Archivio eventi

Feb
25
Sab
CLAP! CLAP! @ Locomotiv Club
Feb 25@22:00
CLAP CLAP! (Cristiano Crisci), tra i più interessanti talenti della scena elettronica italiana, torna con il suo secondo album per Black Acre, seguito del coloratissimo esordio ‘Tayi Bebba’. ‘A Thousand Skies’ porta sul dance floor diversi stili e ispirazioni, ridisegnando i ritmi della tradizione globale del vecchio mondo, hip hop, footwork di Chicago, drum and bass inglese e house.
 
‘A Thousand Skies’ arriva a due anni di distanza da ‘Tayi Bebba’, realizzato come l’ipotetica colonna sonora di un viaggio su un’isola deserta. Il nuovo lavoro di Cristiano combina sample e registrazioni live di strumenti suonati da Clap! Clap! e dai suoi collaboratori come il cantante folk sudafricano Bongewize Mabandla, John Wizards e OY. Come per il suo debutto l’album è legato ad un concept, questa volta si tratta del viaggio di una giovane ragazza attaverso le stelle.
 
Cristiano ha iniziato la sua carriera a tredici anni nella metà degli anni ’90 come rapper, per poi passare al sassofono e alla fusione di jazz e punk con la sua band Trio Cane. L’esordio di Clap! Clap! è divenuto un caso internazionale capace di richiamare fan in ogni parte del globo e personaggi importanti pronti a tutto pur di collaborare con lui. Paul Simon in un’intervista a Rolling Stone ha dichiarato che ‘Tayi Bebba’ era un “masterpiece” e che Clap! Clap! faceva musica capace di suonare nuova e vecchia allo stesso tempo. Questo ha portato Cristiano a collaborare e produrre ben tre brani di ‘Stranger to Stranger’, ultimo lavoro di Paul Simon arrivato al numero 1 della UK album chart e al terzo di quella americana.
 
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Feb
26
Dom
BRUNORI SAS @ ESTRAGON – seconda data @ Estragon Club
Feb 26@20:30
BRUNORI SAS @ ESTRAGON - seconda data @ Estragon Club | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

A distanza di due anni dal tour teatrale Brunori Srl – una società a responsabilità limitata, che ha registrato quasi sempre il tutto esaurito, Brunori Sas torna finalmente sul palco con “A casa tutto bene Tour” che arriva all’Estragon di Bologna il 25 e 26 febbraio. Un viaggio musicale di 18 tappe nei più importanti club e teatri d’Italia che è già un successo in prevendita con 8 date sold out e 2 raddoppi.

Un live rinnovato, energico, rock, che nasce proprio per dare il massimo nei club – “L’idea è, da una parte, di rendere il disco per come l’abbiamo suonato perché amo e rispetto la produzione e il suono di questo lavoro, dall’altra, di restituire un certo tipo di energia che è propria e si adatta perfettamente all’atmosfera del club” – racconta Brunori.

Uno vero e proprio spettacolo che non tralascerà i brani storici del cantautore, portando sul palco il nuovo impianto sonoro di “A casa tutto bene”, il quarto album di inediti di Brunori Sas, uscito per Picicca dischi, che ha debuttato sul podio della classifica Fimi dei dischi più venduti.

Durante il live si alterneranno momenti di puro divertimento ad altri più intimi e riflessivi. L’allestimento luci è curato da Francesco Trambaioli, che ha già lavorato, tra gli altri, con Ludovico Einaudi e Vinicio Capossela.

Brunori sarà accompagnato dalla sua band storica, composta da Simona Marrazzo (cori, synth, percussioni), Dario Della Rossa (pianoforte, synth), Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini), Mirko Onofrio (fiati, percussioni, cori, synth) e Massimo Palermo (batteria, percussioni), Lucia Sagretti (violino).

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– In apertura Carnesi

DUKE GARWOOD + SMOKE FAIRIES @ Locomotiv Club
Feb 26@21:30

Molto amato da colleghi illustri come Kurt Vile, Greg Dulli e Josh T. Pearson, che riconoscono in lui un indiscusso talento, Duke è noto anche per le numerose collaborazioni: ha lavorato, tra gli altri, al fianco di Mark Lanegan e Savages. Mark Lanegan lo ha descritto come “uno dei suoi artisti preferiti di tutti i tempi” e lavorare con lui è stata “una delle migliori esperienze della mia vita lavorativa”. Di fronte a un’apocalisse, tutti abbiamo bisogno di una casa sicura. Non un posto in cui nasconderci, ma da rivendicare come nostro. Nel suo nuovo album Duke Garwood ha creato il posto perfetto per ognuno di noi, ecco Garden of Ashes.
“Sono un uomo arrabbiato; così arrabbiato da bruciare l’aria che ho intorno. Questo è il combustibile nucleare che utilizzo per fare musica”, dice Duke. “In un mondo così pieno di dolore e di follia abbiamo bisogno di esserlo più che mai e di evolverlo. Per diventare padroni del nostro destino e smettere di ascoltare quelli che vorrebbero rubarci anche il nostro ultimo respiro”.
Per un artista che sostiene di essere arrabbiato, nella sua musica c’è tanto amore da impedire un Armageddon, perchè l’unico modo per combattere l’angoscia è la positività. Questo è il messaggio che si cela dietro il sesto album di Duke.
“Faccio bella musica, perché non abbiamo bisogno di musica arrabbiata in questo momento. Tutti possono accendere il televisore e vedere lo spettacolo dell’orrore, non hanno bisogno di sentirlo anche allo stereo”.
Tutta questa frustrazione può essere solo incanalata in Garden of Ashes. “Questo album è ambientato intorno alla mezzanotte nel giardino dell’amore. Il giardino del bene e del male. Il giardino del paradiso che sappiamo essere stato distrutto per soddisfare l’avidità delle persone. È tutto bruciato. Lo abbiamo reso cenere”.

In questo live Duke Garwood si esibirà accompaganto da un batterista e da due coriste. Queste ultime, le Smoke Fairies, saranno anche le supporter della data!

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Mar
1
Mer
RUSSIAN CIRCLES + CLOAKROOM @ Locomotiv Club
Mar 1@21:00
RUSSIAN CIRCLES + CLOAKROOM @ Locomotiv Club | Bologna | Emilia-Romagna | Italia

◆ Russian Circles ◆
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I grandi Russian Circles non hanno bisogno di presentazioni!
Indubbiamente uno dei gruppi più importanti del post rock statunitense dal 2004, il passato li ha visti in tour con grandi nomi quali Tool, Chelsea Wolfe e Deafheaven e con all’attivo 6 splendidi album, tra cui l’ultimo “Guidance” (prodotto da Kurt Ballou, chitarrista dei Converge), uscito nell’agosto di quest’anno via Sargent House, accolto da critica e ascoltatori con enorme entusiasmo per la sua intensità compositiva ed emozionale!

ad accompagnarli:

◆ Cloakroom ◆
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interessante trio dall’Indiana, con il loro rock atmosferico e raffinato.

Mar
2
Gio
BLINDUR @ Locomotiv Club
Mar 2@21:30

E’ uscito il 13 gennaio “Blindur”, l’omonimo disco d’esordio dei BLINDUR, il duo composto da Massimo De Vita e Michelangelo Bencivenga.

“BLINDUR” arriva dopo oltre 150 concerti (in Italia, Belgio, Islanda, Francia, Germania e Irlanda), la collaborazione con Birgir Birgisson, storico fonico e produttore di Sigur Ros, e sette premi, tra cui il Premio Pierangelo Bertoli 2015, il Premio De André 2015, il Premio Buscaglione 2016 e il Premio Tempesta Dischi “Sotto il cielo di Fred”. I Blindur, inoltre, sono stati tra i finalisti di Musicultura 2016.

Blindur è un duo nato nella primavera del 2014 da Massimo De Vita, cantautore, polistrumentista e produttore, e Michelangelo Bencivenga, polistrumentista. Il sound del duo si ispira alle atmosfere del folk e del post rock, con un piede a Dublino e l’altro a Reykjavík. L’amore per il Nord Europa permea tutto il lavoro della band, a partire dalla scelta del nome, una parola islandese. Per i testi il riferimento è sicuramente da rintracciare nella tradizione e la poetica del cantautorato italiano, con un occhio più attento a quello moderno. Nonostante siano solo due i musicisti in scena, il suono è ricco e articolato e l’ampio set up (chitarre acustiche ed elettriche; banjo; glockenspiel; effettistica ed elettronica minimale; cassa, rullante e tamburello, il tutto rigorosamente a pedale) contribuisce a dare la sensazione di stare ascoltando una band composta da più elementi. Il trucco è semplicemente godersi il tutto ad occhi chiusi. Il duo napoletano nei primi 24 mesi circa di attività ha già collezionato più di 150 concerti tra Italia, Belgio, Islanda, Francia, Germania e Irlanda, prendendo parte ad importanti festival internazionali, ad esempio il Body&Soul Festival a Westmeath e l’Airwaves festival a Reykjavik. La band ha prodotto nel 2014 un Ep dal vivo presso gli studi di registrazione Casa Lavica e nel 2016 un mini album acustico “Solo Andata – Live in giardino”; vinto l’edizione 2014 del premio Donida, il premio Muovi la Musica 2014, il premio Nuova Musica Italiana 2015, il premio Pierangelo Bertoli 2015; il premio Fabrizio De Andrè 2015, il premio Buscaglione “Sotto il cielo di Fred” 2016 e il premio Tempesta Dischi sempre nell’ambito dell’edizione 2016 di “Sotto il cielo di Fred”; nel 2016 Blindur riceve il premio Discodays giovani nell’ambito della diciassettesima fiera del disco di Napoli. Inoltre la band è tra i 16 finalisti per l’edizione 2016 di Musicultura e tra i 9 finalisti per Musica da bere 2016. Nel 2016 Blindur è inoltre tra le 10 band rivelazioni dell’anno secondo la rivista Keepon. Ha aperto i concerti di numerosi artisti del panorama indipendente italiano come Tre allegri ragazzi morti, Dellera, Dimartino, Giorgio Canali e Rossofuoco, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Il disordine delle cose, Iosonouncane, Dente, Nobraino, Bandabardò, Sick Tamburo, Calcutta, The Zen Circus. Blindur ha collaborato in ambito internazionale con artisti irlandesi come Johnny Rayge, con il quale ha realizzato un mini tour di 11 date in Italia nel novembre 2014; ha condiviso il palco con il poeta e cantautore canadese Barzin nella data napoletana del suo ultimo tour europeo; ha inoltre lavorato con Birgir Birgisson, storico fonico e produttore di Sigur Ros e non solo.

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Mar
3
Ven
JULIE’S HAIRCUT – prima data del tour – in apertura CHOW @ Locomotiv Club
Mar 3@21:30

JULIE’S HAIRCUT
In attività dal 1994, I Julie’s Haircut sono un collettivo di cinque musicisti emiliani. Il loro album di debutto “Fever in the funk house” (Gamma Pop, 1999), uno strano mix di garage rock, psichedelia noise e melodie pop fu salutato dalla critica come uno dei migliori debutti indie-rock italiani ed è stato inserito dalla rivista Rumore nella lista dei 50 album italiani fondamentali degli anni '90. Il successivo “Stars never looked so bright” (Gamma Pop, 2001) mescolava questi elementi con un approccio più soul, rispecchiando l’amore per la black music degli anni ’60 maturato in seno alla band. Nel 2003, dopo essere passati sotto l’egida della bolognese Homesleep Records I Julie’s Haircut hanno pubblicato il loro terzo album “Adult situations”, il primo a godere di una distribuzione internazionale. Qui melodia e psichedelia si compenetrano in maniera più personale. Dal 2005 la musica dei Julie’s Haircut si è mossa verso territori più sperimentali, concentrandosi maggiormente sull’improvvisazione e la ricerca sonora, senza perdere contatto con il groove e la melodia che hanno caratterizzato la loro musica fin dal primo giorno. Il frutto più immediato è “After dark, my sweet” (Homesleep, 2006), il quarto fortunato album della band, che vede la partecipazione dell’ex Spacemen 3 Sonic Boom, acclamato come uno dei migliori album dell’anno e inserito dalla rivista Il Mucchio nella top 20 degli album psichedelici italiani dagli anni ’80 in poi. Nel 2006 fungono anche da “sound carriers” per alcune performance dell’ex cantante dei Can Damo Suzuki, entrando così a far parte del Damo Suzuki Network e consolidando una solida relazione con l’artista nippo-tedesco che continua ancora oggi. Nel 2009 esce il quinto doppio album “Our Secret Ceremony” per l’etichetta A Silent Place. Nel 2010 realizzano per la rassegna "Storie di Straordinaria Scrittura" lo spettacolo Transformed a Carpi, nel quale risuonano l’intero album Transformer di Lou Reed accompagnati da diversi ospiti vocali come Violante Placido, Angela Baraldi, Lilith, Giovanni Gulino, Alessandra Gismondi. Lo stesso anno partecipano con Peter Hook all’omaggio ai Joy Division Unknown Pleasures a Reggio Emilia. Un nuovo singolo 10” che include cover di The Tarot dalla colonna sonora de “La Montagna Sacra” di A. Jodorowsky e di O Venezia Venaga Venusia di Nino Rota dalla colonna sonora del “Casanova di Federico Fellini” viene pubblicato nel giugno 2011 sulla risorta etichetta Gamma Pop. A giungo 2012 esce per Wood Worm & Trovarobato un nuovo EP di 4 tracce inedite intitolato “The Wildlife Variations”. Nel 2012 la band ha dato inizio a una collaborazione con il compositore contemporaneo americano Philip Corner, sfociata in una performance live a Reggio Emilia, in una session di registrazioni di musiche di Corner sotto la direzione del compositore e in una installazione sonora per la prestigiosa mostra “Women in Fluxus and other experimental tales”, tenutasi a Palazzo Magnani a Reggio Emilia. A marzo 2013 Gamma Pop pubblica il singolo in 7” split “Downtown Love Tragedies”, condiviso con gli amici di lunga data CUT, nel quale rivisitano il classico di Bill Withers Who is he and what is he to you. In ottobre 2013 esce l’album “Ashram Equinox” per Wood Worm / Audioglobe / Rough Trade. A febbraio 2017, entrati nel roster della prestigiosa label inglese Rocket Recordings, pubblicano il nuovo album “Invocation and Ritual Dance of My Demon Twin”.

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CHOW
I Chow nascono a Bologna nel gennaio 2013 quando Davide Montevecchi e Riccardo Frabetti, partners in crime dai tempi delle superiori e rimasti orfani dei Tunas, si mettono a suonare con Stefano Zuccato (The Classmates). Forti delle comuni passioni per il punk rock, la psichedelia di fine ’60 ed il cibo, iniziano a girare, a suonare con nomi di un certo spessore come CUT, Sic Alps, Fleshtones, Virus, Giuda e a sperimentare tutti i ristoranti, osterie e bettole possibili. Si autoproducono una cassetta omonima nel 2014 e un 7″ nel 2016.

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Mar
4
Sab
THE BLACK HEART PROCESSION performing “1” – in apertura GRIMOON e WORLD’S DIRTIEST SPORT a seguire MESSNR djset @ Locomotiv Club
Mar 4@21:30
THE BLACK HEART PROCESSION performing "1" - in apertura GRIMOON e WORLD'S DIRTIEST SPORT a seguire MESSNR djset @ Locomotiv Club | Bologna | Emilia-Romagna | Italia
In una piccola città, con prospettive minime, due umili malfattori febbrilmente lavoravano fino a tarda notte per creare ballate sulla perdita e sull’auto-denigrazione, nella speranza di illuminare il mondo con il loro marchio pessimistico del disprezzo.
 
Quasi vent’anni dopo, questi stessi furfanti sono arrivati a casa vostra per annegare i vostri dispiaceri, alleviare i  dolori e sollevare i cuori.
 
The Black Heart Procession, fornitori di ogni malinconia, vorrebbero invitarvi formalmente a partecipare a un evento singolare, una serata di gala, una celebrazione luttuosa dell’austero. È il vostro luogo, i vostro sconforto, la vostra salvezza.
 
Unitevi a noi nella celebrazione del dolore, mentre rendiamo omaggio al 20° anniversario del nostro primo album. Ridete, piangete e assolvete i vostri peccati con noi. Insieme, illumineremo il mondo, affronteremo le ombre sotto i nostri letti e…
 
… Beh… potreste semplicemente venire allo spettacolo nella vostra città, dove eseguiremo il nostro primo disco dall’inizio alla fine, con alcune cose extra per il bis. Spero di vedervi tutti lì, tra lacrime di gioia e dolore.”

 

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Mar
9
Gio
SPARTITI @ Locomotiv Club
Mar 9@21:30
A meno di un anno di distanza dalla pubblicazione di “Austerità”, il loro primo album ufficiale uscito sempre su Woodworm Label nel marzo 2016, il duo Spartiti rilascia l’Ep “Servizio d’ordine”, che va a completare il percorso iniziato con il disco d’ esordio. Lo si evince anche dalla copertina, che cita sia Malevic sia Albers nel – vano – tentativo di trovare la quadratura del cerchio. Il sempre curatissimo artwork è ancora una volta opera di Tommaso Belletti (Secret Furry Hole). “Servizio d’ordine” contiene quattro brani e una traccia bonus registrata dal vivo, per oltre mezz’ora di musica, a testimonianza del fatto che gli ultimi tre anni passati insieme a suonare in ogni dove (e pure all’estero in un paio di occasioni) hanno permesso a Spartiti di costruirsi un repertorio davvero consistente e in costante aggiornamento. Un repertorio in cui le narrazioni di Max Collini (voce degli Offlaga Disco Pax) spaziano attraverso periodi storici differenti e talvolta inesplorati, avvolte nelle composizioni di Jukka Reverberi (Giardini di Mirò, CrimeaX e molte altre cose), alle prese con un’arte del suono che sposa, quasi sempre separatamente, chitarre, elettronica e campionamenti di varia natura.
 
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Mar
10
Ven
ROMARE full live band + GO DUGONG @ Locomotiv Club
Mar 10@21:30

ROMARE
La regola numero uno è la curiosità. La regola numero due, la passione. La terza regola è quella del talento. L’inglese Archie Fairhurst, in arte Romare (nome d’arte preso in onore dello scrittore ed artista americano Romare Bearden, famoso per le sue illustrazioni basate sul cut’n’paste), riesce a farle proprie tutt’e tre con una creatività davvero rara. Un background da strumentista (batteria e chitarra), con poi una vera e propria folgorazione per l’arte del turntablism (scoperta trasferendosi a Parigi), fin dal suo esordio nel 2012 con l’EP “Meditations On Afrocentrism” uscito per la Black Acre si è rivelato come uno dei più luminosi talenti espressi dalla scena house.

 
Una grammatica house che lui sviluppa a modo suo: infarcendola di riferimenti colti, di citazioni da altri generi musicali (dalla disco alla musique concrète passando per jazz e blues), di raffinatezze compositive da musicista davvero di alto livello. Nulla di strano che fin da subito artisti come Bonobo, Tiga e Gilles Peterson abbiano inserito la sua musica nei loro dj set, né tantomeno che per il suo LP di debutto si sia mossa una label di enorme prestigio come la Ninja Tune: “Projections”, uscito nel 2015, si guadagna il titolo di album dell’anno da parte della testata Dj Magazine e miete recensioni entusiastiche un po’ dovunque, da Mixmag al Guardian. Tutti stregati da un tocco unico, particolare, pieno di trovate.
 
A fine 2016 arriva il momento della seconda uscita sulla lunga distanza, “Love Songs: Part Two”, che sviluppa un discorso iniziato un paio d’anni prima con l’EP “Love Songs: Part One” costruito su un canovaccio narrativo ed emozionale che parla, con varie sfumature, di sentimenti. La musica si fa più ipnotica, quasi psichedelica in alcuni passaggi, senza però perdere nulla della “felicità da dancefloor” che caratterizza il lavoro di Fairhurst fin dai suoi primissimi esordi. Non si risparmia nulla, a livello di strumentazione: da sintetizzatori vintage a mandolini, dal basso a tastiere di vario genere. Curiosità, passione e talento. Davvero.
 
Un approccio “ultracolorato” che mantiene sia nei dj set (dove comunque è sempre consapevole dell’importanza di saper seguire le “regole del dancefloor”, dando il giusto tempo alla dinamiche ritmiche di crescere e saper “respirare”), sia nei live, dove si diverte a cambiare spesso set up e dove spesso sperimenta soluzioni inusuali, facendosi anche accompagnare da altri musicisti di volta in volta, quando necessario, quando l’ispirazione gli suggerisce che questa è la soluzione migliore. Nulla è routine, nella musica e nella personalità artistica di Romare. E’ davvero bello quando musicisti di questo spessore e con questa attitudine entrano in campo – e fanno la differenza, la fanno davvero.
 
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(INDIAN) FURS
Giulio Fonseca (aka Go Dugong) presenta il suo nuovo progetto (Indian) Furs: una stratificazione di materiale sonoro interamente registrato in India nell’estate del 2016. Dalla dimensione più urbana del Rajasthan alla giungla del Kerala: field recordings, echi, percussioni e animali si mescolano in maniera casuale creando trame sonore ipnotiche e sempre differenti.
 
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Mar
11
Sab
MECNA // SOLD OUT @ Locomotiv Club
Mar 11@20:30

Mecna torna al Locomotiv per presentare il suo nuovo lavoro in studio, “Lungomare Paranoia” (Macro Beats/A1 Entertainment), che arriva a due anni di distanza dal fortunato “Laska”, che l’ha consacrato come una delle voci più originali e uniche della scena musicale italiana.

“Lungomare Paranoia” è un lavoro coraggioso che prende definitivamente le distanze dagli schemi e dalle sonorità che caratterizzano il rap italiano. MECNA ha voluto scavare a fondo nel suo modo di essere, con riflessioni ancora più intime e personali, capaci di parlare a una generazione che guarda con paura al futuro e che si è da subito riconosciuta nei suoi testi confidenziali e diretti.

<<“Lungomare Paranoia” è il disco che ho composto con più libertà, nel senso che non mi sono posto limiti di tematiche e suoni. Sono cresciuto e al mio terzo album ho voluto fare le cose completamente a modo mio, un approccio che comunque ho sempre avuto, ma mai così evidente e deciso come ora. Forse prima non ero così sicuro dei miei mezzi, ma questa volta credo sia arrivato il momento di essere davvero me stesso, senza paura delle critiche, soprattutto in un momento di grande fermento e apertura tra le diverse realtà della scena musicale
italiana.>> MECNA

Come sempre MECNA ha dato massima importanza alla ricerca sonora, cercando formule innovative ed esplorando territori elettronici sempre più sperimentali ed evocati, con la collaborazione di produttori fidati come Iamseife, Lvnar e Alessandro Cianci (sia come compositore e arrangiatore singolo che in coppia con il sound designer Antonio Pagano sotto lo pseudonimo di Drum Machine Drama), beatmaker stimanti della
scena rap come Fid Mella, The Night Skinny e 24SVN, il talento dell’elettronica Godblesscomputers e il giovanissimo producer francese Nude. L’album è stato registrato al Macro Beats Studio da Mirko Filice e Raffaele Giannuzzi, mixato e masterizzato da Gigi Barocco allo Studio 104 di Milano.

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