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Tra i più apprezzati e promettenti rapper della nuova generazione Ernia, al secolo Matteo Professione, sulla scia dell’ottimo riscontro ottenuto con “Come uccidere un usignolo / 67” (certificato disco d’oro) torna sulle scene musicali con “68” l’attesissimo nuovo album in uscita su etichetta Island Records (Universal) il prossimo 7 settembre. A metà strada tra la profondità tipica del rap conscious e la sfrontatezza che contraddistingue la maggior parte degli interpreti nazionali, Ernia sembra mostrare un nuovo volto della trap italiana, più cupo e riflessivo dove le sue canzoni sono contraddistinte da testi complessi.
Una serie di concerti in giro per l’Italia accompagnano Tokyo, il nuovo singolo del cantautore calabro-bolognese, in uscita il 9 ottobre per Garrincha Dischi.
“TOKYO TOUR è un viaggio nel traffico metropolitano, in cui stare stretti è l’unico modo per capire dove andare”.
Dopo la data dello scorso anno al Legend Club di Milano, gli H.E.A.T sono pronti a fare ritorno nel nostro Paese per una data invernale. L’appuntamento è per martedì 11 dicembre al Locomotiv Clubdi Bologna, e per l’occasione ad accompagnare la band ci saranno One Desire e Shiraz Lane!
La band sta proseguendo il tour promozionale per l’ultimo album,“Into The Great Unknown”, pubblicato lo scorso 22 settembre per earMusic. Il disco è il loro quinto album in studio e vede la luce dopo ben un anno e mezzo di intenso songwriting e un viaggio in Thailandia per la fase di registrazione. La band si è infatti recata a Bangkok per registrare presso i Karma Studios, guidati dal pluripremiato produttore Tobias Lindell.
Riguardo la genesi dell’album, Dave Dalone, chitarrista, afferma: “Durante la realizzazione di questo album ci siamo sentiti tutti un po’ come degli astronauti per la prima volta in viaggio verso lo spazio. Siamo entrati in studio dopo un anno e mezzo di pausa, senza sapere quale sarebbe stata la direzione che avremmo intrapreso, senza sapere quale sound sarebbe scaturito dall’album. Ci siamo imbarcati per un viaggio senza sapere con cosa saremmo tornati ma in qualche modo, lungo la strada, i pezzi hanno iniziato ad andare al proprio posto. Le canzoni si sono rivelate più sperimentali rispetto ai precedenti album degli H.E.A.T. Non c’è motivo di rifare lo stesso album più e più volte solo perché funziona. Alla fine vuoi che le canzoni trasmettano tutto il loro potenziale e se questo significa cambiare le regole di un certo genere, piuttosto che intraprendere delle strade sconosciute, allora che sia così.”
Crash, batterista della band, spiega la scelta del nome: “Il nome ‘Into The Great Uknown’ è adatto all’album per diverse ragioni. L’intenzione di focalizzarci interamente sul songrwiting e di non esibirci prima della pubblicazione è stata una cosa nuova per noi. Non abbiamo mai fatto niente di tutto questo, come fai a non suonare dal vivo per due anni? Facciamo live show da quando siamo ragazzini. Un altro salto nel buio è la musica, senza limiti e con elementi mai sentiti negli H.E.A.T. Inoltre Eric Rivers è scomparso, ‘into the great uknown’ mentre Dave Dalone è ritornato. La cover dell’album è stata creata da un artista russo Vitaly S. Alexius e si ispira allo spazio mistico – la più grande incognita per l’uomo”
Gli One Desire si formano in Finlandia nel 2012 quando il batterista Ossi Sivula registra le prime demo di alcune canzoni scritte con gli amici, ma è nel 2014 che la band comincia a fare sul serio: Sivula conosce il chitarrista Jimmy Westerlund, appena rientrato in patria dopo un periodo a Los Angeles passato a produrre artisti come Pitbull, Sturm und Drang e Negative. Con Westerlund la band cambia stile di musica e registra tre canzoni che attirano l’attenzione di Frontiers Records. La formazione si completa con l’aggiunta del cantante André Linman e il bassista Jonas Kuhlberg nel 2016: con questa lineup la band registra il suo album d’esordio self-titled che esce a inizio 2017 e trae ispirazione da gruppi quali Def Leppard, Toto e Journey.
Gli Shiraz Lane nascono nel 2011 a Vantaa, Finlandia, grazie a Hannes Kett (voce) e Ana Willman(batteria), a cui si aggiungono i chitarristi Miki Kalske e Jani Laine più Joel Alex al basso. Lo stile della band, con i suoi riff roventi e le imperiose linee vocali, riporta subito alla mente le classiche band hair metal degli anni ’80 come Skid Row e Guns n’ Roses. Dopo aver vinto la Hard Rock Rising Competition a Helsinki nel 2014 ed essersi quindi esibiti all’Hard Rock Café di Toronto, gli Shiraz Lane pubblicano i singoli Out There Somewhere e Money Talks, che anticipano il primo EP Be the Slave or Be the Change (2015) e l’album di debutto For Crying Out Loud (2016). Dopo svariati tour internazionali, la band ha pubblicato il suo secondo disco Carnival Days a febbraio 2018.
VASCO BRONDI – LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
Un tour nei teatri per festeggiare i dieci anni de Le luci della centrale elettrica.
Si mescoleranno le canzoni dal 2008 al 2018 a letture e a racconti dell’Italia vista dal finestrino per milioni di chilometri, tra la via Emilia e la via Lattea.
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Dopo lo straordinario successo del tour “Contemporaneamente Insieme” che ha visto nel corso del 2018 il poeta torinese protagonista nei principali festival e club italiani insieme al cantautore Dente, forte della recentissima riedizione per la Biblioteca Universale Rizzoli dei primissimi volumi che ne hanno fatto il poeta professionista vivente più famoso d’Italia (“Ti amo ma posso spiegarti”, “Sono un poeta, cara”, “Piuttosto che morire m’ammazzo” e “I cani hanno sempre ragione”), Guido Catalano torna alla sua dimensione primigenia e naturale per regalare al suo pubblico un mini tour in solitaria: poesie per innamorare, per finire di essere innamorati e per ricominciare.
Un’asta, un microfono, versi nuovi, vecchi cavalli di battaglia e cose non ancora scritte.
C.W. Stoneking torna a Bologna con il disco dall’emblematico titolo ‘Gon’ Boogaloo’.
Dimenticate per un attimo i racconti seppiati e le avventure all’insegna dell‘abbandono che avevano segnato il passo in ‘Jungle Blues’ – disco che gli valse un Aria Award (l’equivalente australiano del Grammy) – questa volta la musica cambia con decisione, benvenuta elettricità! C.W. ha in pratica barattato la sua sei corde acustica – che faceva il paio con un banjo altrettanto vintage – per una splendente Fender dorata, richiamando peraltro i migliori ibridi tra rock ‘n’ gospel e dancehall blues in un album che ci riporta ad una dimensione divinamente primitiva.
12 tracce registrate direttamente su nastro con una band al completo, una mini orchestra che sembra gorgheggiare dai solchi di un vecchio 78 giri, rivelando fantasiose immersioni nel cuore della musica rhythm & blues. Un wall of sound che è oggi distinta fusione per questo sfuggente artista proveniente dalla terra dei canguri. Dopo aver spopolato specialmente nel vecchio continente, la congrega di musicisti si da appuntamento nel piccolo stato continentale di Victoria, facendo così ritorno in Oceania. Da qui inizia a prendere forma ‘Gon’ Boogaloo’, che più che avvicinarsi ai classici di casa Blue Note rivede la musica nera attraverso lenti polverose. Ed i sei anni del suo lungo concepimento sono proprio frutto di uno studio quasi maniacale della materia. A detta dello stesso autore l’album ha avuto una lunghissima gestazione, ma una volta fissate le linee guida, in studio è stato rimosso qualsiasi timore. Due giorni per registrare e nessuna necessità di ricorrere a sovraincisioni. Due microfoni soltanto ed un due tracce a nastro Ampex arrivato direttamente dagli archivi della Capitol Records. Ogni brano è stato mixato live nella sala d’incisione, posizionando i vari elementi della band (batteria, basso elettrico ed acustico, coriste, chitarra), a distanze diverse, regolando i volumi in maniera astuta grazie ad un vecchio microfono RCA-77DX.
In questa ricerca dell’essenzialità, Stoneking ha messo appunto qualcosa di incredibile, una sorta di manuale da sfogliare con certosina attenzione, per scoprirne tra le pieghe informazioni vitali. Da Fats Domino al mardi gras di New Orleans, passando per Tom Waits, storie di miti ancestrali risolti attraverso incursioni nel rock d’autore più sulfureo. Musiche e storie alle quali abbandonarsi completamente, in uno specchio realtà fumoso.
“Oozes energy, chemistry and a wild imagination. Its thoroughly charming.”
The Australian
“Immaculate, old-world musicianship.”
Rolling Stone
Nitro si avvicina da adolescente alla cultura hip hop. Nel 2012, a diciannove anni, partecipa a “Spit”, la trasmissione di Mtv dedicata al freestyle, e si piazza al secondo posto. Nello stesso anno entra a far parte della crew Machete e diventa uno dei rapper italiani più seguiti sui social network. A fine ottobre 2012 partecipa a Casus Belli, Ep di Fabri Fibra che lo vede come unico featuring.
Il suo primo album solista, Danger, arriva nel 2013, è targato Machete Empire Records e ottiene presto i consensi di pubblico e critica affermandolo come rapper di punta della nuova scena italiana. Da qui in poi calca sempre più palchi in giro per tutta Italia spesso di fianco ad altri artisti di fama nazionale. Nell’estate del 2014 con la sua crew è uno dei protagonisti del Machete Mixtape vol III, certificato disco d’oro, e del seguente tour sold out.
Nel 2015 Nitro si concentra giorno e notte sul nuovo album, Suicidol (Sony Music), che esce il 26 maggio ed esordisce al primo posto in classifica su iTunes. Il tour estivo tocca tutta Italia facendo registrare il sold out ovunque. Nel frattempo, a fine estate, i primi tre singoli superano le tre milioni di visualizzazioni complessive su YouTube. In autunno, invece, parte il Suicidol Tour, in cui il rapper della Machete esegue per la prima volta dal vivo tutti i brani del disco. Quando si conclude, a inizio 2016 a Milano, con l’ennesimo sold out, i primi quattro singoli di Suicidol hanno raggiunto 6 milioni e mezzo di visualizzazioni complessive su YouTube. Sul palco dei Magazzini Generali, per la data milanese di chiusura, salgono con lui Fabri Fibra, Rocco Hunt, Noyz Narcos, Madman e i membri della Machete crew.
A maggio 2016 esce, sempre per Sony Music, Suicidol – Post Mortem, l’edizione speciale di Suicidol contenente cinque inediti prodotti da Low Kidd e Dj Slait. Suicidol viene così certificato disco d’oro dalla FIMI. È l’occasione per partire per un’alta serie di date dal vivo e di instore. Nel frattempo i singoli di Suicidol superano 30 milioni di views su YouTube che vanno sommate a quelle dei video estratti da Suicidol – Post Mortem. Nel 2017, invece, Pleasantville viene certificato disco di platino e Rotten disco d’oro. Altri singoli in cui Nitro figura come ospite raggiungono certificazioni importanti dalla FIMI: Trankilo di Vegas Jones è disco di platino, Title? di Salmo e Mob di Lazza sono dischi d’oro. E mentre riceve tutti questi riconoscimenti, Nitro si chiude di nuovo in studio per produrre nuova musica. Così a inizio 2018 pubblica Infamity show, il primo singolo del suo nuovo album per Sony Music, No comment che, pur conservando un’impronta underground, oltre a battere il record di streaming italiano di un singolo album in 24 h su Spotify, dopo una settimana è primo nella classifica FIMI e dopo tre settimane è certificato disco d’oro. Un exploit che porta Nitro a fare un lungo e affollato instore-tour e a registrare continui sold out durante il ‘No comment – spring tour’.
MORE INFO
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AID ( Associazione Italiana Disabili) & ROCKNROLLA EVENTI
presentano:
MATRIOSKA ” Bugie Tour 2018″ live
special guest : Urban Fight
Una serata a scopo benefico a favore della AID ( Associazione Italiani Disabili) , a cui andrà devoluto l’incasso, con la partecipazione dei Matrioska , che presentano il nuovo album ” Bugie” e con special guest gli Urban Fight.
Ska , Punk e Rock Alternativo si fondono per una buona causa.
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> apertura porte ore 20:30
> live 21:15 Urban Fight
> live 22,15 MATRIOSKA
> ingresso 10 EURO al box office
> tessera AICS 2018 – 2019 obbligatoria (8€)
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AID -Associazione Italiana Disabili :
Informazioni
AID è un’associazione di promozione sociale che nasce dall’incapacità del mondo politico di risolvere le esigenze delle persone disabili, che raccoglie fondi creando eventi di ogni genere, unendo il divertimento alla partecipazione sociale.
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MATRIOSKA:
Biografia
* 1996/1997:
I Matrioska nascono dall’incontro tra Antonio Di Rocco “Rocco” e Matteo Spada. L’intento è da subito quello di proporre musica ballabile, che mischi pop, rock, punk e ska, rigorosamente in italiano. Il riscontro è immediato: le prime esperienze live confermano le qualità artistiche della band e registrano un crescente interesse da parte del pubblico di settore. Gli albori del progetto Matrioska confluiscono in una tape autoprodotta, divenuta ben presto “introvabile”. Le esibizioni dal vivo si moltiplicano: tra queste spicca senz’altro il felice debutto al Palavobis di Milano nel luglio del 1998. Lo stile di questo periodo proposto da Antonio Di Rocco e la sua band è uno ska/pop/rock energico e coinvolgente. La band suona in tutti i più importanti locali milanesi e dell’hinterland. Viene alla luce un nuovo ed atteso prodotto discografico: esce il cd singolo “Can che abbaia divora”. Verso la fine dell’anno, i Matrioska suonano al Salone della Musica di Torino e debuttano in Svizzera e in Francia.
*1999:
Oltre 200 concerti tra centri sociali e festival in tutta Italia. Il gruppo è ormai una delle realtà più interessanti del panorama rock indipendente italiano. A maggio esce il disco d’esordio “Passi se è la prassi” e la prima release ufficiale dei Matrioska entra subito nella classifica Borsa Indies del mensile Musica & Dischi, suscitando l’interesse di radio locali e nazionali che trasmettono il singolo “Veritiero Gionatta”.
*2000:
L’anno della consacrazione. In marzo i Matrioska partecipano alla trasmissione radiofonica Patchanka su Radio Popolare Network. L’etichetta discografica Sonora, la stessa che si occupa di Roberto Vecchioni, decide di produrre anche l’emergente band milanese.
Il professore-cantautore inoltre ospita i Matrioska nel suo tour “Canzoni e Cicogne” per una ventina di date in giro per l’Italia. A fine anno, nel corso di una memorabile esibizione in Piazza Duomo a Milano, Antonio Di Rocco duetta con il premio Nobel Dario Fo.
*2001:
Esce il nuovo attesissimo disco dal titolo “Stralunatica”. La presentazione della nuova fatica discografica avviene al Rolling Stones di Milano, davanti a duemila persone. La matrice pop e punk è sempre più consistente, anche se si intravede una più matura convergenza verso sonorità più eterogenee, a conferma dell’ormai prossima acquisizione di uno spessore musicale più marcato. La forte partecipazione di pubblico in tutta la penisola porta la band ad un incessante e proficuo periodo di performances live.
*2002:
In aprile esce il video del singolo “Che velocità”, trasmesso in esclusiva da All Music. La risposta del pubblico è immediata e calorosa, al punto che i Matrioska si vedono “costretti” a tornare on the road per un nuovo tour, che si protrae ininterrottamente fino alla fine di luglio. In ottobre esce “La domenica mattina”, il terzo disco ufficiale, interamente autoprodotto dagli stessi Matrioska. Il video del brano che dà il titolo all’album rientra nella classifica di All Music Charts. Ricomincia un altro tour nazionale che si prolunga per tutto il 2003.
*2003:
In maggio esce “Non voglio più”, il secondo video estratto da “La domenica mattina” e raggiunge subito il quinto posto della Charts di All Music. In estate i Matrioska partecipano al Tora Tora Festival.
*2004:
I Matrioska ritornano in scena con il quarto disco, “La prima volta”, anche questo autoprodotto e anche questo coronato da un lungo e fortunato tour promozionale.
*2005-2006:
Prosegue l’attività live dei Matrioska che, per onorare i loro primi 10 anni di carriera artistica, decidono di pubblicare un disco live disponibile nei negozi da aprile del 2006 con il titolo “Lo strano effetto che fa”. Il lavoro è anticipato dal singolo “Partita di pallone”, di cui viene realizzato anche un videoclip. Il disco, dopo quattro album ufficiali all’attivo e un curriculum di tutto rispetto, contiene una scaletta composta dai maggiori successi della band in versione live e dalle nuove versioni realizzate in studio dei brani “Partita di pallone” e “L’arca di Noè”, brani già contenuti in “Passi se è la prassi”. Il conseguente tour parte il 29 aprile del 2006 all’Alcatraz di Milano e conferma il grande affetto del pubblico nei confronti della band milanese che prosegue le sue esibizioni live per tutto il 2007.
*2012:
I Matrioska lavorano al loro quinto album, più sperimentale a livello contenutistico rispetto ai precedenti lavori ma dalle sonorità e dall’impatto tipicamente propri dello stile che ha fatto del gruppo una realtà nazionale di riferimento per chiunque apprezzi il genere punk-rock-ska italiano. In giugno viene pubblicato il singolo “Come mi Vuoi” che anticipa l’uscita del nuovo album.
* 2013:
Esce “Cemento” quinto disco ufficiale della band e inizia il CementoTOUR, che prosegue anche nel 2014
* 2015
in febbraio esce un nuovo lavoro discografico, “Il Bootleg”, in pieno stile anni ’90. Il disco è composto da canzoni eseguite dal vivo presso i “Deposito Zero Studios” nel Gennaio 2014, da provini originali delle versioni, in seguito divenute ufficiali, raccolte negli album “Stralunatica” e “La domenica mattina” ed altre rarissime registrazioni raccolte nel corso degli anni e ritrovate solo adesso in fondo al “cassetto”.
* 2016
“Occhi Mossi” da il titolo al nuovo album dei Matrioska. È ciò che non ha forma, un tempo fotografico sovrastimato, la realtà che non si lascia guardare o non vuol essere vista, il volto privato di uno tra i suoi più importanti sensi. Illusione, attenzione, aspetti in contrasto tra loro, storie. La maniera differente di raccontare qualcosa e qualcuno.
* 2018 Bugie” è il titolo del nuovo album dei Matrioska uscito a Maggio 2018
Link : https://www.facebook.com/matrioskaband/
URBAN FIGHT :
Biografia
Nati nel 1981 gli URBAN FIGHT possono essere considerati tra i primi progenitori del Crossover,senz’altro i primi a proporre del PunkMetal da loro ribattezzato Metallo Urbano, al loro attivo 4 demos e 2 album,e pur non avendo mai avuto um’intensa attivita’ a livello di live riescono a lasciare un ‘impronta nella storia della sottocultura rock bolognese, grazie soprattutto alla loro costante presenza in tutti i movimenti sociali/musicali underground,a testimonianza di questo il loro nome viene citato in piu’ libri riguardanti la storia del Rock in Bologna e dei fenomeni sociologici riguardanti l’insofferenza giovanile dell’epoca. Nel novembre del 2016 pubblicano Bootleg: nove tracce che ripercorrono la storia di Urban Fight dagli anni ottanta ad oggi, riarrangiate e registrate con l’intenzione di mantenere il carattere della band il più possibile intatto e quindi privo di sovrastrutture, quasi una sessione di prove registrata in diretta e da qui la scelta del titolo.
Link: https://www.facebook.com/urbanfight/
AID – Associazione Italiana Disabili
Link: https://www.facebook.com/associazioneitalianadisabili/
Rocknrolla Eventi
Link: https://www.facebook.com/Rocknrolla-Eventi-400830186785885/
Locomotiv Club :
link:https://www.facebook.com/LOCOMOTIVCLUB/
Altre di B live
opening act: Jesse the Faccio
Altre di B fanno ritorno sul palco del Locomotiv Club per la data conclusiva del tour di “Miranda!”, il terzo lavoro della band uscito nel 2017 per Black Candy Records. Un itinerario musicale sui fusi orari del mondo, la geniale invenzione del professore Quirico Filopanti, che nel 1858 intitolò proprio “Miranda!” l’opera nella quale postulò la suddivisione del globo. Dal latino mirandus: meraviglioso, stupendo, degno di ammirazione. Altre di B hanno così pensato di rendere altrettanto straordinario l’ultimo ballo di Miranda e per l’occasione le canzoni sono state riarrangiate in funzione di un coro che sarà sul palco insieme alla band. La sublimazione della musica, un commiato a otto voci per dire che “the most exciting part is yet to come”.
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> Apertura porte: 20.30
> ingresso 7 euro
> tessera AICS 2018-2019 obbligatoria (8€)
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Bio
Da quando si sono formati nel 2005 ALTRE DI B hanno suonato centinaia di concerti in tutta Europa, mostrando al pubblico una sonorità vivace ed energica che si ispira a band come Tv on the Radio e The Vines, alle quali si ispirano.
Dopo aver portato il secondo album Sport sui palchi dell’Ypsigrock Festival, dello Sziget Festival, di New York City e lungo la West Coast degli Stati Uniti per un tour DIY, ALTRE DI B hanno suonato al Primavera Sound e all’SXSW Festival per presentare il nuovo album Miranda!, dove lo spirito punk della band incontra groove down tempo.
Miranda!, che sarà ufficialmente rilasciato a ottobre 2017 da Black Candy Records, è un concept album e un tributo all’omonimo libro redatto dal bolognese Quirico Filopanti nel 1858, contenente la prima teoria relativa ai fusi orari. Appunto per questo l’album è un concentrato di geografia, antropologia culturale, mappe e aeroporti del mondo. L’album è stato anticipato dal singolo “Potwisha”.
Nel 2014 la band ha rilasciato il videoclip “Zoff”, con la preziosa partecipazione del portiere campione del mondo Dino Zoff. Grazie a questo dal 2015 ALTRE DI B sono ospiti della trasmissione televisiva di Rai 2 “Quelli che il calcio”, in qualità di inviati speciali e commentatori delle partite del Bologna Fc.
JESSE THE FACCIO
Progetto che mischia sonorità lo-fi di stampo nord-americano con il cantautorato italiano. Intimo e semplice, malinconico ma vivace. Dopo essersi fatto notare con i primi due singoli “L.N.C.A.P.” e “19.90”, il 19 ottobre è uscito per le etichette unite Mattonella Records, Dischi Sotterranei, Wooden Haus e Pioggia Rossa Dischi il disco d’esordio “I Soldi per New York”.
“Gli ascolti che hanno influenzato il lavoro – spiega Jesse – vengono principalmente da oltreoceano: Beach Fossils, Mac DeMarco, Alex G, ma anche Elliott Smith”. La spinta a scrivere e cantare in italiano arriva dal cantautorato più classico, tra Battisti e De André, con un’attitudine più punk: dai CCCP agli Skiantos.
Guarda L.N.C.A.P: https://goo.gl/Prg4QD
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