le Luci della Centrale Elettrica).
“ORCHIdee” esprime una ricchezza musicale e lessicale che affonda le sue radici nella black music e nel rap sfociando in numerose parti cantate in cui GHEMON dimostra di essere maturato, approcciandosi con umiltà e attenzione a uno stile vocale inedito e moderno, sempre più vario e strettamente personale.
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AVANZI DI BALERA
..latin.. mambo.. cha cha..rockn roll tango liscio giri mazurke pizziche tammuriate ballate ballate ballate!!! international muzik from baleras…italian.. italo disco… balkanismo e messicanismo..the wonderful HALL OF DANCE.. la certezza di darvi alle danze e al canto ..
Se i rituali di corteggiamento nei night club moderni ti stancano mentre l’idea di un lento, cheek to cheek, ti stringe il cuore.
Se il ballo di coppia è sempre stato il tuo forte e vai pazzo per quella musica nostalgica fatta di fisarmoniche.
Se il tuo vestito buono riposa incelofanato nell’armadio dall’ultimo matrimonio a cui sei stato invitato. Se non ti fai una messa in piega dal battesimo del figlio di tua sorella.
Se sei un dritto, un duro, un uomo dal whisky facile. Se sei un pupa, una bambola e i tacchi ti slanciano.
Se alla frase “Ricchi premi e cottilon” i tuoi occhi si illuminano. Torna alle origini, torna alla sala da ballo.
Avanzi di balera, la prima serata che piacerebbe anche a tua nonna.
Avanzi di balera, la prima serata al sapore muffa, sudore e luci al neon.
Avanzi di balera, e poi non dire che non trovi il fidanzato!
/// Serate di musica (im)popolare organizzate dall’Associazione F.E.A. per sostenere il Premio Buscaglione \\\\
Per l’occasione:
IL GIOCO DELLA LOVE
Scopri chi sei, cerca chi sai, un bacio, un chupito
Ma cos’è il “gioco della love”?
All’ingresso ti viene attaccato addosso un bigliettino pescato a caso. Sul bigliettino c’è scritto chi sei (Romeo, Giulietta, Biancaneve, Eolo, Brenda, Brandon, Dylan, ecc), e tu dovrai trovare la tua anima gemella. Quando la trovi venite insieme al banchetto della Love e darvi un bacio: vi verrà offerto un chupito!
Ma cosa vuol dire bacio? che dobbiamo LIMONARE?
NO, il livello minimo di coinvolgimento richiesto è un bacio sulle labbra.
Ma se sono GIULIETTA e mi becco un ROMEO che non mi piace come faccio?
Ogni coppia è stata moltiplicata diverse volte, quindi se ci sono più GIULIETTE ci saranno più ROMEI.
Potrai scegliere fra uno di questi, o anche provarci con tutti….
Ma mi devo vestire da GIULIETTA?
NO, il biglietto con il nome del personaggio che sarai ti verrà dato all’ingresso, sarà impossibile sapere prima chi sarai.
Ma se io sono GIULIETTA posso limonare con PIPPO BAUDO?
NO
Ma se mi faccio un sacco di gente bevo un sacco di chupitos?
NO, massimo 3. Direi che può bastare…
Ma non ci possiamo mettere d’accordo? Tipo, tu mi tieni da parte GIULIETTA, e poi io ti indico chi voglio come ROMEO. Eh?