Archivio eventi

Mar
21
Mer
EDDA @ Locomotiv Club
Mar 21@21:30

Dopo sei album con i Ritmo Tribale e quattro da solista (tre originali e un EP live), EDDA torna con “GRAZIOSA UTOPIA”, un disco maturo, forte e disperato, denso di suggestioni, spiritualità, provocazioni e amore incondizionato, uscito lo scorso 24 febbraio 2017.

EDDA BIOGRAFIA
Edda nasce artisticamente alla fine degli anni ’80 come cantante dei Ritmo Tribale, storica band seminale nel mondo del rock italiano, con cui ha realizzato cinque dischi e centinaia di concerti.
Poi una lunga pausa dalla musica e dalla vita sociale. Una crisi personale, anni difficili, droga, comunità di recupero. Tutto sviscerato nelle canzoni che comporranno il suo primo disco solista.
2009: esce Semper Biot, prodotto da Taketo Gohara, pubblicato da Niegazowana. Un debutto scarno e lancinante, un diario intimo che sa di doloroso miracolo. Numerosi gli ospiti, tra cui Mauro Pagani al violino, e tanti gli ammiratori illustri di questo disco, da Vinicio Capossela a Manuel Agnelli. Osannato dalla critica come uno dei dischi più puri degli ultimi anni. Anche Daria Bignardi l’ha voluto ospite nel suo programma L’Era Glaciale, dove il cantautore ha saputo raccontare il suo universo con spiazzante sincerità. Parte un tour lungo un anno, durante il quale Edda ha, tra le altre cose, condiviso più volte il palco con gli Afterhours, duettando con loro il suo brano “Milano”. Semper Biot viene candidato al Premio Tenco come “miglior esordio dell’anno”.
2010: esce l’ep live In Orbita, registrato a Radio Capodistria. Il mini-album fotografa la poesia di un suo concerto. Oltre ai brani tratti da Semper Biot, degna da citare la cover della bellissima canzone di Moltheni “Suprema”.
2012: esce Odio i vivi, un album più denso e ricco dal punto di vista degli arrangiamenti, costituito dalla sperimentazione orchestrale, sempre con la produzione di Taketo Gohara. Il disco ottiene ancora una volta grandi consensi dalla critica, per molte delle testate è disco del mese. Il mensile Blow Up gli dedica la copertina. Il PIMI gli conferisce il premio come miglior artista dell’anno 2012. Viene candidato nuovamente al Premio Tenco, questa volta nella sezione “Miglior disco dell’anno”.
2014: esce Stavolta come mi ammazzerai?, l’album rock della sua carriera solista. Prodotto da Fabio Capalbo, è il lavoro che consacra Edda come uno dei più significativi cantautori italiani. La critica è unanime nel dichiarare che è uno dei dischi italiani più belli del decennio. Altri dichiarano che era da “Hai paura del buio?” che non si sentiva un disco così. Ma è soprattutto il pubblico a fare la differenza questa volta, aumentando considerevolmente e dimostrando grande attaccamento durante le 70 date del tour.

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http://www.locusta.net/rost_detail.php?id=45&lang=i&band=Edda
https://www.facebook.com/stefanoeddarampoldi/

Lucio Leoni
IL LUPO CATTIVO è il nuovo atteso disco del cantautore romano Lucio Leoni. Si tratta del terzo album per uno dei pochi artisti, in Italia, capaci portare in canzone i monologhi viscerali tipici del teatro interiore, strutture rap e impeti punk, pur mantenendo un forte legame con la tradizione cantautorale italiana.
Brillante e provocatorio, Lucio Leoni usa l’espediente del Lupo Cattivo per parlare di emozioni universali e concetti senza tempo, per costruire una sorta di “saggio sull’esistenza” che non porti con sé una data di scadenza. Significati e i significanti si mescolano in costruzioni logiche o illogiche, per farsi dialogo interiore o racconto.
Dieci brani originali e un’inedita rielaborazione di una canzone di Luigi Tenco, “Io sono uno”: Lucio le ha dato nuova veste, arricchendola con le parole, sempre di Tenco, estratte da un Intervento al “beat 72” su “La canzone di Protesta” (Roma, novembre 1966).
Tra gli ascolti che hanno portato la nascita del disco, lo spoken word inglese degli ultimi anni (Tricky, Riz Mc, The Streets, Ghostpoet), il teatro e la narrazione fiabesca, dove voce e strumenti si fondono (La Gatta Cenerentola di De Simone e il prewar Folk americano), ma anche il post rock con le chitarre sporche ed oblique (Slint, Karate, Tortoise) ed esteti della parola prestati alla musica, come Stromae e James Blake.

Mar
22
Gio
GIGANTE @ Locomotiv Club
Mar 22@21:30

HIMALAYA TOUR
Gigante è un progetto che nasce nell’inverno del 2016 da Ronny Gigante, bassista dei Moustache Prawn. Ronny Gigante all’età di 17 anni incide “Surprise Party” con la band di esordio “Can I Go To The Toilet Please”, successivamente arrivano i primi due dischi con i Moustache Prawn, ovvero “Biscuits” nel 2012 ed “Erebus” nel 2015. I Moustache Prawn si affermano da subito come una della band più interessanti del panorama nazionale e non solo, infatti il sound della band, molto internazionale, permette ai Moustache Prawn di travalicare i confini nazionali e di partecipare a festival come: SXSW in Texas, Sziget a Budapest, Reeperbahn Festival ad Amburgo, Liverpool Sound City, Canadian Music Week a Toronto e tanti altri. A ottobre del 2016 parte poi con i Moustache Prawn in Giappone per un tour di 10 date. Dopo le esperienze accumulate con i precedenti progetti, Ronny Gigante decide di dedicarsi al suo primo disco solista, di cui compone testi e musiche. Il sound di “Himalaya”, questo il titolo del primo disco di Gigante in uscita il 26 Febbraio, è un mix di folk e new wave, con sfumature post punk ed elettronica, il risultato finale è come se i “Beirut” e il loro ukulele avessero incontrato “Iosonouncane”, e da questo meeting ne fosse scaturito un disco cantautoriale italiano, ma che non suona come i classici dischi italiani. I testi, malinconici alla “Ken il Guerriero”, ma allo stesso tempo pieni di speranza, catapultano l’ascoltatore nell’ambiente immaginario di Gigante, ovvero un mondo freddo distrutto dalle guerre e dai disastri atmosferici dominato dalla legge del più forte e dallo spirito di sopravvivenza. Deserti innevati, fiumi, boschi, montagne, la necessità di unirsi in gruppo per riscaldarsi e andare avanti nella ricerca di qualcosa in cui credere per sopravvivere, sono questi gli elementi principali che creano il mondo onirico e allo stesso tempo reale, di Gigante.

https://www.youtube.com/watch?v=Qz8Bo4WOZBg&t

https://www.youtube.com/watch?v=tZTH-FF8AMI

https://www.youtube.com/watch?v=-9Yg7aVqP10

https://www.facebook.com/gigantemusica/

Mar
23
Ven
80s NEVER DIE @ Locomotiv Club
Mar 23@22:30–Mar 24@04:00

Avete mai sognato di tornare negli anni 80?
★ 80s Never Die – The Party ★ BOLOGNA
Music | Retrogaming | Lasers & Love
📼 Guarda il video > bit.ly/80sNeverDieVideo

📆 23 marzo 2018
📌 LOCOMOTIV CLUB Bologna – BOLOGNA

🎟️ TICKETS*
Prevendita consigliata 8 euro + D.P.
Prevendite disponibili a breve
Biglietto in cassa 10 euro
*Per l’ingresso è obbligatoria la Tessera AICS (8 euro)
Tesseramento online qui > www.locomotivclub.it/tesseramento

⏰ TIMING
22.30: Doors
23.00: New Retro Wave selecta by Never Say Die
00.00: 80s Never Die – the party

🎵 ONLY 80s HITS / DJs – all night long
🕹️ FREE RETROGAMING STATION
📼 80s VISUALS – MOVIE – TV
💄 FREE MAKE-UP CORNER

★ PARTNERS
Retrogaming station: Homecade – www.homecade.com
Supporters: Ghostbusters Italia | Back in Time the party

★ DJ SET & VISUALS
80s Hits, luci, visual, laser, cosplayer, ballerine e pattinatrici per tornare indietro nel decennio più colorato di sempre.

★ DRESS CODE 80s (gradito, ma non obbligatorio)
Capelli cotonati, bandane, glitter, scalda-muscoli, body, Rebook, visiere, mullet…

★ RETROGAMING
2 postazioni retrogaming (TVCADE by Homecade) saranno a vostra disposizione gratuitamente tutta la notte con centinaia di classici videogame anni 80.

★ WE LIKE TO PLAY
Ascoltaci su Spotify: www.bit.ly/80sNeverDiePlaylist
Depeche Mode – Cyndi Lauper – Michael Jackson – Madonna – Queen – Wham! – Billy Idol – Guns ‘N’ Roses – Prince – Culture Club – Duran Duran – Spandau Ballet – Van Halen – A-Ha – Kiss – Bon Jovi – The Blues Brothers & Many More…

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Mar
24
Sab
ALESSANDRO CORTINI @ Locomotiv Club
Mar 24@21:00

Come in una traduzione concreta e in uno sviluppo ulteriore delle teorie di Marshall McLuhan sulla connessione tra dinamiche associative dell’uomo e il mezzo utilizzato in sé, viaggiatori come Donald Buchla, Suzanne Ciani, Morton Subotnick, Pauline Oliveros e Charles Cohen hanno tutti lavorato per indagare le possibili risposte sul come portare del contenuto emotivo, caldo ed emozionale all’interno di suoni creati e processati solo con la fredda sintesi elettronica. Considerando tutte le possibili combinazioni di “come” e “cosa” che possono essere generate ancora, e il modo in cui esse possono combinarsi interagendo fra loro, siamo davvero ancora nella primissima parte di questo viaggio. Ogni compositore elettronica cerca la sua risposta a questa sfida continuamente in divenire: risposte che sono influenzate dalle scelta su quale strumentazione usare, sul come utilizzarla e anche dalle proprie personali inclinazioni estetiche. L’ultimo arrivato in questo novero di grandi viaggiatori è Alessandro Cortini.
Nato in Italia (24 maggio 1976), nel suo arrivare negli Stati Uniti nel 1998 per seguire la sua carriera da musicista Alessandro Cortini è stato profondamente colpito da questa forma d’arte peculiarmente americana. Il Buchla Music Easel è diventato immediatamente uno dei mezzi d’espressione preferiti per dare forma alla sua particolarissima – e sempre in espansione – visione estetica. Forgiata dai suoi esperimenti su come il lavorare per sottrazione possa rendere ancora più incisiva e decisiva la sua voce espressiva e scritta nell’arco di un solo mese con l’aiuto dell’Easel, la serie “Forse” si è sviluppata nel periodo in cui stava parallelamente lavorando assieme ai Nine Inch Nails alla scrittura e all’esecuzione di “Ghost I-IV”, trovando alla fine realizzazione concreta in un doppio lp uscito su Important Records. Alessando è sempre stato molto impegnato nel lavorare con la strumentazione elettronica: spesso l’ha usata anche per implementare parti inizialmente scritte ed eseguite per chitarra nelle sue collaborazioni con Nine Inch Nails e How To Destroy Angels, lavorando anche sotto il moniker SONOIO; ma le sue uscite costruite utilizzando il sistema Buchla e altri sintetizzatori, ricche e notevoli anche per varietà di soluzioni scelte, hanno davvero posto il suo alfabeto espressivo in una categoria diversa, unica, specialissima, in un rapporto sempre più stretto e perfetto con quelli che lui chiama “gli altri membri della band” – ovvero le sue strumentazioni in costante espansione (e frequentemente ricombinate).
La serie di release “Sonno”, uscita per la Hospital Productions di Dominick Fernow, è un delizioso scrigno di congegni – ad emozioni trattenute, ma con derive strane ed imprevedibili – costruiti in un gioco continuo col Roland MC 202, sviluppato uscendo completamente dai canoni standard solitamente utilizzati nell’approcciarsi “seriamente” a questo tipo di strumentazione. Con “Skarn” invece (uscito nel 2014 per la Avian di Shifted, uno dei migliori sperimentatori techno-oriented in circolazione), Cortini dimostra ancora una volta le sue incredibili abilità nel travalicare steccati e trovare nuove soluzioni sonore: il suo dialogo col Metasonix dà forma ad un viaggio dove ci si approccia, con profondità emotiva e sempre in forme non convenzionali, al linguaggio più strettamente techno. Altre sortite sotto l’identità Slumberman, assieme alla label CLR di Chris Liebing o assieme alla Panzerkreuz (sub-label dell’olandese Bunker), hanno decisamente contribuito a rendere sempre più consistente e cruciale il profilo di Alessandro all’interno della scena elettronica contemporanea: in un rapporto artistico coerente ed intenso coi grandi maestri che lo hanno preceduto, ma con una rilevanza viva e pulsante agli occhi di tutta la scena contemporanea – con l’inevitabile conseguenza di diventare così una voce sempre più decisiva ed influente.

www.dnaconcerti.com/3d

Matteo Vallicelli

Matteo Vallicelli è il batterista dei Soft Moon, con cui ha suonato in tutto il mondo, compreso un tour di spalla ai Depeche Mode. Esordisce con il suo album solista il 3 febbraio, su Captured Tracks, etichetta culto di Brooklyn che negli anni ha lanciato Mac DeMarco, DIIV, Beach Fossils, e gli stessi Soft Moon tra i mille altri.
Primo è un disco bellissimo, sognante, psichedelico e dilatato, che porta in un’altra dimensione. E’ il risultato dell’intricato viaggio introspettivo di un compositore che ha scelto la dimensione elettronica virandola in chiave psichedelica, sperimentando con synth, loops e drum machines, paradossalmente senza indulgere sull’elemento percussivo, in senso quasi liberatorio.

Apr
4
Mer
REJJIE SNOW @ Locomotiv Club
Apr 4@20:30

Il rapper irlandese Rejjie Snow è cresciuto nel nord di Dublino e scrive rime da quando è solo un ragazzino. Dopo essersi trasferito in Georgia a diciassette anni per una borsa di studio di calcio, decide di concentrarsi sulla musica e produrre il suo primo lavoro “Rejovich”. Il suo stile surreale e la sua sfrontata eloquenza gli fanno raggiungere rapidamente oltre 6,4 milioni di ascolti. Due anni più tardi arriva “All Around the World” via Honeymoon, vero e proprio debutto internazionale. Prodotto da Cam O’bi (Chance the Rapper, Vic Mensa), il video ha per protagonista Lily-Rose Depp – figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis. “Blakkst Skn”, il suo secondo singolo, è stato prodotto da Kaytranada e Rae Morris via Honeymoon (US) / Hometown (UK).
Il rapper irlandese che sta collezionando sold out in tutto il Regno Unito, ha da poco rilasciato il suo nuovo singolo “Virgo”. Prodotto dal vincitore del Grammy Award Rahki (Kendrick Lamar, Syd the Kid, Eminem), il brano, insieme a “Flexin (feat. Ebenezer)” e “Crooked Cops”, è contenuto nel tanto atteso album d’esordio “Dear Annie”, in uscita a fine anno. Il successo arriva nel 2015 con “All Around the World”, brano acclamato dalla critica – i-D, The Fader, Vogue, Billboard, Elle, e Nylon – e il cui video, con protagonista Lily-Rose Depp, ottiene oltre 1 milione di visualizzazioni su YouTube.
In tour con Action Bronson, Kendrick Lamar, Flying Lotus, MF Doom e Ryan Hemsworth, tra i suoi fan si annoverano Madonna, Chloe Grace Moretz, A$AP Mob, Odd Future e Skepta

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www.RejjieSnow.com
www.facebook.com/RejjieSnow

Apr
7
Sab
PALETTI @ Locomotiv Club
Apr 7@21:30

“SUPER”
IL NUOVO DISCO DI INEDITI
(Woodworm Label/distr.Audioglobe e Artist First)

“SUPER” è il titolo del nuovo atteso disco di inediti di PALETTI, in uscita il 26 gennaio per Woodworm Label.
Cresciuto musicalmente a Soho, Londra, Paletti lavora al fianco di personalità come Ridley Scott, Paolo Sorrentino, Gary Oldman, Goran Bregovic, Iggy Pop e Groove Armada, nella Post Production House “Zound“ e, a Roma, con la Fox International in qualità di compositore.

Paletti è anche l’autore della canzone “Ma che ci faccio qui”, cantata da Mina e Celentano, e contenuta nell’album “Le migliori” del 2016.

“SUPER” è il suo terzo disco di inediti (due album e un ep) e racconta, con undici canzoni dal sapore inaspettato, le molteplici sfaccettature della sua anima incoerente, parla della condizione umana e delle sue contraddizioni. Un’esperienza musicale che va ben oltre il cantautorato e il synth pop e mette le basi per un electro pop raffinato, che affonda le sue radici nella musica d’autore, per un risultato più che mai attuale.

L’album è stato anticipato da due singoli e video, “La notte è giovane” e “Nonostante tutto”, quest’ultimo pubblicato in anteprima su Rollingstone.it

Link a “La notte è giovane”: https://youtu.be/k7nCuSZrfbU

Link a “Nonostante tutto”: https://youtu.be/hksOm5wLBi4

PALETTI PARLA DEL DISCO “SUPER”

Non importa che tu sia un calciatore, un insegnante o un musicista, qualunque cosa tu faccia fai del tuo meglio e un giorno rimarrai sorpreso da te stesso

Il Socrates della copertina, per esempio, non era soltanto un calciatore raffinato, ma anche un medico, un attivista politico (suo all’80% il passaggio del Brasile da una dittatura militare alla democrazia), un padre, un bohemien, un cantante, un filosofo e un leader carismatico, ma anche una persona con le sue debolezze, che ha però saputo accettare nonostante la loro complessità. Anche l’amore non è cosa semplice da definire, infatti non si deve analizzarlo, bisogna viverlo, nel bene e nel male, con coraggio. Un disco multicolore, ci sono tutte le anime di Paletti e a volte persino si pestano i piedi, ma è sostanzialmente quello il bello della diretta, l’incoerenza fa parte di noi e questo disco riesce a renderla una verità solida e imprescindibile e solo abbracciandola potremmo essere Super.

1 HOUR PARTY – OGNI ORA UNA FESTA DIVERSA @ Locomotiv Club
Apr 7@23:55
Apr
12
Gio
SWING THING w/ SWINGROWERS / ELECTRO SWING PARTY @ Locomotiv Club
Apr 12@21:30

Ci siamo è arrivato il Giovedì dove riapre la macchina del tempo.
Il Swing Thing torna a sorpresa per essere una cosa sola: beneducato divertimento in stile anni ’30 con slancio electro-swing!

Per celebrare il grande ritorno del party format che ha infiammato palazzo Gnudi e altre celebri location, portiamo sul palco del locomotiv i Swingrowers.
Una band di calibro internazionale che ha visto importanti collaborazioni con artisti del calibro di Parov Stelar o dei Caravan Palace!

Ascoltare per credere:
http://www.swingrowers.com/

❖▬ A BREVE INFO SULLA LINEUP ▬❖

☛ Il concerto inizierà alle 22:15
☛ a seguire festa electro swing fino a mattina
☛ Ingresso con tessera AICS(si può fare in loco)

DJ SET A SORPRESA CON DUE ASTRI NASCENTI DELLA SCENA ELECTRO SWING INTERNAZIONALE

❖▬ DRESSCODE CONSIGLIATO ▬❖

Anni 20 e 30, Safari, Sollevatore di pesi, Tesla, Flapper, Mimo, Swing, Tip Tap, Gangster, Strillone, Stanlio e Ollio, Charlie Chaplin, Virginia Katherine McMath

Swing Thing è un party format ideato e prodotto da
Jakewalkers Society
https://www.facebook.com/JakewalkersSociety?fref=ts

Questa data è stata possibile grazie alla collaborazione con:
Freshly Squeezed
https://www.facebook.com/FreshlySqueezedMusic/

Dj Farrapo
https://www.facebook.com/DJ-FARRAPO-242794655761233/

La produzione ringrazia i ragazzi di Swingin’Town
https://www.facebook.com/Gentlefreakbros/?ref=br_rs

Apr
13
Ven
SOLD OUT – THE ZEN CIRCUS @ESTRAGON CLUB @ Esteagon Club
Apr 13@20:00
CLAP! CLAP! + GO DUGONG DJ SET@LOCOMOTIV CLUB @ Locomotiv Club
Apr 13@21:30

Clap Clap (Cristiano Crisci), tra i più interessanti talenti della scena elettronica italiana, torna con il suo secondo album per Black Acre, seguito del coloratissimo esordio ‘Tayi Bebba’. ‘A Thousand Skies’ porta sul dance floor diversi stili e ispirazioni, ridisegnando i ritmi della tradizione globale del vecchio mondo, hip hop, footwork di Chicago, drum and bass inglese e house.

‘A Thousand Skies’ arriva a due anni di distanza da ‘Tayi Bebba’, realizzato come l’ipotetica colonna sonora di un viaggio su un’isola deserta. Il nuovo lavoro di Cristiano combina sample e registrazioni live di strumenti suonati da Clap! Clap! e dai suoi collaboratori come il cantante folk sudafricano Bongewize Mabandla, John Wizards e OY. Come per il suo debutto l’album è legato ad un concept, questa volta si tratta del viaggio di una giovane ragazza attaverso le stelle.

Cristiano ha iniziato la sua carriera a tredici anni nella metà degli anni ’90 come rapper, per poi passare al sassofono e alla fusione di jazz e punk con la sua band Trio Cane. L’esordio di Clap! Clap! è divenuto un caso internazionale capace di richiamare fan in ogni parte del globo e personaggi importanti pronti a tutto pur di collaborare con lui. Paul Simon in un’intervista a Rolling Stone ha dichiarato che ‘Tayi Bebba’ era un “masterpiece” e che Clap! Clap! faceva musica capace di suonare nuova e vecchia allo stesso tempo. Questo ha portato Cristiano a collaborare e produrre ben tre brani di ‘Stranger to Stranger’, ultimo lavoro di Paul Simon arrivato al numero 1 della UK album chart e al terzo di quella americana.

 

RoBeMiSte è un collettivo di 4 dj: La Funky, Cabeza e il duo Mescla!.I l loro dj set sono il frutto di un’ accurata ricerca e selezione di global world music: electrocumbia, azonto, raggaeton, kuduro, afrobeat, hip hop.. stili differenti da Bogotà a New Delhi, musiche tradizionali e folk che si incontrano, si mescolano e si fondono con la musica contemporanea, dando vita a ibridi sempre nuovi. Attorno alle serate di RoBeMiSte si genera un clima di fiesta e la sola regola è ballare.


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