Archivio eventi
I HATE MY VILLAGE live
I HATE MY VILLAGE ÈIL NUOVO PROGETTO DI FABIO RONDANINI (Calibro 35, Afterhours), ADRIANO VITERBINI (Bud Spencer Blues Explosion), CON LA PARTECIPAZIONE DI ALBERTO FERRARI (Verdena)
_________________________________________
> apertura porte 20.30
> ingresso 12€
> tessera AICS 2018-2019 obbligatoria (8€)
_________________________________________
Dopo il successo del primo singolo ͞Tony Hawk of Ghana͟, che ha avuto ottimi riscontri in radio, nei negozi digitali e sulle piattaforme di streaming, gli I HATE MY VILLAGE pubblicano oggi il brano cinetico e afrobeat ͞Acquaragia͟, secondo singolo estratto dal nuovo album in uscita il 18 gennaio per La Tempesta International. La nuova band formata da Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), che vede la partecipazione di Alberto Ferrari (Verdena), annuncia oggi inoltre le prime date del tour. Il calendario degli appuntamenti a oggi confermati:
ASCOLTA IL NUOVO SINGOLO ͞ACQUARAGIA͟:
https://open.spotify.com/album/0wIIfXFPW191BWA48Zw7JU?si=33Zh6UpqSg6y8tCb7Yj0Jw
ASCOLTA ͞TONY HAWK OF GHANA͟:
https://open.spotify.com/album/5J3VNsSzxB9lRqgnPaEY1Z
Scienziati di tutto il mondo sono concordi nell’attribuire al ritmo un ruolo essenziale nell’evoluzione umana. Sin dal grembo materno, accentie pause entrano nelle nostre vene come una magia atavica che non conosce confini geografici e parla un linguaggio universale tra i popoli di tutto il globo. Fabio Rondanini(batteria di Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini (chitarra di Bud Spencer Blues Explosion e molti altri) incarnano indiscutibilmente questo assunto e, forti delle straordinarie capacità tecniche che li rendono autentici pesi massimi nell’attuale scena musicale italiana, esplorano da anni le infinite possibilità nella ricerca del groove.
I Hate My Village è il loro nuovo progetto e testimonia l’amore viscerale dei due per la musica africana, un amore nato sui palchi – accompagnando maestri quali Bombinoe Rokia Traoré – e poi cresciuto in sala prove con la curiosità di chi ha costantemente voglia di contaminarsi e divertirsi nell’ampliare il proprio orizzonte. Jam dopo jam prendono forma 9 incredibili tracce in cui melodie e ritmi dalla Madre Africa si fondono con timbriche occidentali, ottenendo una miscela di straordinario effetto. Questo risultato si amplifica ulteriormente grazie al contributo di uno dei personaggi chiave del rock nostrano dagli anni ’90: Alberto Ferrari (Verdena) si inserisce con la sua inconfondibile vocalità donando all’amalgama strumentale un ulteriore elemento capace di unire mondi – apparentemente lontani – che in I Hate My Village sembrano coesistere da sempre. Il suono che deriva da questo magico incontro è coraggioso ed innovativo. In cabina di regia Marco Fasolo(Jennifer Gentle) lo restituisce in maniera emozionante, dimostrandosi ancora una volta uno dei produttori più visionari e abili, tanto nel riprendere l’energia dei musicisti in gioco, quanto nel raccontare tutti ivariopinti paesaggi sonori della loro scrittura. Un viaggio in un mondo senza frontiere: questo è I Hate My Village, dal 18 gennaio 2019 in orbita grazie a La Tempesta International.
READ MORE:
I HATE MY VILLAGE FACEBOOK: https://www.facebook.com/ihatemyvillage
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/ihatemyvillage
DIAFRAMMA live
“L’abisso” è il 20esimo disco in studio dei Diaframma ed arriva dopo 5 anni dall’uscita del precedente “Preso nel Vortice” del 2013. Cinque anni in cui Federico Fiumani non è certo stato con le mani in mano, vista l’incessante attività live e l’uscita di raccolte, ristampe e live che sono andati ad impreziosire una discografia che dal loro primo singolo del 1982 conta più di 50 uscite.
________________________________________
> apertura porte: 21:00
> ingresso 12€
> tessera AICS obbligatoria (8€)
_________________________________________
“L’abisso” è il 20esimo disco in studio dei Diaframma ed arriva dopo 5 anni dall’uscita del precedente “Preso nel Vortice” del 2013. Cinque anni in cui Federico Fiumani non è certo stato con le mani in mano, vista l’incessante attività live e l’uscita di raccolte, ristampe e live che sono andati ad impreziosire una discografia che dal loro primo singolo del 1982 conta più di 50 uscite.
Con “L’abisso” Federico torna a raccontare le sue storie con la sincerità che da sempre lo contraddistingue e a darci la sua prospettiva sui rapporti personali, su quella vita che lo sta portando a varcare la soglia dei 60 anni. Un disco importante per le canzoni che contiene, per il sound maturo che è il marchio di fabbrica del suo alter ego musicale, quei Diaframma che sono oggi l’esperienza più longeva e continuativa della scena musicale indipendente nata in Italia negli anni ’80; un patrimonio musicale che ha ispirato una moltitudine di musicisti nostrani.
Per il sottoscritto “L’abisso” rinnova un rapporto di collaborazione nato trenta anni fa. Nella Firenze degli anni ’80 io con la mia trasmissione a Controradio e con varie collaborazioni, cercavo di vivere la musica nel modo più completo possibile. Seguivo i Diaframma dalla loro nascita e come tanti avevo in “Siberia” uno dei punti di riferimento per la definizione di quello che volevo dalla musica. Avevo intervistato Federico più volte, ci conoscevamo e ci vedevamo in giro ai concerti. Parlavamo poco ma sapevo della sua passione per i Television ed i Ramones e questo bastava.
Mi sorprese la sua proposta di diventare il tour manager dei rinnovati Diaframma. Dopo lo scioglimento e separazione da Miro Sassolini, Federico nel 1989 decise di cominciare a cantare le sue canzoni. Stava prendendo vita “Gennaio”, l’ep che segnava la nuova rotta. Avevo svolto tanti ruoli nel mondo musicale (e ancor più ne avrei svolti successivamente) ma non ero mai stato in tour, non avevo mai vissuto quel tipo di esperienze, come non avevo mai fissato concerti, incassato cachet per conto di altri e risposto a notte fonda alle fans che chiamavano sul telefono di casa dei miei genitori, visto che Federico aveva messo, a mia insaputa, quel numero sui manifesti dei concerti. Fu una esperienza importantissima e molto divertente che poi, grazie alla fiducia che Federico per primo e poi altri ebbero in me, mi ha convinto a mettere da parte quello che avevo studiato e a voler lavorare a tempo pieno con la musica.
Negli anni successivi ho seguito Federico ed i Diaframma nel loro lavoro, ma la cosa che ha influenzato più profondamente il mio percorso professionale è la sua attitudine a gestire e ad avere in mano tutta la sua attività musicale e professionale. Lavorando spesso anche direttamente con gli artisti, mi sono trovato a parlare del ruolo, necessario oggi, di una mentalità “artist-preneur” dell’artista. Federico in questo è stato per me uno dei punti di riferimento più importanti. Non è facile gestire da soli il processo creativo e lo sviluppo professionale della propria carriera. E Federico Fiumani, che festeggia oggi i trent’anni con la sua Diaframma Records, è la Musica Indipendente, la forza, la passione, l’urgenza, la testardaggine, la convinzione, il lato più ruvido, la fragilità e la dolcezza nascosta dell’artista vero.
Io e Federico siamo estremamente diversi caratterialmente e come approccio alle cose; ci lega la musica, la sincerità che ognuno di noi mette a suo modo nelle cose che vive.
Collaborare con lui è sempre molto creativo. E’ stato così anche in passato. Mi ha sempre chiesto molti pareri e poi l’ho visto seguire, sicuro, sempre la sua strada.
Come adesso.
“Federico dovresti scrivere le note stampa per presentare il nuovo disco”.
“Andrea, io credo che un disco debba parlare con la sua musica”.
“Si Federico, ma è importante anche presentare il disco per dare degli spunti su cui parlarne”.
“…. ciao Andre, qui di seguito la presentazione del disco: L’ Abisso perché io fra un anno e mezzo ci finirò dentro, visto che compirò 60 anni… entrerò ufficialmente nella vecchiaia, un abisso dal quale non si esce più. E poi ” L’ abisso ” è quello dove secondo me sta sprofondando l’ Occidente, sempre più schiavo e al servizio della tecnologia e del potere economico.”.
“Bene Federico, che ne dici di partire da questo e raccontare un po’ di più?”
Suona il cellulare.
“Andrea ho pensato che la cosa migliore sarebbe che tu raccontassi qualcosa della nostra collaborazione e perché ti va lavorare per i Diaframma.”
Ecco fatto. Ma adesso come la mettiamo con i social, i like ed il duepuntozero?
(Andrea Sbaragli, A Buzz Supreme)
Zamboni53 Store presenta:
STOKKA & MADBUDDY feat. DJ SHOCCA – tour 2019
Alias (ULTIMO TOUR) 16.02
________________________________________
> Apertura porte ore 21.00
> Inizio live 22:00
> Ingresso 12€
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
> Mediapartner: BUGzine
www.unlimitedstrugglegear.com
_________________________________________
#AliasTasters è il nome dell’ultimo tour di STOKKA & MADBUDDY.
Un nuovo spettacolo che parla di noi, interamente dedicato alla nostra musica e a tutti voi che ci supportate dal giorno zero.
Due microfoni e due giradischi, accompagnati dalla leggenda Roc Beats aka Dj Shocca”.
L’11 Ottobre 2018 le due icone palermitane hanno annunciato attraverso un comunicato a firma di entrambi la fine del progetto.
Dopo 20 anni di storia, dischi e live incredibili ci tengono a salutare i fan e tutti coloro che in questi hanno li hanno supportati.
Partirà a Gennaio l’ultimo tour, l’ultima occasione per vederli insieme dal vivo.
Stokka & MadBuddy, conosciuti anche come Tasters, sono un duo hip hop di Palermo composto dagli MCs Stokka (Francesco Romito) e MadBuddy (Marco Gorgone). Sono tra i membri fondatori della crew Unlimited Struggle, collettivo di artisti ed etichetta musicale indipendente. Nel 1997 MadBuddy conosce Stokka al concerto palermitano di Cor Veleno, El Presidente e Zero Stress.Nel 2001 pubblicano “Palermo centrale”, il demo d’esordio si rivela una piccola perla e tutte le copie stampate si esauriscono velocemente. Nel 2003 il duo pubblica “La cura del microfono”. Nel 2004 esce l‘album “60 Hz” di DJ Shocca: Stokka & MadBuddy partecipano con il brano “Ghettoblaster” (feat. DJ Double S). Nel 2005 pubblicano “Block notes,” diventato un classico dell’hip hop italiano del periodo. Nel 2012 esce “Bypass”, il quarto album in studio.Nel 2014 collaborano con DJ Shocca alla produzione dell’EP “Struggle Radio”, prodotto solo in vinile in tiratura limitata.L’11 ottobre 2018 il duo ha annunciato il proprio scioglimento
Il grande ritorno a Bologna
Get Down – The Party
Ingresso 5€ con tessera AICS
!
Una serata di black music tutta da ballare! Hip Hop, Soul, Funk, R’n’B e molto altro! Beyoncè e Jay Z, Michael Jackson e Prince, la Disco degli anni ’70 , Tupac, Notorius, Kendrick Lamar, Rihanna, un pizzico di Jamaica e pezzi da cantare a squarciacola un vortice che ti porterà dallo studio 54 fino ai giorni nostri!
Con una scenografia e dei video che vi faranno immergere nello spirito del GET DOWN…preparate le scarpe comode, si ballerà tutta la notte!
!
DJ
Fab Mayday
Chiskee
Bargeman AKA B47
Goldsmith
Vista la grande richiesta il concerto di Fatoumata Diawara è spostato all’ Estragon Club di Bologna. Rimangono validi i biglietti già acquistati, e domani dalle ore 12 saranno messi in vendita nuovi biglietti sui circuiti TicketOne, Boxerticket.it e UGO. Invariato il costo (20 E + d.p.), senza obbligo di esibire alcuna tessera. Invariati anche gli orari, apertura porte ore 20.00 inizio concerto ore 21.30
Il 25 maggio è uscito il nuovo album di Fatoumata Diawara FENFO (Wagram/Montuno), tradotto come “qualcosa da dire”, prodotto dalla stessa Diawara e da Matthieu Chedid (in arte M) e registrato fra Mali, Burkina Faso, Barcellona e Parigi. FENFO segue il tanto acclamato lavoro di debutto dell’artista, FATOU. L’8 marzo è stato pubblicato il primo singolo “Nterini” (Il mio amore/il mio confidente), il cui video è stato diretto dalla fotografa ed artista contemporanea Aida Muluneh, videoclip ispirato dall’estetica Dogon e dall’Afrofuturimo. Come spiega Fatoumata, “Nterini“ è un brano che canta la sofferenza di due innamorati, sofferenza provocata dalla distanza e dalla separazione. Una delle rappresentanti più vitali della musica contemporanea africana, Fatoumata esprime tutta la sua maestria nelle melodie nitide e suggestive che attraversano il nuovo album. Pur nel rispetto delle origini la sonorità del disco è un atto di coraggiosa sperimentazione che caratterizza Fatoumata come nuova portavoce femminile della giovane Africa, consapevole delle proprie radici ma con una visione fiduciosa rivolta al futuro e dal linguaggio universale.
Il suo magnifico album di debutto FATOU è stato osannato da Pitchfork, che lo ha definito “un disco molto seducente”, mentre il Guardian lo ha descritto come “affascinante”; Gilles Peterson ha dichiarato che la cantante, autrice, chitarrista e attrice è sicuramente uno dei più grandi talenti della scena africana contemporanea. Infatti Fatoumata è indubbiamente una delle figure più carismatiche della scena attuale della musica africana e una delle voci più intense nel panorama internazionale della world music. Nel suo live emerge istantaneamente il coraggio di una guerriera, dalla vita che è una grande avventura : tra Costa d’Avorio e Mali, tra Royal Deluxe e African Express, tra Demon Albarn e Herbie Hancock. Grandi collaborazioni ed esperienze che le danno un’ispirazione per una carriera solista folgorante.
Line up :
Fatoumata Diawara – Lead vocal and guitars
Yacouba Kone – Guitar
Arecio Smith – Keys
Sekou Bah – Bass
Jean Baptiste Gbadoe – Drums
Suonare Sergio presenta
Lardo ai Giovani – onda d’urto demenziale –
______________________________
> ingresso Up to you minimo 5€
> Apertura cancelli ore 21:00
> Inizio concerti ore 21:30
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
(https://www.locomotivclub.it/tesseramento/)
_____________________________
Conducono lo show: ANTONIO RICOSSA e MICHELE “BOMBO” LAMBERTI (imbarazzante duo di improbabili improvvisatori surreali).
GUESTS STAR di una certa pesantezza sociale: STEFANO “SBARBO” CAVEDONI (Skiantos, Prosthathas, Reecoover)
Il Poker delle band che si esibirà il 22 febbraio al Locomotiv Club è composto da:
TANGE’S TIME (wired funk)
French Kiss : Aloha Beach (catastrophic music)
I Maiali in Inglese (bad punk-rock)
Paradoz Y los Mojitos (rock/oki)
A seguire Show dj-set Pro Evolution Joint (rap, trap, prot, pardon)
il 22 febbraio, il cattivo gusto prende a braccetto la buona musica, per portarla in campanella a fare sozzerie!
Che aspettate! Venite a fare i guardoni insieme a noi.
̀ ‘ :
1 HOUR, ogni ora una festa diversa®
LOCOMOTIV CLUB Bologna
Ingresso 5€ con tessera AICS
● ● ● ● ●
❓ ❔
Un mega di 60 minuti detterà la durata di uno specifico e delirante party a tema. Allo scoccare dell’ora una cascata di coriandoli vi travolgerà catapultandovi in un altro party a tema
‘,
GUARDA IL VIDEO ☞ https://goo.gl/8atMPJ
● ● ● ● ●
LINE UP
(l’ordine lo scoprirete durante la serata)
INDIE / ROCK’N’ROLL (GIOV)
ITALIANA (FAB)
HIP-HOP / R’N’B (Bargeman AKA B47)
TRASH (SEBACH – Internazionale Trash Ribelle)
● ● ● ● ●
@1HOURPARTY Taggaci nelle tue instagram stories!
Le più belle verranno ricondivise sul nostro account ufficiale: https://www.instagram.com/1hourparty/
Hashtag ufficiale: #1HOURPARTY
⛔️ ® è un marchio registrato, DIFFIDA DALLE IMITAZIONI
I The Lemonheads, dopo dieci anni dalla pubblicazione di “Varshons” tornano in Italia per presentare il loro nuovo album di cover “Varshons II”, in uscita l’8 febbraio su Fire Records
📅 26 febbraio 2019
📍 LOCOMOTIV CLUB Bologna Via Sebastiano Serlio 25/2
🕡 Apertura porte 20:00
🕗 Inizio concerti 21:00
Tessera AICS 2018-2019 obbligatoria (8 euro)
ℹ️ INFO
www.dnaconcerti.com / info@dnaconcerti.com
Sono passati dieci anni da Varshons, l’album di cover pubblicato da The Lemonheads, la band esplosa negli anni ’90 del grunge rock e dell’indie americano e diventata popolarissima proprio grazie a una cover, quella di Mrs Robinson di Simon and Garfunkel. Era tempo di un sequel: Varshons 2, prodotto da Matthew Cullen e masterizzato da Howie Weinberg (Beastie Boys, Nirvana, The Ramones), è il seguito ideale di Varshons. Questa volta Evan Dando si misura con personali e originali interpretazioni del repertorio di Nick Cave, Yo La Tengo, The Bevis Frond, Lucinda Williams, John Prine, Eagles e tanti altri ancora.
Un tributo che mostra la maturità artistica di Dando, una delle figure più importanti e amate dell’underground americano, che con questo lavoro si ricollega alle sue radici musicali e a una storia di cui lui stesso è stato protagonista, portando l’arte della cover a nuove vette.
Dopo l’ultimo mini-tour negli USA da solista, Evan Dando e la sua band torneranno in Italia per presentare il loro ultimo album ed emozionare i loro inossidabili fan.
READ MORE:
http://www.thelemonheads.net/
https://www.facebook.com/TheLemonheads/
DUTCH NAZARI torna con il suo “cantautoratorap” unico, atipico, sempre personale. Sonorità elettroniche che ora si fanno più incalzanti, suoni stratifichati che ora si mescolano con le metriche del rap e la cifra comunicativa dei poetry slam. Al centro del brano il testo: una carrellata di immagini, situazioni, eventi raccontati attraverso un flow mozzafiato ed una tagliente ironia.
____________________________
> Apertura porte ore 21:00
> Inizio live ore 22.00
> Ingresso 12€ + d.d.p.
> TicketOne: https://goo.gl/ub3ax2
> Boxer: https://goo.gl/qaCSJ5
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
(https://www.locomotivclub.it/tesseramento/)
____________________________
Arriva a Bologna il tour di “CE LO CHIEDE L’EUROPA”, il nuovo album pubblicato il 16/11 per UNDAMENTO, prodotto da SICK ET SIMPLICITER
“Una scommessa per il 2019? Dutch Nazari” – Rolling Stone
Guarda il video di “Calma Le Onde”:
https://www.youtube.com/watch?v=1jKVfmt2GJQ
Guarda il video di “Così Così”:
https://www.youtube.com/watch?v=GAHxRtE23fQ
Dutch Nazari, classe 1989, è nato e cresciuto a Padova, dove all’età di 16 anni si è avvicinato alla scena hiphop, contribuendo a fondare il collettivo Massima Tackenza.
Negli anni dell’università, l’incontro con il poeta Alessandro Burbank e con il producer Sick et Simpliciter (al secolo Luca Patarnello) lo portano ad avvicinarsi a sonorità elettroniche e a mescolare le metriche del rap con la cifra comunicativa dei poetry slam. Nel 2014 Dutch Nazari entra nel roster di Giada Mesi, etichetta fondata da Dargen D’Amico, con la quale nell’autunno dello stesso anno pubblica l’ep dal titolo “Diecimila Lire”. Interamente prodotto da Sick et Simpliciter, riscuote grande interesse sia da parte della critica che del pubblico, posizionandosi ai vertici delle classifiche dei “migliori dischi del 2014” dei principali portali del settore.
Nell’estate del 2016 l’uscita dell’ep “Fino a Qui” prepara la scia per il primo album ufficiale: “Amore Povero” esce a marzo 2017 per Undamento/Giada Mesi. L’album è ancora una volta il frutto della collaborazione con Sick et Simpliciter, presente sia in studio nella realizzazione del progetto, che sul palco nelle performance live.
L’uscita dell’album “Amore Povero” porta alla consacrazione nazionale, con un tour di oltre sessante date in tutta Italia, e la partecipazione a festival di grande prestigio come il Mi Ami (Milano) e l’AMA Festival (Asolo). L’album riceve recensioni positive da riviste e giornali dall’estrazione più varia, da Rockit a La Repubblica, proiettando il progetto al di fuori del genere musicale “rap”. Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 escono due nuovi singoli (“Qui da Poco” e“Mai Via”)
Il 16 novembre esce “Ce Lo Chiede L’Europa”, il nuovo album di Dutch Nazari, pubblicato via Undamento, distribuzione FUGA (digitale) / Self (fisico)
DIFFERENT TIMES È IL NUOVO ALBUM, IN USCITA A NOVEMBRE PER 42 RECORDS. ASCOLTA IL PRIMO ESTRATTO.
https://www.youtube.com/watch?v=RzlYvPrGhVg&feature=youtu.be
________________________________________
> apertura porte ore 20:30
> ingresso 12€
> tessera AICS obbligatoria (8€)
_________________________________________
Inizia così, con un conto alla rovescia, la nuova avventura dei Giardini di Mirò, vera e propria leggenda della musica indipendente italiana che si appresta a pubblicare il primo album di inediti dai tempi di “Good Luck” (2012).
Un ritorno in grande stile che parte dal passato e crea un ponte col futuro: dopo quasi 15 anni i Giardini Di Mirò sono tornati a collaborare con Giacomo Fiorenza, il produttore col quale avevano realizzato i loro primi due album (“Rise and Fall of Academic Drifting” e “Punk… Not Diet”), due dischi che fondamentali per la storia e l’evoluzione della scena indie italiana che guardava all’Europa come una possibilità concreta.
Nuova, ma non troppo, è invece la label che pubblicherà il disco, la 42 Records (che si era già occupata della ristampa di “Rise and Fall…), una delle etichette più importanti del panorama nazionale (I Cani, Cosmo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Any Other, tra i tanti). Un’equilibrio tra classicità e novità che attraversa tutto il nuovo lavoro, e che ben traspare dalla title track: un viaggio strumentale di circa nove minuti dove il classico sound dei GDM viene screziato di suggestioni inedite e dallo spiccato sapore cinematografico. Un singolo che non ha niente del singolo (assenza di cantato, durata eccessiva, un videoclip che somiglia più a una video installazione) ma che suona come una dichiarazione di intenti.
I Giardini sono tornati e sono tornati sul serio.
Dopo una piccola anteprima all’AMFEST di Barcellona domenica 14 ottobre, i Giardini di Mirò si apprestano a tornare sul palco per una serie di concerti che si preannunciano indimenticabili.
READ MORE:
www.42records.it
https://www.facebook.com/giardinidimiro/?fref=ts
_______________________________________________
Locomotiv Club
Via Sebastiano Serlio 25/2, 40128 Bologna
www.locomotivclub.it
instagram: @locomotivclub
________________________________________________
Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it o al 3480833345