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Il duo di Providence (Rhodes Island), formato da Brian Chippendale e Brian Gibson, a tre anni dall’EP ‘Oblivion Hunter’ e a ben sei dall’ultimo lavoro ‘Earthly Delights’, è tornato il 23 marzo con il nuovo ‘Fantasy Empire’, uscito via Thrill Jockey (linkiamo a fondo pagina il video realizzato dal disegnatore Lale Westvind).
Attivi dal 1994, dal vivo presentano sempre serate alquanto insolite: non suonano sul palco, ma sul pavimento (la cosiddetta “guerrilla gig”) indossando strane maschere e facendo creare agli spettatori un piccolo cerchio intorno a loro. La miglior definizione al loro sound si è avuta quando mentre i Lightning Bolt furono chiamati a suonare a mezzogiorno al All Tomorrow’s Parties del 2004, Steve Albini commentò il loro show come “la migliore sveglia che abbia mai avuto”.
In apertura si esibirà Above The Tree & Drum Ensemble Du Beat
Website: www.laserbeast.com
Facebook: www.facebook.com/pages/Lightning-Bolt/12838367045
Label: www.thrilljockey.com
Prevendite disponibili sui circuiti:
Ticketone: http://bit.ly/1Jfkp8t
Vivaticket: http://bit.ly/1I8BUW1
A una settimana dall’annuncio dell’uscita – prevista per il 6 Novembre prossimo – del nuovo album, i Calibro 35 rendono note anche le prime date del tour di “S.P.A.C.E.”. Il live sarà caratterizzato da alcuni cambiamenti rispetto ai set passati: per rendere al meglio i brani del nuovo disco sia Enrico Gabrielli che Massimo Martellotta suoneranno anche dei sintetizzatori.
READ MORE:
CALIBRO 35
Massimo Martellotta, Guitars and Keyboards
Enrico Gabrielli, Keyboards, Flute, Bass Clarinet, Vocals
Luca Cavina, Bass Guitar
Fabio Rondanini, Drums and Percussions
www.calibro35.net
www.recordkicks.com
www.recordkicks.com/news/CALIBRO-35-S.P.A.C.E.-The-New-Album
In apertura:
Ooopopoiooo
il duo di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, oltre ad aprire il concerto, si unirà ai Calibro in diversi brani.
Il progetto nasce dal desiderio dei due thereministi di approfondire la ricerca sul proprio strumento, lavorando sull’interazione timbrica, melodica e armonica. La varietà e diversità degli altri strumenti utilizzati, suonati spesso in maniera speculare, completa la forma sonora, creando “OoopopoiooO”. Un mix di elettronica, ambient e minimalismo, immerso in ampi spazi di libera improvvisazione. Nel repertorio, oltre a brani originali, si possono ascoltare riletture di brani di Aphex Twin / Philip Glass, Nucleus, Ravel, Inti Illimani…
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****ATTENZIONE: Ritiro prevendite dalle ore 15, lato Graziano****
TUTTO ESAURITO!! SOLD OUT!!
Lo Stato Sociale chiuderà il tour nella sua Bologna e lo farà in una location specialissima: il Paladozza.
Il concerto nello storico palasport cittadino si terrà sabato 21 novembre. Ci saranno ospiti, soprese e molto di più di quello che potete immaginare.
Ospiti:
99 Posse
Tre Allegri Ragazzi Morti
Brunori SAS
The Bluebeaters
L’Orso
Magellano
Max Collini
COSTA!
Altre di B
Duncan Project (coreografie di Michela Ercolani)
Apertura Porte: 19:00
Inizio Concerto: 21:00
Una produzione Locomotiv Club e Antenna Music Factory
INFO INFO INFO
♪ Aftershow:
Il concerto finirà a mezzanotte, dopodiché tappa al TPO in via Casarini 17/5 per l’aftershow con un sacco di djset illustri e pronti per brindare assieme. È molto vicino al Paladozza e a piedi ci si arriva in 10 minuti.
☞ Accomodation:
Per chi arriva da fuori sono disponibili convenzioni con diverse strutture. Alcune molto comode rispetto al Paladozza, altre un po’ meno e più indicate per chi arriverà in auto.
http://www.albergopallone.it/
Disponibilità di camere singole, doppie, triple, e camerate condivise da 4 o 6 persone.
camera singola: €30,00 a notte
camera doppia: €50,00 a notte
camera tripla: €75,00 a notte
camera in condivisione da 4 o 6 posti letto: €20,00 a persona a notte.
e potete noleggiare le bici da quei bravi ragazzi de L’Altra Babele
http://www.hotelholiday-bo.com/
Soggiorno di 2 notti:
singola € 45,00 + € 2,00 t.s. per notte
doppia € 55,00 + € 1,50 t.s. per persona/per notte
tripla € 73,00 + € 1,50 t.s. per persona/per notte
Soggiorno di 1 notte:
singola € 50,00 + € 2,00 t.s.
doppia € 60,00 + € 1,50 t.s. per persona
tripla € 78,00 + € 1,50 t.s. per persona
✈ Mobilità
Per spostarsi entro bologna potete godere dei servizi pubblici http://www.tper.it/ ed anche del suo servizio di bike-sharing.
Il paladozza si trova in Piazza Azzarita, è comodo dalla stazione centrale e dall’autostazione (per voi che arriverete con Megabus).
E’ raggiungibile anche in auto (è fuori dalla ZTL)
☞ Se Magna Bè e Se Beve Bè
– PizzArtist in via Marsala 35
– da Vâgh íñ ufézzí in via Dé Coltelli 9/2
Per bere:
– da Ruggine in vicolo Alemagna 2/C da Davo e Don
– da Botteghe Festina Lente in via Mascarella 22 da Luca e Davide
Si ringrazia per la collaborazione: db Technologies http://www.dbtechnologies.com/IT/Home.aspx
The Computers iniziano come band punk’n’roll in stile The Hives e presto si esibiscono in tutta Europa. I loro spettacolari show pieni di energia e passione rock’n’roll attirano l’attenzione dei Die Toten Hosen, che li invitano ad aprire i loro concerti in Germania e in particolare la data finale del tour allo Esprit Stadium di Dusseldorf, davanti a cinquantamila fan.
Oltre all’album di esordio “This Is The Computers” (One Little Indian, 2011), la band ha all’attivo “Love Triangles, Hate Squares” (One Little Indian, 2013), prodotto da Mark Neill (già produttore per i Black Keys), mostra una nuova evoluzione nel sound della band che si indirizza verso sonorità più melodiche.
READ MORE:
www.thisisthecomputers.com
www.facebook.com/thecomputers
In apertura alla band inglese si esibiranno iThe Doormen: nati nel 2009 a Ravenna,nel Novembre dello stesso anno pubblicano un Ep che va esaurito in pochi mesi. Il primo album omonimo , prodotto da Paolo Mauri ((Afterhours , Le Luci della Centrale Elettrica , La Crus , Prozac +), esce a Marzo 2011 preceduto dal singolo “Italy”. La visibilità che ha seguito la pubblicazione del disco permette alla band di suonare un pò dappertutto e di aprire concerti per artisti importanti come Subsonica, Ash, The
Vaselines, Ministri, Blood Red Shoes, Art Brut, Mark Moriss (The Bluetones) e Tre Allegri Ragazzi Morti.
Nel 2012 vincono le selezioni regionali di Arezzo Wave Love Festival e vengono invitati a rappresentare l’Emilia Romagna e ad esibirsi sullo Psycho Stage.
Nel Marzo 2013 pubblicano “Black Clouds” secondo full lenght, preceduto dal singolo “My Wrong World”.
Ad Aprile 2014 la band varca la Manica per esibirsi in U.K. in tre locali storici quali THE WATER RATS, THE PAVILION, THE DOUBLIN CASTLE. Ad Agosto vengono scelti dal MEI per aprire il concerto di Paul Weller all’Umbria Rock Festival. Ad Aprile 2015 esce “Abstract [RA] terzo album della band ravennate.
Link Facebook : https://www.facebook.com/pages/The-Doormen/118137594868023
Link Twitter : https://twitter.com/thedoormenband
Dopo il live Rocknrolla Night Dj’s – Boyler & Raffa
Link Youtube : http://www.youtube.com/user/thedoormenmusica
Link Spotify : https://open.spotify.com/artist/7Ae1pT7ULZOrQbGsEiaEqo
Link Soundcloud : http://m.soundcloud.com/the-doormen/
Link Rockit : http://www.rockit.it/thedoormen
Link Bandcamp : https://thedoormen.bandcamp.com
Quelli della Drum, Ivano Zanotti, Music Academy e Four Sticks presentano l’evento batteristico dell’anno con:
Mike Terrana (USA)
Horacio El Negro Hernandez (Cuba)
Adriano Molinari (ZUCCHERO)
Giovanni Giorgi Trio (MALIKA AYANE)
Ivano Zanotti Band (BERTE’)
Luca Martelli (LITFIBA)
Max Baldaccini (NESLI)
Paolo Valli (DOLCENERA)
Daniele Tedeschi Trio (VASCO ROSSI)
Alessandro Bissa Band (A PERFECT DAY)
Si ringraziano i seguenti partners:
Fabio Tomba, Fabio Biagi, Locomotiv e Gabriele Ciampichetti.
Ed i seguenti sponsor:
Tama
Noble & Cooley
Pearl
Yamaha
Vibe
Varus
Musa
Mapex
Zildjan
Amedia
Ufip
A-Meinl
Silverfox
Attack
INGRESSO € 15
Il Locomotiv Club è soggetto a tesseramento AICS
Infoline: 339/5640049
Acquisto biglietti presso:
– Music Academy – Via dell’Idraulico 1 – 40138 Bologna Tel 051 6313706
– Four Sticks – Via Fenulli, 105 – 42123 Reggio Emilia – Tel 0522 70359
– Quintogrado Music School – Via Brescia 17/19 – 25016 Ghedi – Bs Tel 030 9032862
Bianca Casady, metà del celebre duo delle Cocorosie, porta in Italia il suo acclamato nuovo progetto/spettacolo in cui mette in scena canzoni meravigliosamente costruite con una band, un danzatore e una bellissima parte video, dando vita ad un universo suggestivo, misterioso ed incredibilmente affascinante, sospeso tra teatro, musica e danza.
Insieme alla sorella Sierra, nel progetto comune delle CocoRosie, Bianca Casady ha dato vita ad un grande surreale mondo Pop Art.
Oltre agli acclamati album e ai concerti in tutto il mondo, le CocoRosie hanno scritto il brano da balletto “Night Shift – A FeedleFeeble” nel 2012 al Kampnagel e da allora hanno realizzato due progetti teatrali con il grande regista Robert Wilson. Adesso – dopo diversi progetti solisti – Bianca Casady ancora una volta esce fuori del contesto familiare delle CocoRosie per raccogliere i partner di lungo tempo (la CIA) per un progetto musicale –artistico- teatrale.
Insieme con il ballerino Bino Sauitzvy, il video artista Jean Marc Ruellan e i musicisti Lacy Lancaster, Takuya Nakamura e Doug Wieselman, Bianca porta nuove canzoni sul palco, che saranno contenute in un album che verrà pubblicato in autunno.
Casady disegna un mondo parallelo misterioso e suggestivo partendo da un pianoforte scordato, una macchina da scrivere polverosa e pile di poesie. Le sue canzoni sono gemme che nascono da una strana musica che rimanda ad un immaginario da paese delle meraviglie e che ora può essere vissuto in una performance concerto.
Dopo la prima mondiale al Summer Festival Kampnagel di Amburgo, questo spettacolo, che è stato presentato tra gli altri al Melt Down di Londra e al Pop-Kultur di Berlino, farà tappa in Italia per 4 appuntamenti da non perdere.
In apertura si esibirà Phill Reynolds a presentare il nuovo disco in uscita su Locomotiv Records.
Phill Reynolds, al secolo Silva Cantele, poliedrico musicista, esplosivo chitarrista nei Miss Chain & the Broken Heels e frontman dei leggendari Radio Riot Right Now, qui è alle prese con il suo progetto solista. A cavallo tra il delta del Mississippi e il Greenwich Village dei folk singer di protesta, Phill suona la chitarra, l’armonica, il cembalo, il banjo, la cassa.
Todo Modo è il progetto di Paolo Saporiti, noto cantautore, Xabier Iriondo degli Afterhours e Giorgio Prette, ex batterista degli Afterhours (dove ha suonato dal 1990 al 2014). “…Questo progetto lo volevamo a tutti i costi…”, ecco come è iniziato tutto secondo Paolo Saporiti: “In Todo Modo, film di Elio Petri tratto dal romanzo omonimo di Sciascia, il nostro mondo, il Paese Italia, appare inchiodato a uno stato di immobilismo elitario di stampo prettamente democristiano, disposto a tutto, fino all’omicidio, pur di riuscire a conservare lo status quo. Un incontro di pure spartizioni di potere nella realtà, viene così ammantato di significati spirituali e filosofici che non ha e la mistificazione e la manipolazione dell’informazione, come della stessa esistenza dell’altro, inteso qui come essere umano sempre sacrificabile di fronte alle esigenze di potere, appaiono così tanto contemporanei e odierni ai nostri occhi, che il non voler ricordare col nome di questo progetto tale atmosfera, sarebbe stato un vero peccato”.
Paolo, Xabier e Giorgio sono musicisti differenti tra loro, come ci tiene a precisare Saporiti: “Ognuno di noi arriva da esperienze toste e sta vivendo momenti enormi della propria esistenza come è normale che sia … Giorgio è un delfino, nel senso della libertà e ne aveva fame, voleva lasciarsi andare e lo ha fatto … Xabier è un integralista, in tutto e per tutto, preciso come una lama, tagliente come la sua chitarra ma ha una poetica che quando sceglie di sguinzagliare è devastante. Io sono quello che sono, uno che ama la musica e che ha avuto bisogno di scegliere e incontrare le persone giuste con cui lavorare, da sempre, per poter arrivare a dire che fare musica è il massimo della vita, con la calma e la dovuta sofferenza e che da sempre ama cantare e parlare di quello che prova e sente”.
Tranne che per le tracce ‘Togli Le Mani Da Lei’ e ‘L’Attentato’, scritte dal solo Paolo Saporiti, i brani di Todo Modo sono frutto della collaborazione tra Paolo, Xabier e Giorgio. Il disco è stato registrato e mixato da Xabier Iriondo presso lo Zulo Gorria studio, esclusi i brani ‘Togli le mani da lei’, ‘Come fossi Dio’ e ‘Puttane e miele’ mixate da Marco “la nonna” Posocco presso Hollow Room.
Le esperienze pregresse dei tre musicisti si sentono all’interno dei 9 capitoli del loro esordio ma senza dare l’idea di trovarsi di fronte ad un nuovo lavoro di Paolo Saporiti o degli Afterhours, di Cagna Schiumante o dei Six Minute War Madness. I Todo Modo sono un band a se stante, unica ed orginale, capace attraverso testi graffianti e un sound potente di attirare l’attenzione dell’ascoltatore.
‘Todo Modo’ gronda carisma come i tre artisti che lo hanno composto e registrato.
I due concerti di Milano e Bologna sono stati organizzati in occasione del rientro di DARGEN dopo il viaggio, per festeggiare il suo compleanno con i suoi fan e per chiudere definitivamente questo tour andato replicando le due città dove i concerti sono andati alla grande!
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Non è chiaro il momento preciso in cui Jacopo D’Amico, milanese di origini eoliane, trova sulla sua strada Dargen. Succede da qualche parte e in qualche tempo. Di sicuro su quella strada, a celebrare quell’incontro, c’era il fantasma del rap. Tanto rap ascoltato e imparato, il rap che diventa punto di partenza per tutta una serie di avventure esistenziali e sonore, le prime improvvisazioni, i primi virtuosismi, le prime sperimentazioni.
Dargen D’Amico si materializza nella scena rap italiana militando nelle Sacre Scuole insieme ai futuri Club Dogo e ne Il Circolo con pionieri della scena hip-hop italiana come Zippo (Comitato) e Chief (Chief & soci). Siamo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000. Quando i suoi compagni e la scena seguono una loro evoluzione stilistica lineare, Dargen si tira fuori dal gioco. Per usare una metafora calzante, esce dal gruppo, esce da ogni idea di gruppo. Entra nel suo castello privato, e lo trova pieno di fantasmi. Da una parte Jacopo, dall’altra Dargen, la luce e il buio illuminano e oscurano a tratti l’uno, a tratti l’altro. È il posto giusto. Quando sembra ormai un desaparecido della scena, se ne esce con un album solista.
Musica senza musicisti (autoproduzione, Giada Mesi – 2006) è uno shock. La strada ora non solo è marcatamente personale ma è anche molto distante dai cliché dell’hip-hop italiano. Se da un lato infatti tutte le energie sembrano far esplodere il rap alla sua intensità massima, intorno fioriscono le aperture creative dell’elettronica e strane forme che deviano i modelli della canzone italiana classica, la voce declinata in un’espressività nuova, testi capaci di giostrare quello spettro di umori che vanno dallo slancio poetico a un uso non banale dell’ironia, in un’alternanza ubriacante di registri, dal tragico al comico e con tutto quello che sta nel mezzo.
Dargen nel frattempo ha nuove collaborazioni, tutte nate in contesti spontanei, di grande amicizia, come quella con i Two Fingerz, con i quali nel 2007 lavora in veste di autore dei testi all’album “Figli del Caos” (Sony-Bmg) o la prima importante jam con i Crookers: il pezzo ‘Nchlinez, contenuto nel “Crookers Mixtape” (2007) che diventa un culto.
Nel 2008 arriva il secondo album da solista, un monumentale doppio CD, Di vizi di forma virtù (Giada Mesi/Talking Cat / distr. Universal), nel quale convivono in un gioco di tensioni spesso avventurose e sempre spiazzanti, le tante anime di D’Amico, quella dell’eretico hip-hop, quella del rapper che sa usare le sfumature del genere, e quella del cantautore freak da anni 2000, che gioca rispettando i propri fantasmi, in un ventaglio di colori veramente inedito per l’Italia.
Nel 2009 c’è il primo duetto con Fabri Fibra, nel brano Via Vai. La collaborazione tra i due avrà felice prosecuzione nel 2010, parliamo della hit Festa Festa, singolo che i Crookers scelgono per presentare il loro album d’esordio “Tons Of Friends” al mercato italiano. E Dargen è l’unico italiano presente anche nella versione internazionale dell’album dei Crookers (nel brano Birthday Bash), disco che ospita insieme a Dargen, tra gli altri, Kelis, Will.i.Am, Soulwax, Mixhell, Roisin Murphy, Pitbull, Tim Burgess.
Nello stesso anno escono due EP: D’ – parte prima e parte seconda, dall’unione dei quali nascerà l’album “CD’” (Giada Mesi). È il Dargen più sentimentale e più legato alla forma canzone – influenzato dai grandi modelli metropolitani milanesi che sempre lo hanno suggestionato, da Jannacci a Cochi & Renato passando per Camerini, così come dai neomelodici napoletani – capace di muoversi sulle più dirette basi elettro-rap e allo stesso tempo continuare nuove esplorazioni sonore, in una gamma di riferimenti che vanno dai Daft Punk e la dance italiana dei ’90 a un’etichetta come la Warp, sempre perso in quello straniamento tra Jacopo e Dargen, tra luce e buio, teatro e vita reale, in quel limbo dove sorrisi e lacrime fanno lo stesso gioco.
L’amore per la canzone italiana sarà il canovaccio sempre nel 2011 del progetto Macrobiotics insieme allo storico dj e produttore milanese Nic Sarno, l’album in free-download dal titolo “Balerasteppin” sovrappone in un impensabile cut-up cover di classiche pop songs tricolori, da Fabrizio De André a Loredana Bertè passando per Vasco Rossi e Gianni Morandi, a basi elettroniche di artisti stranieri.
Il 2012 arriva la cosa più pop fatta da Dargen finora, un duetto con Max Pezzali nella rilettura de Hanno ucciso l’uomo ragno. Contemporaneamente vede la luce il suo progetto più radicale: Nostalgia Istantanea (Giada Mesi), album in vinile con due uniche lunghe tracce di venti minuti l’una, due flussi di coscienza che avvicinano il rap alla psichedelia, il flow attraversato da immagini bibliche e visioni di ogni tipo qui definitivamente poesia.
Nel 2013 esce su Universal “Vivere aiuta a non morire”, con un D’Amico sempre pronto a vestire di nuovi dettagli il suo stile, capace di unire il suo approccio più sensibile a una comunicativa mai così acuta e diretta, in un viaggio da antologia punteggiato da collaborazioni sempre interessanti, da Andrea Nardinocchi a Max Pezzali, da Fedez a Enrico Ruggeri, passando per Perurbazione e J-Ax.
Il 2015 è l’anno di “D’iO”. Un lavoro discografico che contiene “un poco di tutto quello che ho fatto fino a qui” – racconta Dargen – e che come ovvia conseguenza nell’edizione limitata (rinominata edizione enciclopedica) “contiene interamente la mia discografia”. Ecco che qui, emerge la capacità di una scrittura mai così pop. L’iniziale La mia generazione, il singolo Amo Milano, la strepitosa Crassi. Poi tutto si svolge nella parte chiara dell’ artista·uomo, che spesso sembra parlare direttamente, senza schermature, al cielo, stringendosi in questo a tutta l’umanità disponibile; messaggi nella bottiglia tra se e Dio, e ancora flash sempre più precisi di quella spiritualita insita nella poetica dargeniana.
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Dutch Nazari nasce in provincia di Padova nel 1989. Verso i 15 anni la sua passione per ilgenere musicale rap lo porta a entrare a contatto con la scena hiphop di Padova. Nel 2006 entra a far parte della crew Massima Tackenza, con cui in quegli anni fa esperienza sui palchi a alle battle di freestyle e con cui collabora alla produzione di un mixtape (MT2 – 2007) e un album (Stai giù – 2009). In quegli anni lavora anche a un altro disco in collaborazione con Buzz (altro membro del collettivo Massima Tackenza). Si tratta del disco “10 kg in più”, che contiene, tra le altre, la canzone “la borsa”, il cui video (caricato su youtube sul canale di Dutch) è il frutto dello straordinario talento del regista Nicholas Nazari, realizzato interamente con la tecnica dello “stop motion” (per vedere il video: http://goo.gl/suuX81).
Nel 2011 l’ep “Non lo avevo calcolato” segna l’inizio del percorso solista. Nella sua parentesi solista inizia un progressivo allontanamento dagli stereotipi narrativi del rap, abbandona del
tutto l’autocelebrazione e comincia a mescolare le metriche e i messaggi del rap alla poeticadei Poetry Slam (“poetry slam”: http://goo.gl/oLwgGj), una realtà a cui Dutch si avvicina anche grazie alla forte amicizia con il poeta veneziano Alessandro Burbank. Dal punto di vista musicale comincia a prediligere sonorità elettroniche e sognanti, e a collaborare musicalmente con un grandissimo talento della musica elettronica, il padovano Luca Patarnello (membro del duo elettronico Sick et Simpliciter). Dopo avere estratto il singolo “Speculation” (http://goo.gl/RlPagd) Dutch viene notato da Dargen D’amico, un nome molto importante nel panorama italiano della musica rap e non solo, che a Settembre 2014 annuncia l’ingresso di Dutch nella propria etichetta discografica “Giada Mesi”. Il 14 Ottobre 2014 esce per Giada Mesi l’ep Diecimila Lire, (scaricabile gratuitamente su www.dutchnazari.tumblr.com). L’ep consacra la collaborazione tra Dutch e i Sick et Simpliciter, ai quali è affidata la produzione strumentale. Nel disco, oltre a un brano con Dargen D’Amico dal titolo “Genio Dentro” (video: http://goo.gl/NnW86I) , si trova anche una strofa del rapper torinese Willie Peyote nel brano “Falling Crumbs” (video: http://goo.gl/Eb8nrp).
MECNA torna live da ottobre nei migliori club italiani con il nuovo “TAXI TOUR”, come sempre accompagnato daIamseife al live programming e Alessandro Cianci a synth e voci.
Uno show che ripropone nuove e vecchie hit oltre che vere e poprie chicche tratte da tutti gli album ed Ep del rapper foggiano,una scaletta completamente rinnovata e una nuova strumentazione sul palco con inediti arrangiamenti e raffinate rivisitazioni elettroniche per uno spettaoclo che non ha né precedenti né paragoni in Italia. La struttura dello show si discosta infatti dal classico concerto rap per avvicinarsi ad un vero e proprio live set dove le strumentali vengono costruite, dilatate e riarrangiate per accompagnare i testi suggestivi di MECNA.
Il 2 dicembre 2015 inizierà il tour in acustico di IOSONOUNCANE. Dopo le due date in Sardegna, a Cagliari e a Sassari, che costituiranno anche l’ultima occasione di vedere il set elettronico, IOSONOUNCANE concluderà il tour di DIE con una manciata di date in acustico. Gli arrangiamenti stratificati e sontuosi dell’album lasceranno posto alle canzoni scarnificate. Sul palco con IOSONOUNCANE ci sarà Serena Locci corpo e anima femminile di DIE. Due voci si incontreranno, una femminile e una maschile, così come nella narrazione istantanea dell’album.