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E’ finalmente uscito “Azel”, il nuovo disco di Bombino; Registrato lo scorso autunno a Woodstock – cosa non priva di significato per un artista che considera Jimi Hendrix e Carlos Santana due delle sue maggiori fonti di ispiraziore – nello Applehead Studio per la Partisan Records, sotto la guida di Dave Longstreth dei Dirty Projectors (che prende il posto di Dan Auerbach dei Black Keys, produttore/mentore di “Nomad”) e mixato da David Wrench (per quattro volte vincitore del premio “produttore dell’anno” della BBC e già al lavoro con FKA Twigs, Caribou, Jungle, Charlie XX), “Azel” è anticipato dal singolo “Inar”.
Il tocco “occidentale” di Longstreth e la voce di “Mahassa” Walet Amoumene, cantante del gruppo Tuareg tutto al femminile Tartit e ospite del disco, danno nuova profondità alla musica di Bombino e la avvolgono di calore e colore, perfetto contraltare alla sua anima inquieta e ai suoi testi malinconici.
Stella del desert blues, Bombino è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo.
Nella sua lingua nativa, il Tamasheq, la parola Azel ha diversi significati: oltre ad essere il nome di un piccolo villaggio del Niger cui Bombino è particolarmente legato, significa soprattutto radici e, al tempo stesso, rami di un albero. Ancoraggio alla Storia e sviluppo verso nuove direzioni future.
Bombino suona in modo solare e colorato, sì, ma canta la sua nostalgia del deserto e la preoccupazione per un’identità minacciata che, tuttavia, per non estinguersi, deve comunque fare i conti con il mondo contemporaneo.
Bombino sarà in Europa e in Italia con il suo nuovo live da maggio ad agosto, con la promessa di replicare lo straordinario successo ottenuto 2 anni or sono con “Nomad”.
Attualmente è impegnato in un lungo tour negli Stati Uniti che finora lo ha visto trionfare in diversi club, festival e teatri come il celebre Apollo Theatre di New York, è stato tra i 10 artisti consigliati da Billboard all’SXSW di Austin dove si è esibito lo scorso 17 e 18 marzo ottenendo uno strabiliante successo di pubblico e critica.
Dalll’1 al 21 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIO PARCO, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.
ENRICO RAVA è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Tra la sua numerosa discografia sono da segnalare gli imperdibili Quartet (ECM 1978) “Rava l’opera Va” (1993 – Label Bleu 6559), “Easy Living” (2004 – ECM 1760), “Tati” (2005 – ECM 1921) e “The Words and the Days” (2007- ECM 1921), “New York Days” (2009 – ECM 2064), “Tribe” (2011 – ECM 2218) e “On The Dance Floor” (2012 – ECM 2293).
Non è difficile usare i superlativi per raccontare la sua avventura musicale, talmente ricco è il suo curriculum, talmente affascinante il suo mondo musicale, talmente lungo l’elenco dei musicisti con i quali ha collaborato, italiani, europei, americani: Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Stefano Bollani , Joe Henderson, John Abercrombie, Pat Metheny, Archie Shepp, Miroslav Vitous, Daniel Humair, Michel Petrucciani, Charlie Mariano, Joe Lovano, Albert Mangelsdorff, Dino Saluzzi, Richard Gallliano, Martial Solal, Steve Lacy, Mark Tuner, John Scofield ecc… Ha effettuato tours e concerti in USA, Giappone, Canada, Europa, Brasile, Argentina, Uruguay partecipando a importanti Festival (Montreal, Toronto, Houston, Los Angeles, Perugia, Antibes, Berlino, Parigi, Tokyo, Rio e Sao Paulo, ecc.) E’ stato più volte votato miglior musicista nel referendum annuale della rivista “Musica Jazz”, risultando vincitore anche nelle categorie “miglior gruppo” e “miglior disco italiano. Nominato “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese, nel 2002 ha anche ricevuto il prestigioso “Jazzpar Prize” a Copenhagen. Negli ultimi anni è comparso nei primi posti del referendum della rivista americana Down Beat, nella sezione riservata ai trombettisti, alla spalle di Dave Douglas, Wynton Marsalis e Roy Hargrove, e in quella riservata ai migliori gruppi ,con il quintetto denominato TRIBE. Ed è la prima volta che una formazione italiana figura in tale classifica. Nel gennaio 2004 si è esibito per una settimana nel prestigioso Blue Note di New York, bissando ancora il successo alla Town Hall e poi ancora al Birdland (2006, 2008, 2009 , 2012 e 2013).
L’8 Giugno 2011 per Feltrinelli Editore è uscito il libro INCONTRI CON MUSICISTI STRAORDINARI La storia del mio jazz – La storia degli ultimi cinquant’anni di jazz nelle parole divertite e divertenti di uno dei protagonisti assoluti della musica contemporanea. In questo libro Rava ripercorre la storia della sua carriera attraverso il racconto della sua “vorticosa attività fatta di continui incontri con musicisti straordinari, di storie sempre surreali e talvolta amare, di piccole stranezze e grandi talenti, restituendo uno spaccato vivido, con il sorriso e lo sguardo ironico di chi, alla fine, di cose ne ha viste accadere veramente tante.” Il Luglio 2011 lo ha visto protagonista di un tour europeo con un nuovo grande progetto “Tea for Three” insieme ad altri tre musicisti straordinari come Dave Douglas, Avisahi Cohen e Uri Caine. Nell’ottobre 2013 è stato pubblicato per l’editoriale L’Espresso “Rava On The Road” con un gruppo costituito da Giovanni Guidi, Roberto Cecchetto, Stefano Senni e Zeno De Rossi e l’Orchestra Sinfonica del Teatro Regio di Torino diretta da Paolo Silvestri.
Attualmente, oltre al suo RAVA TRIBE (insieme a Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Gabriele Evangelista e Fabrizio Sferra) ama esibirsi con il quartetto di recentissima costituzione con Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Con questa nuova formazione, affiancata da Gianluca Petrella, nel Gennaio 2015 ha registrato un nuovo album per l’ECM “Wild Dance”, uscito a settembre 2015, che ha riscosso un grande successo e apprezzamento di pubblico e critica. Rava New 4et è stato eletto miglior gruppo del 2015 secondo il referendum della rivista Musica Jazz.
EURO 2016: ITALIA vs BELGIO
Lunedì 13 Giugno gli azzurri affronteranno il Belgio, squadra che negli ultimi anni è cresciuta fino a toccare il vertice del ranking FIFA mondiale, sicuramente tra le favorite per la vittoria finale di EURO 2016.
Lo schermo in zona palco sarà dedicato alla proiezione della partita, gli stand presenti nel parco saranno pronti per sfamarvi e dissetarvi.
Dall’1 al 21 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIO PARCO, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.
Dalll’1 al 21 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIO PARCO, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.
Calcutta nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. Canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole cose che saranno capitate anche a voi.
Nel 2012 incide un disco per Geograph Records che si chiama “Forse…” (2012) e diventa un piccolo culto.
Il 30 Novembre 2015 esce “Mainstream” il secondo album di Calcutta, un disco pop rovesciato in 10 tracce d’amore immediate. E’ un disco per tutti ma forse non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo.
Prima e dopo il concerto selzione musicale a cura di Moreno Spirogi.
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MURATO!, la rassegna costruttiva curata da Radio Città Del Capo e Unhip Records è lieta di presentare il concerto di Sorge, nell’ambito della presentazione del docufilm “Rotte Indipendenti”.
L’elettronica incontra una scrittura profonda, nella “Guerra di Domani” di Emidio Clementi e Marco Caldera.
Sorge è un progetto di musica elettronica, nato nel 2014 da Emidio Clementi, cantante dei
Massimo Volume e scrittore, e Marco Caldera, produttore, musicista e tecnico del suono. L’amore comune per l’elettronica unito ad un immaginario coltivato nei lunghi tour in furgone insieme, ha portato alla realizzazione dell’album di debutto “La Guerra di Domani”, pubblicato da La TempestaDischi.
Il concerto è parte di una serata dedicata a “Rotte Indipendenti”, serie di documentari a cura di Sky Arte sulle scene musicali delle principali città italiane.:
ogni puntata del documentario, prodotto da Sonne Film per la regia di Giangiacomo De Stefano con sceneggiatura di Lara Rongoni, sarà dedicata ad una città diversa: Bologna come avanguardia culturale, Milano come centro di grande visibilità mediatica, Roma e l’asprezza di una metropoli autoreferenziale e Torino con le contraddizioni di una città che da industriale è mutata a favore di terziario e cultura. “La musica è una via d’accesso privilegiata per raccontare gli umori di una città, così abbiamo deciso di indagare la storia, lo sviluppo e i miti della musica indipendente in quattro poli molto significativi per la nuova scena culturale italiana degli ultimi vent’anni” ha spiegato il regista Giangiacomo De Stefano.
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Cumbia, Latin Rock, Psichedelia e Ritmi Brasiliani:
quello che fanno i Sonido Gallo Negro è molto semplice ed efficace: prendere la cumbia e iniettarla di psichedelia, chitarre fuzz, tinte anni ’70 per creare una festa in perfetto stile latino. Il tutto risulta chiarissimo nel loro ultimo disco “Sendero Mistico”, ma lo è ancora di più nelle esibizioni dal vivo.
“Chicha, Cumbia Amazónica, Huayno, Cumbia Sonidera y Boogaloo; Farfisa, Fuzz, y Güiro”
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Musica d’autore che incontra elettronica sperimentale, in un disco celebrato da pubblico e critica
Jacopo Incani è nato in Sardegna nel 1983 ma è stato adottato artisticamente da Bologna, dove vive e compone. Nel 2015 ha pubblicato “DIE”, disco che unisce musica d’autore italiana, rumorismo, folk, neo-psichedelia ed elettronica sperimentale, celebrato dalla critica italiana come uno tra i migliori dischi italiani del 2015, che sarà presentato dal vivo al Bio Parco con una band d’eccezione.
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Gianluca/GHEMON, classe 1982 e originario di Avellino, è uno dei più talentuosi e apprezzati artisti hip hop italiani. Negli anni ha saputo rinnovare il suo personalissimo stile, caratterizzato da temi profondi e rime molto curate sotto l’aspetto lessicale, che fanno di lui un artista a metà tra un cantautore e un rapper: un caso quasi unico all’interno dello scenario rap tricolore.
Attivo come writer e rapper fin da giovane, dopo diversi demo nel marzo 2005 GHEMON entra a far parte della Soulville Records e pubblica gratuitamente sotto il nome di Ghemon Scienz il primo ep solista “Ufficio Immaginazione”, che riscuote un buon successo da parte di critica e pubblico, che apprezza soprattutto la musicalita e la personalita marcata, diversa da quanto il rap italiano aveva proposto fino ad allora.
Nel marzo 2007, con la collaborazione del Dj romano Fester Tarantino, GHEMON pubblica il mixtape “Qualcosa cambierà”, un progetto composto di venti tracce di cui undici inediti, che vede la collaborazione di nomi noti della scena come Kiave, Bassi Maestro, Mistaman e il produttore americano Marco Polo. Questo disco è diventato negli anni un vero e proprio oggetto di culto, ricercatissimo da collezionisti e fan del genere.
Il mixtape fa da anticipazione al disco ufficiale, “La rivincita dei buoni”, che esce a dicembre 2007 distribuito da Self. L’impatto del lavoro è molto positivo e GHEMON viene premiato dalla rivista italiana Basement Magazine come Brand New Artist per la categoria hiphop al MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) del 2007.
Nel 2009 il rapper avellinese collabora con Dj Tsura (suo tour Dj ufficiale) e con il produttore Fid Mella e produce il disco “E poi, all’improvviso, impazzire”, che lo porta a suonare in ogni parte d’Italia, e a definire una volta per tutte il suo territorio musicale: rap mescolato al soul, al funk, al jazz e alla musica cantautorale italiana. In questo lavoro inizia, infatti, anche il suo primo approccio con il “canto” vero e proprio. Il lavoro, tralaltro, vede anche la partecipazione di Al Castellana, voce unica del Soul italiano e collaboratore storico di Neffa.
Nel 2010 Ghemon continua la sua attivita live, da solo o insieme alle due crew di cui fa parte insieme ad alcuni dei maggiori esponenti del rap italiano: Unlimited Struggle e Blue Nox, tramite la quale pubblica l’ep “EMbrionALE” sotto lo pseudonimo di Gilmar. Nel 2011, questo progetto sperimentale, che alterna poesia e musica per colonne sonore, viene stampato in edizione limitata e termina nei primi giorni di uscita.
“Qualcosa è Cambiato” è il titolo dell’album di GHEMON, uscito nel Gennaio 2012 per l’etichetta Macro Beats: sedici tracce che segnano il ritorno ufficiale del rapper italiano che più ha saputo far convivere una scrittura votata al racconto e alla riflessione con uno stile efficace e intelligente, capace di crescere e affinarsi nel corso di più di dieci anni di carriera. In “Qualcosa è Cambiato” i testi raccontano di quotidianita e rapporti interpersonali con occhio vigile e introspettivo, regalando una visione umana e onesta lontanissima dagli slogan e dai clichè a cui il rap italiano ci ha abituato negli ultimi anni. Un album che segna sicuramente la maturazione artistica di GHEMON, che mai aveva composto con cosi tanta lucidita e consapevolezza dei propri mezzi districandosi tra ritmi Jazz, Soul e Funk, alternando canto e rap.
Il disco è entrato in classifica FIMI e ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e critica tanto da essere stato ristampato e distribuito da Audioglobe dopo nemmeno due mesi dall’uscita, segnando una svolta importante nella carriera di GHEMON, che ha presentato l’album in un lungo tour per tutta la Penisola che lo ha portato anche sul palco degli MTV Days di Torino accanto a Mecna e Julia Lenti.
Nel luglio 2012 GHEMON duetta con Syria per la title track del film “Come non detto”, che vede tra i protagonisti Monica Guerritore, Ninni Bruschetta (Duccio di “Boris”), Francesco Montanari (“Il Libanese” in “Romanzo Criminale”).
Ad Ottobre dello stesso anno GHEMON partecipa alla realizzazione dell’EP “Per la mia gente/For my people” insieme a Bassi Maestro e al beatmaker newyorkese Marco Polo, uno dei più influenti produttori dell’HipHop underground americano. Un EP che riscuote un enorme successo e porta l’artista di Avellino in un lungo tour per tutta la Penisola in una inedita formazione con Bassi Maestro al microfono e Marco Polo come Dj.Ghemon
Nello stesso mese Fabri Fibra decide di collaborare con GHEMON nel brano “Teoria e pratica RMX”, che vede anche la partecipazione di Mecna. Il singolo anticipa il mixtape di Fabri Fibra “Casus Belli”. Nel Giugno del 2013 esce “Dove sei”, bonus track del nuovo album di Neffa. La canzone ha immediatamente generato un enorme hype e il brano è stato da subito scaricatissimo da iTunes.
Nel luglio 2013 rilascia come regalo ai fan il singolo “Grey Goose Blues” in freedownload. Il singolo, prodotto da Max Fisher, rappresenta un vero e proprio manifesto di ciò che Ghemon ha vissuto nei suoi ultimi due anni: i successi, le incomprensioni, le paure, le gioie di un trentenne che è riuscito dopo anni di sacrifici a ritagliarsi il suo spazio all’interno della scena musicale italiana. Al singolo vengono affiancati i pensieri del rapper di Avellino, raccolti in una cronistoria presente nel sito www.greygooseblues.tumblr.com
Nel dicembre 2013 esce “Aspetta un Minuto”, Mixtape in free-download da www.ghemon.it. “Aspetta un Minuto” è una raccolta di nuovi pezzi con strumentali originali, numerosi inediti, canzoni riarrangiate con una live band e rarita selezionate e mixate da Dj Tsura: 22 brani per più di un’ora di musica. “Aspetta un Minuto” Mixtape ha superato i 25.000 download ad un mese dall’uscita, un regalo che i fan hanno molto apprezzato.
Nel maggio 2014 esce “ORCHIdee”, un album interamente suonato con strumenti veri, prodotto e registrato tra Milano e i Red Bull Studios di Amsterdam dal producer di fama internazionale Tommaso Colliva (Muse, Calibro 35, Afterhours, Ministri) e dal giovane e talentuoso Marco Olivi. A questo progetto hanno partecipato tutti nomi di prim’ordine all’interno del panorama musicale italiano: Patrick Benifei (Casino Royale e Bluebeaters), Enrico Gabrielli (Calibro 35, Vinicio Capossela, Mike Patton), Fabio Rondanini (Calibro 35 e John Parish), Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Daniel e Ramiro (Selton), Gabriele Lazzarotti (Daniele Silvestri, Niccolò Fabi), Paolo Ranieri e Francesco Bucci (Baustelle, Dente, Le Luci della Centrale Elettrica).
“ORCHIdee” esprime una ricchezza musicale e lessicale che affonda le sue radici nella black music e nel rap sfociando in numerose parti cantate in cui GHEMON dimostra di essere maturato, approcciandosi con umiltà e attenzione a uno stile vocale inedito e moderno, sempre più vario e strettamente personale.
Nel 2015 Ghemon, insieme alla sua band “Le Forze del Bene”, ha composto il singolo “Vola Alto” e una serie di strumentali che accompagneranno tutte le partite della stagione di Serie A Beko della Lega Basket Italiana. Melodie soul supportate da un riff di basso e batteria per rappresentare l’evoluzione musicale partita da “ORCHIdee” e proseguita con il tour che lo ha portato in giro per l’Italia per tutto l’anno.
Dalll’1 al 21 giugno, torna a Bologna l’appuntamento con il BIO PARCO, lo spazio in esterna di Biografilm Festival e luogo cult dell’estate bolognese, con un programma denso di eventi, concerti e spettacoli tutti rigorosamente A INGRESSO GRATUITO.
La storica chitarra di C.C.C.P e C.S.I presenterà con la band il nuovo disco “Perle Per Porci”
30 anni di palchi, una carriera da tecnico del suono con la PFM, chilometri su chilometri consumati con Lindo Ferretti e co. nell’epopea C.C.C.P e poi C.S.I, per poi trovare una nuova forma assieme ai Rossofuoco, con cui ha prodotto l’ultimo disco “Perle ai Porci”.