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Nils Frahm si è valso un posto d’onore tra i migliori artisti europei degli ultimi anni grazie alle intense registrazioni al pianoforte e alla capacità di sperimentazione.
Artista in grado di combinare perfettamente musica da camera con l’elettronica analogica, tra sperimentazione ed improvvisazione, riesce a trasformare i suoi live in qualcosa di speciale.
Vedere Nils Frahm muoversi sul palco rende lo show indimenticabile, tanto che l’artista è stato inserito da Resident Advisor (RA), magazine online specializzato in musica elettronica, tra i 20 spettacoli dal vivo più belli del 2014.
Dopo il clamoroso sold out di Settembre al Teatro Studio Piccolo per MITO Festival, Comcerto è lieta di annunciare che Nils Frahm ritornerà in Italia:
La formazione storica si è formata il 21 giugno 1984 allo Stonehenge Free Festival, durante il quale ne venne coniato il nome, scelto tra una rosa di fantasiosi nomi per un’ipotetica marca di cereali psichedelici per la prima colazione. Per tutti gli anni ottanta hanno effettuato un numero pressoché incalcolabile di spettacoli dal vivo, soprattutto nei festival musicali inglesi, durante i quali erano soliti vendere personalmente i loro nastri autoprodotti. La loro prima registrazione ufficialmente distribuita da un’etichetta discografica fu Pungent Effulgent nel 1989. Fino ad allora nessuno dei loro lavori aveva ancora visto la distribuzione ufficiale. L’album successivo, Erpland vedeva la nascita di Erp, un personaggio di fantasia in seguito presente nella maggior parte delle copertine dei lavori del gruppo. Nell’album Strangeitude (1991) era incluso il brano Sploosh!, usato anche come colonna sonora per una campagna pubblicitaria della nota marca di automobili tedesche BMW. Sploosh! è tuttora l’unico singolo pubblicato dal gruppo. Alla sua uscita, l’album Jurassic Shift del 1993 entrò nella Top ten inglese. Gli Ozric Tentacles hanno affrontato negli anni molteplici cambi di formazione, in cui l’unica costante è rappresentata da Ed Wynne (chitarra e tastiere). Il suo carismatico braccio destro e compagno storico John Egan, Champignon (flauto) lasciò la formazione nel 2005 dopo più di vent’anni di carriera assieme al pure dimissionario Christoper Lenox-Smith, Seaweed (tastiere) per fondare il progetto Dream Machine. Seaweed non era nuovo a progetti paralleli, essendo già membro stabile non solo degli Ozric Tentacles, ma anche di Eat Static e Zub Zub ed avendo collaborato da sempre con numerosi musicisti tra cui Marco Lippe degli italianissimi Twenty Four Hours, nell’album Armi D’istruzione di Massa . Tra i gruppi nati in seno ai componenti della band, degni di nota sono anche Nodens Ictus e Moksha. Interessante specificare che, nelle tournée degli ultimi anni, si sono serviti dell’aiuto alle tastiere e ai sintetizzatori di Harry Waters, figlio e attuale effettista di Roger Waters (basso, voce e mente creativa dei Pink Floyd).
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L’ultimo suo disco, “Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile”, risale al 2012 e ha attirato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori tanto che, parallelamente al suo percorso cantautorale, l’artista siciliano si è imposto come uno degli autori più ricercati dalle signore del pop nostrano e non solo, firmando i testi di alcune canzoni di Arisa, Chiara Galiazzo e Malika Ayane.
Registrato nelle campagne siciliane insieme ai compagni di avventura Angelo Trabace e Giusto Correnti, con l’ausilio di uno studio mobile e la produzione di Fabio Rizzo, il nuovo album “un Paese ci Vuole” uscirà il 21 aprile 2015 e vedrà la collaborazione di tanti artisti e amici. Una su tutte quella di Francesco Bianconi dei Baustelle.
I brani ruotano tutti attorno al concetto di “paese”: Il paese inteso come condizione umana – spiega Dimartino – quello che ti porti dentro ovunque tu vada, il paese necessario a conservare i ricordi, e citando Cesare Pavese e il suo romanzo capolavoro “La luna e i falò”, con l’hashtag #unpaesecivuole ha lanciato un contest fotografico.
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VENERDì 8 MAGGIO 2015
Bolo Inner Ground aka BIG #8 “Closing Party”
LOCOMOTIV CLUB Bologna
LUGI – TRIX – MADKID – KATZUMA
meet
THE BELL RINGERS
guest: MODDI MC
6 musicisti e 4 dj sullo stesso palco per una “Jam” unica!
Start 23.00
Locomotiv Club-Bologna
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MARIE,titolo dell’album di Rachele Bastreghi, è un omaggio alla musica e alle atmosfere degli anni ’70 e contiene sette brani tra cui due cover, “Cominciava così” dell’Equipe84 e “All’inferno insieme a te” di Patty Pravo. L’uscita dell’EP è stata accompagnata dalla pubblicazione del videoclip de IL
RITORNO (disponibile su YouTube al link https://youtu.be/NJl2dDSagCY).
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sulla pagina facebook ufficiale dell’artista al link
https://www.facebook.com/rachelebastreghi
PREVENDITE:
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A seguire il concerto si balla con AVANZI DI BALERA!
Agnostic Front started in 1982 on Manhattan’s Lower East Side. Although they were not the first New York hardcore band, they are the most well known, and are also one of the few from that early scene to last into the 90’s. The core of Agnostic Front has always been guitarist Vinny Stigma and vocalist Roger Miret, although lineup changes have been commonplace throughout the group’s history. Before ever putting anything on record, previous singers included Rob Kabula, John Watson, and Jimmy the Mad Russian, and Rabeez from Warzone was the band’s original drummer (he plays on the United Blood EP). Agnostic Front identified themselves as skinheads, and as part of the “Lower East Side Crew,” a group of punks living in a neighborhood which was, at the time, both poverty-stricken and dangerous (at least more than it is today). In the early 80’s, Stigma also organized the New York chapter of the Better Youth Organization (a group started in Los Angeles, California, by Shawn Stern of Youth Brigade).
Giovane rapper di scuola romana, classe 1991. Nel 2012 si è presentato sulla scena italiana con un video su YouTube, con il quale partecipava ad un contest ideato dal rapper Esa (“Capitan Futuro Rap Contest”), dove cantava una potentissima strofa indossando un passamontagna, che sarebbe diventato uno dei suoi simboli. La stessa traccia è stata inserita nel suo primo mixtape Musica Cicatrene con il nome di Capitan Presente. Il 22 Novembre 2013 esce in freedownload Hurricane Mixtape hostato da Mezzosangue, in cui presenta giovani artisti e inserisce anche la sua traccia Soliloquio. Il 23 Gennaio 2015 esce “Soul of a Supertramp”, il nuovo album di MezzoSangue.
Il concerto è prodotto in collaborazione con Arena 051
Open act: – Reperto Mc aka Razza40 – XN Elementi Nocivi
Dj set: Dima – Shawa – MG – Django
Hosted by Bargeman
A distanza di 6 anni dal precedente “Carboniferous” e dopo una pausa di 3 anni, gli Zu tornano con un nuovo album intitolato “Cortar Todo” , che in spagnolo significa più o meno “tagliare con tutto”. È, come si diceva un tempo, un “concept album” e chiude una trilogia iniziata neo 2014 con l’ep “Goodnight Civilization” seguita da “The Left Hand Path”, collaborazione con Eugene Robinson degli Oxbow.
Da 15 anni gli Zu spingono avanti la loro musica, incuranti delle mode e delle tendenze che vedono passare come il famoso cadavere sul fiume di Siddharta. La pausa dalla band ha portato nuova linfa vitale ed ispirazione, oltre che un nuovo batterista nella persona di Gabe Serbian, già conosciuto per essere il mostro dietro le pelli dei mutanti californiani The Locust.
Per il loro album ufficiale gli Zu tornano quindi alla casa madre, la Ipecac Recordings di Mike Patton, e ad una nuova distribuzione europea con la Pias / Play It Again Sam.
La loro amalgama sperimentale di metal, math, no-wave, noise ed elettronica, ha portato John Zorn a descrivere il loro sound come “una musica potente ed espressiva che spazza totalmente via ciò che la maggior parte delle band fa in questi giorni”.
In corsa per il dubbio titolo di ‘band più lavoratrice del mondo’, gli ZU hanno effettuato oltre 2000 show in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Asia, Russia, Messico e anche in Africa, in tour con Mike Patton, condividendo il palco con Faith No More, Fantomas, The Melvins, Lightning Bolt, Sonic Youth, The Ex, ed innumerevoli altri.
Hanno inoltre collaborato con un gran numero di musicisti tra cui Mike Patton, The Melvins, Dälek, Jim O ‘Rourke, FM Einheit (Einsturzende Neubauten), Peter Brötzmann, Nobukazu Takemura, Eugene Robinson (Oxbow), Steve MacKay (The Stooges), The Ex, Thurston Moore, Jimmy O Rourke (Sonic Youth) Stephen O Malley (Sunn O), Damo Suzuki (Can), Mats Gustafsson, NoMeansNo, Joe Lally (Fugazi), Brian Chippendale (Lightning Bolt), etc…
Nel mese di marzo 2015, gli ZU pubblicheranno il loro nuovo album intitolato “Cortar Todo”, e registrato da Lorenzo Stecconi al Vacuum Studio, nella campagna vicino Bologna, nell’estate del 2014.
L’album contiene alcuni ospiti molto speciali tra cui il tastierista Joey Karam (The Locust), Stefano Pilia (che suona regolarmente con artisti del calibro di Mike Watt, David Grubbs e Rokia Traore, e in Italia con Massimo Volume ed Afterhours) e forse più inaspettatamente, una registrazione sul campo di uno sciamano indigeno Shipibo, effettuata da Luca e Massimo in Amazzonia.
“Cortar Todo” rivela nuove dinamiche della band, l’album è più diretto, tagliente, focalizzato, è più intenso e musicale di ogni altra cosa che gli Zu abbiano registrato finora.
In apertura si esibirà Nico Pasquini (Buzz Aldrin) con il nuovo progetto solista Stromboli.
Stromboli è il nome d’arte di Nico Pasquini già chitarrista di Buzz Aldrin e bassista per His Clancyness. Il suo debutto per Maple Death Records è un viaggio tra ambient, kraut, ritmi ossessivi e isolazionismo noise. In pochi giorni è stato osannato dalla stampa estera con recensioni su The Quietus, No Fear Of Pop, Decoder, 20JazzFunkGreats e addirittura dal blog di Simon Reynolds, uno dei giornalisti musicali più influenti al mondo.
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DARGEN D’AMICO
In apertura Mudimbi
Dargen D’Amico, nome d’arte di Jacopo D’Amico, nasce a Milano da genitori originari dell’isola di Filicudi nel 1980. Sin da giovane si concede a sfide di freestyle per le strade e nei locali di genere di Milano, sotto il nome di Corvo D’Argento (preso da un librogame dal titolo Il mistero del corvo d’argento). A 14 anni vince un contest di freestyle nel programma radiofonico One Two One Two. In questo periodo, Dargen mostra grandi abilità nell’uso della parola, qualità che affinerà nel tempo attraverso una continua ricerca del suono e del significato. Già amico d’infanzia e compagno di scuola al liceo classico Parini di Il Guercio (Gué Pequeno), conosce Fame (Jake La Furia) e così nasce il trio delle Sacre Scuole, che nel 2000 dà vita all’EP 3 MC’s al cubo. In questo disco Dargen si mette in luce positivamente con qualità molto definite fin dall’inizio, come un lessico ampio e un flow sciolto. Notevole per esempio la sua strofa nel pezzo Sul filo del rasoio, piena di incastri lirici e rappata in maniera anche molto rapida. Nel medesimo album è anche presente Salvation Army part I un pezzo cantato unicamente da Dargen che sintetizza le sue capacità sicuramente degne di nota e piuttosto sorprendenti vista anche la giovane età. Nonostante sia considerato, almeno ai tempi delle Sacre, uno dei rapper italiani più veloci e tecnici della storia (la sua strofa nel pezzo dei Club Dogo Tana 2000, estratto da Mi fist ne è un valido esempio), Dargen muterà sostanzialmente il suo stile nel tempo fino a creare un genere tutto suo; a metà tra il rap, il progressive e l’elettronica, il tutto condito da testi e interpretazioni vocali più accomunabili alla poesia ed al cantautorato che al rap vero e proprio. Lui stesso si definirà cantautorap.Dopo l’esperienza delle Sacre Scuole, Dargen D’Amico ha iniziato un percorso da solista che l’ha visto seguire una strada personale e, a suo modo distante, dai cliché dell’hip hop italiano, con un suono ricco di aperture sperimentali tra l’uso creativo dell’elettronica e la tensione verso la canzone italiana classica, con la voce e il rap declinati in un’espressività nuova, e testi capaci di giostrare quello spettro di umori che vanno dallo slancio poetico a un uso non banale dell’ironia.
Primo frutto di questa direzione l’album Musica senza musicisti, autoproduzione pubblicata su Giada Mesi nel 2006. Il disco è pieno di spunti interessanti, testi che vanno a toccare diverse tematiche sociali, ma anche molto personali e riguardanti la vita dell’artista. I testi sono spesso poco immediati ed estremamente originali, come ad esempio, in Zafferano vulcano siciliano dove nel testo Dargen inserisce nomi di diversi paesi calabresi, siciliani e sardi, anche poco conosciuti. Musicalmente il disco vede molte sperimentazioni elettroniche, come già detto, andando a lasciare completamente da parte quelli che sono sempre stati i canoni musicali dell’hip hop, andando verso sfumature electro, ritmi sincopati, batterie elettroniche e utilizzando anche il vocoder.Il 2 giugno 2010 esce un EP dell’artista dal nome D’ parte prima, disponibile solo su iTunes in edizione digitale. L’EP sarà seguito poi l’8 ottobre dalla seconda parte dal nome D’ parte seconda. Il progetto utilizza un concept di fondo, quello dell’amore, visto in diverse sfumature. Musicalmente, il disco mostra sempre maggiormente una vena di cantautorato (D’Amico stesso definirà il suo un genere cantautorap), e vede ancora in maniera più massiccia l’utilizzo di vocoder e atmosfere electro. Il 1º aprile 2011 esce il terzo album CD’, la cui lista tracce è costituita dai brani originariamente pubblicati nei due EP con l’aggiunta di quattro inediti.
Intanto, Dargen si fa notare per collaborazioni notevoli durante l’anno: a marzo esce il disco del duo electro-house Crookers, Tons of Friends, nel quale Dargen è presente nella versione italiana, cantando con Fabri Fibra il brano Festa festa, brano che riceve diversi passaggi in radio e canali televisivi e, nella versione originale, in Birthday Bash. Inoltre, altra collaborazione rilevante dell’anno è con lo stesso Fabri Fibra nel brano Insensibile, tratto dal disco del rapper marchigiano Controcultura, uscito il 7 settembre 2010. Da ricordare anche la collaborazione, sempre con Fibra, in Quorum, nel brano Nel mio disco, prodotto da Roofio. A fine anno collabora in gran parte dei brani del doppio album dei Two Finger Il disco nuovo/Il disco volante, uscito a dicembre 2010
Insieme a Nic Sarno, storico disc jockey house milanese, fa uscire sul web a gennaio 2011 l’album Balerasteppin che si ripropone di creare un nuovo genere musicale, nominato nello stesso disco Balerasteppin, in cui riprendono testi e musica di canzoni più o meno famose sia italiane che straniere (da Fabrizio de André a Loredana Berté e da Rustie a Samo Soundboy) e le reinterpretano sia strumentalmente che vocalmente, unendo la musica cantautorale con le sonorità della musica elettronica. Il 14 ottobre 2011 il duo pubblica sull’iTunes Store il singolo Solo un demo, il cui relativo videoclip è stato pubblicato il 25 ottobre.
Il suo quarto album è intitolato Nostalgia istantanea e fu inizialmente previsto per l’autunno del 2011 ma in seguito fu rimandato al 1º giugno 2012, data in cui è uscito in digitale e successivamente in copia fisica sotto forma di vinile. Nostalgia istantanea presenta la particolarità di contenere soltanto due brani, la title track e Variazioni sul tema nostalgia istantanea, lunghe rispettivamente 18 e 20 minuti. Questi due brani sono intesi come un flusso di coscienza dell’artista e frutto dell’ispirazione dei momenti immediatamente precedenti e successivi al sonno. Le musiche e testi sono stati interamente scritti e composti dallo stesso D’Amico, con la partecipazione del cantante e pianista napoletano Emiliano Pepe nella composizione della prima traccia.
Il 10 agosto 2012 l’artista pubblica sul suo canale YouTube il videoclip della title track, in cui viene mostrata la realizzazione di un ritratto di Lucio Dalla, artista che ha influenzato D’Amico e scomparso pochi mesi prima.
Vivere aiuta a non morire.
L’8 novembre 2012 D’Amico annuncia la preparazione del quinto album in studio, intitolato Vivere aiuta a non morire.
Il 26 febbraio 2013 viene pubblicato il primo singolo estratto dall’album, intitolato Continua a correre e realizzato con la collaborazione di Andrea Nardinocchi. Due giorni più tardi è stato pubblicato il videoclip attraverso il canale YouTube dell’artista. Il 5 marzo esce l’album di Fedez Sig. Brainwash – L’arte di accontentare, nel quale Dargen è presente nel brano Ragazza sbagliata. Il 12 marzo 2013 viene pubblicato il secondo singolo Siamo tutti uguali, realizzato con Andrea Volontè; il relativo videoclip è stato pubblicato una settimana più tardi. Il 26 marzo esce invece il terzo singolo L’amore a modo mio, il quale ha visto la partecipazione di J-Ax; il videoclip è uscito tre giorni più tardi in esclusiva Deejay TV. Il 16 aprile è stato pubblicato il videoclip del brano Un fan in Basilicata(Almeno)
Dal 19 aprile conduce per due settimane il programma radiofonico One Two One Two su Radio Deejay, noto per aver ospitato prima di lui alcuni dei più celebri rapper italiani come Fabri Fibra, Marracash e Mondo Marcio.[16] Il 30 aprile viene pubblicato l’album Vivere aiuta a non morire, uscito in tre edizioni differenti: standard, digitale sull’iTunes Store (che contiene alcuni brani inediti) e limitata, contenente anch’essa alcuni brani inediti e anche un paio di occhiali da sole ideati dallo stesso Dargen.[17][18] Tra le varie collaborazioni presenti nell’album, spicca principalmente quella con il cantautore Enrico Ruggeri,[19] oltre anche a quelle di J-Ax, Andrea Nardinocchi, Fedez, Mistico, Max Pezzali, Andrea Volontè, il gruppo Perturbazione, Michele Lily (cantante della Mondo Records di Mondo Marcio) e i Two Fingerz.
Nel 2013 è entrato a far parte della giuria di “Area Sanremo”, il concorso rivolto ai “giovani” fino ai 36 anni che desiderano partecipare al Festival.[20] Nel 2014 Dargen D’Amico ha recitato nel film Numero zero – Alle radici del rap italiano.
D’io (2014-attualità)
A partire da ottobre 2014 Dargen D’Amico ha pubblicato settimanalmente alcuni brani inediti, successivamente inseriti nella raccolta L’ottavia, pubblicata il 2 dicembre 2015 esclusivamente su Amazon.com all’interno dell’edizione deluxe del sesto album in studio, intitolato D’io e previsto per il 3 febbraio 2015 dalla Universal Music Group. Ad anticipare l’album sono stati i singoli Amo Milano e La mia generazione, rispettivamente pubblicati il 12 dicembre 2014 e il 23 gennaio 2015.
In apertura si esibirà Mudimbi.
Mudimbi inizia con il rap nel 2000.
Impiega circa 6 anni prima di riuscire a scrivere una rima decente.
Dopodiché comincia a cantare nelle serate dancehall, poi drum’n’bass,dubstep. Inizia a scrivere anche su tempi techno, trap, kuduro, moombathoon,UKfunky, grime e varie ed eventuali.
Nel 2012 gira i primi videoclip, di cui cura sempre storyboard e scenografia e, in parte, regia e fotografia. Nello stesso anno viene chiamato a cantare a Kiev in seguito alla collaborazione con un produttore del posto, nella traccia Colera. Rilascia altri 2 singoli ufficiali sempre del 2012, “Tutto esaurito” ed “Erbavoglio” e alcuni featuring.
Nel 2013 rilascia in free download la traccia “Supercalifrigida” e fa impazzire prima trapmusic.net e poi Radio Deejay.
Arriva nel 2014 il suo primo disco intitolato “M”, un EP di 5 traccee diversi generi musicali, ed un nuovo videoclip per il primo singolo estratto “Balb & Tando”.