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FRANKIE CHAVEZ
ROCK BLUES FOLK SURF DAL PORTOGALLO
ROCK BLUES FOLK SURF, SONO QUATTRO PAROLE CHE POSSONO DESCRIVERE, MA SOLO IN PARTE, IL MONDO DI FRANCISCO JOACQUIM PAIVA CHAVES IN ARTE FRANKIE CHAVEZ, ROCKER E SURFER PROVENIENTE DALLA NUOVA PATRIA MONDIALE DI QUESTO AFFASCINANTE SPORT: IL PORTOGALLO
E’ ROCK, perché la sua musica rispecchia bene il genere; essenziale, potente, universale…E’ BLUES perché Frankie ha assimilato la lezione dei grandi maestri d’oltreoceano, l’ha fatta sua, e ne ha creata una sua personale interpretazione, mischiandolo con quello che e’ il blues portoghese; il Fado. Echi di questa musica si riscontrano nelle sue canzoni grazie al suo innovativo approccio ad uno degli strumenti che suona: la chitarra portoghese. E’ FOLK perché nelle sue struggenti ballads ci sono il sole e i tramonti sul mare, i viaggi sulla costa e le lunghe giornate passate a surfare sulle onde.
E’ SURF perché la sua musica e’ solare, energica e decisa, come il mare e le enormi onde portoghesi FRANKIE CHAVEZ e’ uno di quegli artisti in grado di mettere tutti d’accordo, quelli dei quali tutti parlano bene, che piacciono alla critica, che incantano il pubblico durante i concerti, che riescono ad evitare etichette e catalogazioni.
Un viaggio nell’America del primi del ‘900 raccontato attraverso lo sguardo visionario di EMANUEL CARNEVALI, lo scrittore che più di ogni altro si è inabissato nelle zone oscure delle scintillanti metropoli d’oltreoceano.
Giunto negli Stati Uniti da Bologna ancora ragazzo, Carnevali è stato a tutti gli effetti uno scrittore in lingua inglese, osannato dall’avanguardia letteraria dell’epoca -da Ezra Pound a Sherwood Anderson-, ma ancora oggi sconosciuto ai più, nonostatnte il suo indiscusso valore letterario.
L’emigrazione, la miseria, il falso mito americano, il lavoro, la scrittura, la nostalgia nei confronti dell’Italia, sono i temi centrali della sua opera e dello spettacolo a lui dedicato, che si avvale anche della ricostruzione poetica che della vita di Carnevali ha fatto Emidio Clementi nel suo romanzo L’ultimo dio. Notturno americano rappresenta un suo ulteriore omaggio a un figlio dimenticato, sospeso tra due continenti e due culture, che non hanno mai smesso di flirtare e di scontrarsi.
ANTEPRIMA YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=98r7I0C9CwQ
NOTE BIOGRAFICHE
Emidio Clementi, scrittore e musicista, è voce e bassista dei Massimo Volume. Oltre a L’Ultimo dio è autore di diversi romanzi e raccolte di racconti.
Corrado Nuccini è fondatore, chittarra e voce dei Giardini di Miro’, band reggiana giunta al quinto album ufficiale. L’ultimo Good Luck (Santeria) è del 2012.
Emanuele Reverberi è polistrumentista con un repertorio che comprende il rock, la musica popolare e qualla d’avanguardia. Suona il violino nei Giardini di Mirò
TUBAX BIOGRAPHY
Active since 2007 Tubax are a veritable dirty‐electro experiment of prog and funk, a wise mix oftechnique and raw dance floor groove.
Armed with drums, bass and synth, this trio from Bologna gives life to a breathtaking live set, where
the rhythmic frenzy and the hypnotic intertwining of melodies seem to be drawn from a psycho,
surreal, metropolitan imaginary, reminding of a space action videogame soundtrack or a visionary
background for a cyberpunk comic. Keep still or take eyes off the stage is impossible. Their first
homonymous demo was recorded in Bologna in the historic Magazzeno studio, head quarter of the
Mariposa and Trovarobato label, which in 2008 asked Tubax to represent the Tutta Roba Marca
project on Indipendulo stage at M.E.I. (Meeting Etichette Indipendenti ‐ the most important annual
meeting of italian independent labels). In 2009 they were placed second in the national MArte Live
contest; in the same year, the Nonnetto Coatto Giga Bar Taboga 20 troupe realized in only 45 hours
the videoclip of “I topi non avevano nipoti” tune, winning the 45 Giri Film Festival 2009 edition.
In 2011 the roman label Megasound released Tubax’ album “Il mondo stava finendo”, which includes
both a reinterpretation of old demo tracks and new unreleased tunes and features musicians (Enrico
Gabrielli, Music for no movies..) coming from widely different scenes, who have introduced
wide‐ranging new atmospheres and sound.
Giacomo di Paolo and mixed by Andrea Suriani.
In September 2011 and then in 2012 Tubax, together with the roman group Tribraco, went on a
one‐month concert tour in the United States, spanning from the Mid West to the East Coast. They
delivered their music to some of the biggest cities in the world (New York, Chicago, Boston, Detroit…)
and they played with Tim Dalh and Kevin Sheehan from Taliban in New York.
In 2013 they took part to the Match&Fuse festival by playing at Vortex in London. Then, together with
WSP (UK) and OWLS (POL), they embarked on a European tour through Britain, Poland and Italy. At
the same time they started to work on “Governo Laser”. The album was recorded in 7/8 months by
In 2014 they had the chance to find out that Russians are unexpectedly fond of their music. No doubt
thus that they are going to do this amazing Russian experience again in the next future.
In 2015 “Governo Laser” is finally released. The album is being launched at Locomotiv Club on April
th 10and will be followed by a promotional tour, which will start from Italy to land to Russia, Europe
and the United States.
After Crash
Bolognesi con base a Londra, Δfter Crash sono Francesco Cassino (anche Comakid da solista) e Nicola Nesi (aka Everlasting Joy): sono musicisti e producer che in questo progetto esprimono un’anima poetica, fresca e contemporanea.
Il processo creativo è in costante ricerca di nuovi approcci sonori che fondono elementi acustici ad atmosfere elettroniche sperimentali muovendosi tra downtempo, derivazioni glitch e bass, sonorità intimiste, ambient, post-rock, ispirazioni appartenenti al mondo delle colonne sonore, musica applicata, musica orchestrale e detriti pop tradizionali.
Il loro live è estremamente evocativo, una creatura audiovisiva capace di toccare molte corde attraverso una molteplicità di suggestioni create con l’interazione di strumenti suonati dal vivo, come batteria/percussioni e chitarre, insieme all’utilizzo di software, controller e macchine analogiche e con l’ausilio di visual concepiti appositamente per i nuovi arrangiamenti live dei loro brani originali.
Sono co-fondatori dell’etichetta Museek Record Label e compongono musica per sonorizzazioni dalle diverse applicazioni. Il loro progetto non è esclusivamente musicale, ma è alla base di un’esperienza più vasta ispirata all’amicizia, agli ideali, alla filosofia e a tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
A seguire BIG con DJ LUGI, KATZUMA, MADKID e TRIX
Ieri sera alle ore 21 abbiamo ricevuto (via sms) questo comunicato dall’agenzia dei Tiromancino che è appena arrivato anche in forma ufficiale. ormai rassegnati a questo annullamento dell’ultimo minuto lo condividiamo con voi, e condividiamo anche lo sdegno per l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti della location che ospitava l’evento (noi) e per il pubblico che ha acquistato i biglietti in prevendita e che sarebbe venuto questa sera (voi).
Questi i contatti dell’organizzatore per chi volesse chiedere ulteriori spiegazioni: http://www.bigfishent.it/web/?page_id=4
Questo invece il link su come ottenere il rimborso delle prevendite già acquistate: http://www.ticketone.it/tservice.dll… .
Non sappiamo se effettivamente il concerto verrà recuperato, certamente sappiamo che non sarà recuperato al Locomotiv Club che dalla sua apertura non si è mai trovato in una situazione del genere e non vuole certamente ritrovarcisi.
Clicca per vedere il comunicato:
https://www.facebook.com/LOCOMOTIVCLUB/photos/a.263612243695143.63868.243626569027044/901674446555583/?type=1&theater
Radio Città Del Capo & Unhip Records presentano: MMMMMMMMMMURATO!
LA BAND PIU’ RUMOROSA DI NEW YORK TORNA CON UN NUOVO, ATTESISSIMO ALBUM E SARA’ IN ITALIA AD APRILE CON UN’UNICA DATA! In apertura RAPE BLOSSOMS, selezione musicale a cura di Laura Marongiu.
Torna in Italia la band più rumorosa di New York e, dopo quattro album e numerosi EP, si appresta a presentare un lavoro totalmente nuovo.
Sorti dalla scena indipendente di New York, che si è conglomerata intorno agli ormai celebri locali della Bowery su Manhattan e di Williamsburg a Brooklyn, e che negli uffici della Death By Audio ha la propria mecca. Oliver Ackermann fondatore e leader degli A Place to Bury Strangers, è proprio il gran capo della Death By Audio, un locale sì, ma anche una ditta che produce pedaliere ed effetti per chitarre, usati da tutte le più importanti band mondiali, come gli U2 e i Nine Inch Nails.
E proprio da questa fonte di ispirazione che nascono gli A Place to Bury Strangers: la loro musica è una ondata travolgente che ha conquistato negli anni centinaia di fan in tutto il mondo, tour dopo tour, disco dopo disco. Il loro suono, che incarna lo spirito nichilistico e live della band, merita davvero di essere vissuto dal vivo, contro l’appiattimento globale di questi anni X. Sudore, rumore, caos, luci abbaglianti: come disse una volta un giornalista, assistere ad un concerto degli A Place to Bury Strangers e come infilarsi a piena velocità nella nebbia, abbaglianti sparati, dritti, verso l’esplosione finale.
A seguire il concerto di A Place To Bury Strangers si esibirà Romare, nuovo talento prodotto da Ninja Tune Official.
Romare è un artista inglese, molto originale nella sua attitudine e nella sua proposta musicale, in cui confluiscono parecchi mondi sonori, di estrazioni diverse tra loro, e dove tutto contribuisce a creare un suono adato sia al dancefloor che a un ascolto più “rilassato”.
Il Laboratorio Sociale Afrobeat, diretto e coordinato da Guglielmo Pagnozzi e Reda Zine è un laboratorio musicale gratuito e aperto a tutti i cittadini musicisti e non.
Nato a Bologna nel 2012 come workshop di tre giorni alla Scuola Popolare di Musica Ivan Illich, è stato poi riproposto all’interno delle attività NoA, assemblea che lotta in nome di Arte e Cultura come Bene Comune, e in collaborazione con Bartleby, XM24 e Locomotiv Club.
Il Laboratorio Sociale Afrobeat si propone come un’esperienza collettiva di condivisione della cultura e dei saperi musicali, non riceve finanziamenti e si basa esclusivamente sul volontariato.
Sabato 24 Gennaio 2015 il collettivo si esibirà per la prima volta dopo più di anno di stop, proponendo uno spettacolo unico:
più di 40 tra musicisti e ballerini, musica, colori e costumi, ispirati dal suono afrobeat di Fela e compagni.
Nella Nigeria degli anni ’70, cannibalizzata da regimi militari e colonialisti, i musicisti Fela Kuti e Tony Allen, ispirandosi al funk di James Brown e innestando ritmi tradizionali youruba, hanno dato vita a un nuovo genere musicale, che era anche un grido di ribellione: l’afrobeat . Musica meticcia che unisce il groove funk alle ritmiche tradizionali dell’africa occidentale, impregnata di high life, di blues, di jazz modale e di musica afrocubana.
Oltre a essere una musica ballabile e festosa l’afrobeat si caratterizza per l’esplosiva carica politica e sociale, innescata dai testi di Fela Kuti che nelle sue canzoni denunciava le ingiustizie sociali, politiche, economiche e civili della società.
More info:
https://www.facebook.com/laboratoriosocialeafrobeat
Con una voce ruvida, appassionata e struggente, Jack Savoretti ammalia e rapisce incarnando alla perfezione la fisionomia del giovane cantautore. Nato a Londra il 10 ottobre 1983 da padre italiano e madre tedesco-polacca, trascorre la sua infanzia in Inghilterra per poi trasferirsi adolescente in Svizzera frequentando un liceo americano. Culturalmente eclettico e influenzato dalla musica cantautorale americana, inglese e italiana, inizia ancora giovanissimo a scrivere poesie. Sarà la madre, una ex modella che frequentava nei suoi anni giovanili Jimi Hendrix e i Rolling Stones, a suggerirgli di prendere in mano una chitarra e di trasferire in musica le sue parole. Il risultato è un insieme di melodie semplici e incisive dominate dal suono della chitarra acustica e da una rara attenzione ai testi che lo porta ad essere spesso paragonato ai grandi cantautori della tradizione anglosassone. Nel 2007 pubblica il suo primo album in studio, “Between the minds” (De Angelis records), un album intenso, molto apprezzato dalla critica inglese che non tarda a descrivere Jack Savoretti, nonostante la sua giovane età, come il nuovo Bob Dylan. Supportato da BBC Radio 2 UK, nel 2008 il giovane cantautore italo-inglese è invitato ad aprire i concerti di Corinne Bailey Rae (nel suo tour europeo) e quelli del cantante David De Graw. Molti dei brani tratti da questo album come “Dreamers”, “No one’s aware”, “Between the minds”, “Chemical Courage”, sono stati utilizzati come colonna sonora di serial tv americani e inglesi di successo come “Grey’s anatomy”, “One tree hill”, e “The Eastenders”. Il disco successivo, “Harder than easy” (De Angelis records), pubblicato nel 2009 e registrato a Los Angeles con alcuni dei musicisti di Tom Waits e The Suppliers (il collettivo scandinavo dietro cui si celano artisti del calibro di James Morrison e Jason Mraze), è un disco più intenso rispetto al primo, caricato di forti messaggi politici e sociali raccontati attraverso una voce calda e diretta. Nel 2012, anno decisivo per la sua carriera, Jack Savoretti cambia etichetta e pubblica “Before the storm” (Fulfill records), prodotto da Martin Terefe e The Suppliers e registrato con la sua nuova band: “The Dirty romantics”. Il nuovo lavoro arriva al diciottesimo posto della classifica iTunes UK e al ventesimo nella classifica di Amazon UK mentre la critica inglese lo premia con 4 stelle su Daily Express e The Independent. «Dopo otto anni ho finalmente trovato il mio genere musicale. Mi sento come se fosse il mio primo vero album.» – dichiara il cantautore italo-inglese – «Mi sono seduto e ho deciso di scrivere in modo che le canzoni potessero avere una loro vita come singoli brani ma al tempo stesso potessero essere parte di un concept album. Penso di aver raggiunto questo risultato e ne sono molto orgoglioso.» In quell’anno il cantautore italo-inglese pubblica il singolo “Hate and love”, in duetto con l’attrice Sienna Miller, per la colonna sonora del serial tv americano “The Vampire diaries” mentre il brano “Soldiers eyes” appare nel serial tv americano “Sons of Anarchy” e raggiunge direttamente la N.1 della classifica americana di Amazon. Dopo questo successo, a luglio, Jack Savoretti viene chiamato ad aprire il concerto di Bruce Springsteen all’Hard Rock Calling Festival di Londra mentre Jools Holland lo vuole come supporter del suo tour inglese che, sul finire del 2012, culmina con un sold out alla Royal Albert Hall di Londra. Il 2013 è un anno di transizione dedicato ai concerti in Europa e alla promozione in Italia del disco “Before The Storm”: il primo singolo, “Changes”, inserito nella colonna sonora di “Universitari” di Federico Moccia, apre la stagione radiofonica per Jack Savoretti che sbarca nel paese delle sue origini convincendo addetti ai lavori e critica. Al rientro in Inghilterra, dopo la prima tornata promozionale nel Bel Paese, Jack Savoretti riceve l’invito da Sir Paul McCartney a partecipare al videoclip di all-stars “Queenie Eye”, girato nello studio A degli Abbey Road Studios, indiscusso tempio della musica pop rock mondiale. Il 2013 termina fra i maggiori festival europei e nel 2014, a febbraio, Jack Savoretti viene invitato come ospite principale di Casa Sanremo in occasione del festival: seppur alle pendici della gara principale, il giovane cantautore italo-inglese riesce ad ammaliare ancora una volta gli addetti ai lavori che salutano la sua presenza come un cameo di qualità e internazionalismo. In quell’occasione presenta anche “Not Worthy” il secondo singolo estratto da “Before the Storm”, colonna sonora del primo club tour dell’artista in Italia: 7 date tra cui spicca il sold out al Blue Note Milano. Il 9 Aprile dello stesso anno Jack Savoretti torna in radio con “Sweet Hurt”, il primo singolo estratto dall’ EP omonimo autoprodotto che inaugura una nuova svolta musicale. L’estate si concentra ancora sui live: performing artist del BST Hyde Park con Neil Young & Crazy Horse, Jack Savoretti è impegnato in un tour che parte dal Chezz Gerdi di Formentera, passando per il Montreux Jazz festival e il Wilderness per poi toccare sei venue in Italia tra cui spiccano il Museo Peggy Guggenheim di Venezia nella cornice del Veneto Jazz Festival, il Salotto del Jazz di Bologna e il Porto Antico di Genova. Il 12 settembre 2014 viene pubblicato il suo nuovo EP “Tie me down” che segna la nuova collaborazione con BMG: quattro pezzi che annunciano un’evoluzione nella carriera artistica di Jack Savoretti e che anticipano il nuovo album “Written in Scars” atteso nel febbraio 2015. Con l’arrivo dell’autunno e con il singolo omonimo nelle radio, il cantautore italo-inglese si esibisce in una serie di concerti in Europa accompagnato dalla sua band. In Inghilterra, in ottobre, registra in poche ore il tutto esaurito al rinomato Tabernacle di Londra. Il tour tocca anche l’Italia. Nasce un’intesa con la cantautrice Elisa che lo invita a salire sul palco dell’Arena di Verona durante il suo concerto-evento “L’Anima Vola Live”, dell’Alcatraz di Milano e dell’Atlantico di Roma. Jack Savoretti ricambia il favore invitandola a salire sul palco in Piazza Unità d’Italia a Trieste durante la Barcolana, la prestigiosa e internazionale Regata Velica e al Koko Club di Londra. A novembre dello stesso anno Jack registra il tutto esaurito sul palco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma. Il 9 febbraio 2015 è uscito per il mercato anglosassone “Written in Scars” su etichetta BMG esordendo al quinto posto della classifica inglese, premiato già da quattro stelle dai critici di Q Magazine e The Independent. In Italia, anticipato dal singolo Home in rotazione in tutte le radio da gennaio, l’album uscirà il 24 febbraio su etichetta BMG. “Written in Scars”, segna sicuramente uno dei punti più alti della carriera di Jack Savoretti che ha registrato questo disco lavorando insieme a Matt Benbrook e Samuel Dixon, già al fianco di Sia e Adele, nonché uno dei migliori autori attualmente in circolazione. In primo piano troviamo la simbiosi tra la chitarra acustica e la voce ruvida di Jack Savoretti inserite in un vestito sonoro innovativo frutto di una notevole ricerca musicale. All’interno dell’album spicca, in esclusiva per l’Italia, il brano Fall che racconta la collaborazione con Zibba il cantautore ligure con il quale è nata una particolare intesa artistica e umana legata alla comune passione per le terre che si affacciano sul golfo di Genova. Attualmente Jack Savoretti è impegnato in un tour che lo porterà nei migliori club inglesi culminando il 4 marzo sul palco del Shepherd’s Bush Empire di Londra. In Italia “Written in Scars” sarà presentato dal vivo in anteprima il 25 febbraio all’Auditorium Flog di Firenze. Lo spettacolo sarà un’anticipazione del tour che, in aprile, toccherà le principali città italiane accompagnato dalla sua storica band The Dirty Romantics.
In apertura si esibirà Marco Sbarbati.
Il cantautore inglese Charlie Winston sarà ospite al Locomotiv per presentare il suo ultimo lavoro “Curio City” (AFishant Records), la cui uscita è prevista per il prossimo 27 gennaio. In apertura si esibirà Tom Baxter.
La carriera di Charlie Winston inizia presto: suona il basso in “Feather And Stone”, album del fratello Tom Baxter, e si esibisce insieme a lui in produzioni teatrali londinesi. Il suo primo album da solista, l’autoprodotto “Make Way” (2007), ottiene un buon successo di critica e gli dà l’opportunità di aprire i concerti di Peter Gabriel durante il tour europeo del 2007. Il successo di pubblico arriva due anni dopo, quando Winston pubblica “Hobo” (Real World Records, 2009), che riscuote un successo clamoroso in Francia: con oltre 400.000 copie vendute ottiene tre dischi di platino e arriva al primo posto in classifica.
Mecna o Mec Namara, pseudonimo di Corrado Grilli (San Giovanni Rotondo, 26 marzo 1987) è un rapper e batterista italiano.
È un membro del gruppo musicale rap italiano Microphones Killarz con Lustro e Totò Nasty.
Mecna, in principio conosciuto come Mec Namara, nasce il 26 marzo 1987 a San Giovanni Rotondo (Foggia). Da sempre interessato alla musica, all’inizio del nuovo millennio coltiva il proprio interessare per la cultura hip hop. Durante i primi anni delle scuole superiori, trascorsi a Foggia, inizia a scrivere e registrare le prime tracce con il socio Lustro Gigi. Insieme formano la Microphones Killarz, alla quale si aggiunge subito dopo Totò Nasty. Nasce il primo demo, poi l’esperienza live, e varie collaborazioni con artisti locali e non, tra cui gli Original T’roonz. Il gruppo inizia a ricevere sempre più ampi consensi plasmando il proprio stile. Il 2005 è l’anno forse più prolifico per la Mic Killarz: escono le prime due puntate del mixtape Stacanovisti, raccolta di brani inediti organizzati per il download gratuito.
Nel Settembre 2005 Mec Namara pubblica sul suo blog un mixtape solista dal titolo 343km, il mixtape segna il passaggio da Foggia a Roma, dove si trasferisce per studiare. Dopo altre collaborazioni e partecipazioni (es. nel disco di Set, Mano & James Cella Rappermania, nel disco di Wario) esce, nel dicembre 2005, il primo prodotto ufficiale della Microphones Killarz: No Problem. Distribuito da Vibrarecords e contenente 17 brani con parecchie collaborazioni, il disco riscuote un apprezzabile successo, tanto da conquistarsi la simpatia di alcuni dei più autorevoli magazine di cultura hip hop in Italia. A fine Giugno 2006, Mec Namara termina un progetto parallelo con lo stretto collaboratore ElDoMino di Ascoli Piceno, dal titolo Propaganda. Scritto in poco più di due mesi, al fianco di James Cella, Zampa, Kamo, Kento, S.I.D. e altri, il disco si prefigge di essere prima di tutto un prodotto onesto, pieno di musica vera e buone storie. Uscito il 5 ottobre 2006, è disponibile anche su iTunes, grazie all’etichetta milanese Funk Ya Mama. Nel 2007 esce poi il secondo disco della Microphones Killarz, dal titolo No Sense distribuito dalla Saifam/Self in tutta Italia. Il disco riscuote un grande successo a livello di pubblico, e stende le basi per il futuro disco del gruppo.
Nel 2009 forma con altri nomi celebri della scena italiana (Kiave, Ghemon, Macro, Hyst, DjImpro, Rafè & Negrè) un nuovo team, riunito sotto il nome di “Blue-Nox”. All’inizio tramite un sito (www.blue-nox.com), ma presto anche attraverso live shows mirati e varie pubblicazioni, il collettivo Blue-Nox cerca di creare, attraverso varie forme d’arte, un’alternativa forte a tutto ciò che i media stanno cercando di inculcare come Hip Hop e/o cultura in questi anni.
Nel 2015 esce il suo ultimo lavoro “LASKA” che al debutto si è posizionato al numero 8 della classifica FIMI.