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A 10 anni di distanza dalla pubblicazione di “Micah P. Hinson and the Opera Circuit”, torna in Italia con Radar Concerti, Micah P. Hinson, il folksinger texano tra gli artisti statunitensi più interessanti degli ultimi anni, per sette date esclusive, in cui si esibirà con la band; ad aprire i concerti gli italiani Sunday Morning.
In occasione del decennale l’etichetta italiana Bronson Recordings, che aveva già dato alle stampe “Broken Arrow” nel 2015, ha ripubblicato in una Deluxe Limited Edition l’acclamato album del 2006.
Nato a Memphis e cresciuto ad Abilene, in Texas, Micah è dotato di un songwriting ispirato, sincero e potente, con liriche biografiche di una vita vissuta, un’adolescenza turbolenta nel Texas tra passione, droga, sfortuna e depressione. Una chitarra di matrice folk che non disdegna incursioni lo-fi e punk e una voce che scava nel passato della storia folk blues americana, un timbro profondo indimenticabile che rende ancor più crude e affascinanti le sue canzoni.
“Seeing Micah P. Hinson live is like being invited in to share a little piece of his world. It’s rare to see musicians who seem so genuine and open on stage, and even when the subject matter of the songs is so strange and dark he manages to make the audience feel very welcome to share in it.” THELINEOFBESTFIT.COM
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La storia musicale di Frank Turner inizia nei primi anni 2000 all’interno della scena Hardcore britannica, dove si esibisce come cantante dei Million Dead.
Dopo lo scioglimento della band il giovane cantautore decide di imbracciare la chitarra acustica e di cimentarsi in un mix di Folk Punk e Rock che da subito gli permette di esibirsi in tutto il Regno Unito riscuotendo un ottimo consenso dalla stampa e dal pubblico, grazie anche alla partecipazione a eventi molto importanti come il Festival di Reading e Leeds, e a tour dove Turner toccherà Regno Unito, Europa, Stati Uniti e Canada.
Memorabile il sold out alla Wembley Arena di Londra il 13 aprile 2012.
Il suo stile unico e inimitabile unisce l’attivismo e l’impegno tipico del Punk (grande è l’influenza di Billy Bragg) mischiato al Folk Rock più tipicamente Springstiniano.
Il resto è storia attuale, è la storia di un ragazzo che ha avuto il coraggio di cimentarsi in un genere dai grandi valori morali e che lo sta portando ad un successo globale giorno dopo giorno
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Da sempre band pioneristica nel creare un universo sonoro unico e inconfondibile frutto di innumerevoli elementi ed influenze, i The Notwist arrivano in Italia in occasione della pubblicazione dell’album live “Superheroes, Ghostvillains & Stuff”, uscito ad ottobre per Sub Pop.
A coronamento di una carriera iniziata nel lontano 1990, la band tedesca pubblica il primo album live: “Superheroes, Ghostvillains & Stuff”. Un doppio CD che esce per la loro etichetta Alien Tansistor in Europa e per la Sub Pop negli Usa e registrato durante il secondo dei tre concerti sold out che la band dei fratelli Markus e Micha Acher ha tenuto nel dicembre 2015 a Lipsia. Il disco raccoglie sette brani da “Neon Golden”, cinque da “Close to the Glass”, tre da “The Devil, You + Me” e uno da “Nook”.
Da sempre impegnati nello sforzo di creare un universo sonoro unico e inconfondibile frutto di innumerevoli elementi ed influenze, I The Notwist ribadiscono in questo live di essere un progetto in continua evoluzione, alla instancabile ricerca di dialogo tra il passato rock e le tendenze contemporanee più esplorative e sperimentali. E tuttavia sono le gradazioni che stanno in mezzo a questi due estremi che rendono la band così unica.
I fratelli Markus e Michael Acher, insieme a Mecki Messerschmidt, fondano il gruppo nel 1989 a Weilheim, una cittadina vicino a Monaco, in Baviera.
Nel 1990 registrano il loro debutto indipendente, intitolato THE NOTWIST. Il disco si caratterizza di un approccio molto forte al metal, con qualche divagazione grunge e indie rock. Il 1992 vede la pubblicazione di NOOK, che segue la via percorsa dal precedente lavoro. A dominare il disco sono ritmi punk metal.
Una prima svolta arriva con la pubblicazione di 12, avvenuta nel 1995. Questo disco segna il passaggio al post rock. Si possono infatti percepire qui le prime divagazioni del gruppo nei territori dell’elettronica. Nel 1997 Martin Gretschmann si unisce al gruppo e presto arriva la svolta, con la pubblicazione nel 1998 di SHRINK. Si tratta di un album di rock sperimentale che fonde jazz ed elettronica. Brani come Day 7 o Chemicals possono essere considerati l’archetipo dell’indietronica. Nel 2002 arriva NEON GOLDEN, enorme successo di pubblico e critica, tutt’oggi considerato il loro capolavoro e un album fondamentale nello sviluppo della musica degli ultimi decenni.
Dopo 6 anni esce il bellissimo THE DEVIL, YOU + ME che li consacra come una delle band più importanti degli ultimi decenni. Infine nel 2014 l’ultimo album in studio CLOSE TO THE GLASS, un attraente e imprevedibile matrimonio tra melodie emozionanti e la pulsazione precisa delle macchine e dell’elettronica. Romantico e robotico allo stesso tempo, questo album è un collage che unisce pop songs, scienza, ricerca e capacità di raccontare storie.
I The Notwist sono autori di una musica estremamente personale, una specie di alchimia non sollecitata in alcun modo dalle convenzioni né da particolari scadenze, ma solo frutto dell’ispirazione e del talento.
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A causa di circostanze impreviste, alcune date del tour di Miles Mosley sono state rinviate o ri-programmate, pertanto le tappe previste in Italia sono cancellate. È possibile richiedere il rimborso dei biglietti già acquistati aprile secondo le seguenti modalità:
- Biglietti acquistati presso un punto vendita Ticketone o Vivaticket: il rimborso potrà essere richiesto presso lo stesso punto vendita in cui è stato effettuato l’acquisto.
- Biglietti acquistati su Ticketone (sito e call center) con ritiro sul luogo dell’evento: il rimborso verrà effettuato mediante riaccredito sulla carta utilizzata per l’acquisto o altro metodo di pagamento utilizzato in fase di acquisto.
- Biglietti acquistati su Ticketone (sito e call center) con spedizione a casa tramite corriere espresso: il cliente dovrà spedire i biglietti tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro e non oltre domenica 11 dicembre (fa fede il timbro postale) all’indirizzo TicketOne S.p.A., via Vittor Pisani 19, 20124 Milano (C.A. Divisione I Commercio Elettronico).
I termini per le richieste di rimborso sono fissati tassativamente entro e non oltre giovedì 20 aprile 2017.
Dopo il notevole riscontro di pubblico e stampa ottenuto con “La dieta dell’imperatrice” e successivamente con l’album “Protestantesima” torna con il suo attesissimo 3° album “Futuro Proximo” Umberto Maria Giardini, di sicuro uno tra i migliori musicisti della scena italiana passata e presente e della musica che nel nostro paese ancora oggi conta. Un disco che ripercorre e approfondisce l’esperienza dei due lavori precedenti ma che in qualche modo affonda ancor di più la lama nella sua scrittura sempre efficace, diversa e soprattutto autentica. Un suono divenuto più tagliente ma vellutato quando occorre, il tutto a condimento di dieci episodi desideranti e allo stesso tempo desiderati, ansiosi di espandersi nel vuoto infinito ma anche di implodere in se stessi. Un’attitudine ancor più elettrica rispetto ai lavori precedenti, sempre più spostata verso gli estimatori di quella eleganza e un po’ retro’ che tanto ha contraddistinto il nuovo ciclo di questo artista bolognese d’adozione nella fase oramai quinquennale del post-moltheni. Facile diviene dunque scoprire la vivacità e la consapevolezza di colui che di marginale e ripetitivo non ha davvero nulla, anche a paragone di tutti i nomi più conosciuti del panorama rock italiano degli ultimi decenni. “Futuro proximo” è pertanto da definire come album dall’anima nuova, dinamico, sbilenco, nonché padrone di quella zona d’ombra tanto amata dagli estimatori di progetti internazionali come Smiths, Sant Vincent e Anna Calvi. Umberto Maria Giardini ancora una volta coniuga il buon gusto all’eclettismo di colui che si adopera con le sei corde e con la sua voce al solo scopo di far bene e di stupire, ancora oggi riuscendoci.
Il romano Davide De Luca inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica rap attorno agli anni 2000. Partecipa a vari progetti ed esibizioni nell’underground emergente romano fino all’incontro nel 2005 con CaneSecco che lo inserisce nellL’Xtreme Team, con il quale nel 2007 al 2009 escono tre album. Nel 2010 escono i primi due volumi della serie street album solisti di Gemitaiz, intitolati QUELLI CHE VI CONSIGLIO. Nel 2013 esce il nuovo disco L’UNICO COMPROMESSO, primo lavoro per l’etichetta Tanta Roba di Gué Pequeno e DJ Harsh.
Il nuovo lavoro NONOSTANTE TUTTO arriva nel 2016, dopo un album in collaborazione con Madman nel 2014 e una condanna per detenzione di droga l’anno successivo.
La Femme pubblicano l’album di debutto “Psycho Tropical Berlin” nel 2013, da allora la crescita è stata fulminea: vincono i “French Music Awards” come migliore nuova band francese arrivando ai vertici delle classifiche del loro Paese, partono per un tour mondiale che tocca ogni continente, i loro brani vengono usati dalle campagne pubblicitarie di Apple, Renault e Sonos, se ne accorge pure Jean Michel Jarreche ne diventa subito un super fan e per ultimi i Red Hot Chili Peppers, che li vogliono come opening band ufficiale del loro tour europeo nell’ottobre dello scorso anno. Milioni di visualizzazioni di youtubeconfermano quanto sia amata e seguita la band parigina in tutto il mondo.
Il secondo album “Mystere” esce a fine 2016 e vede la band approfondire il loro sound originalissimo fatto di psichedelia, pop francese dei 60s e sonorità elettroniche di derivazione anni 80.
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A grande richiesta torna sul palco del Locomotiv Dj Gruff, una leggenda dell’Hip Hop italiano, un uomo che ha fatto la storia del genere passando attraverso Rapadopa, Sangue Misto, Zero Stress, Casino Royale, Alien Army e molto altro. Questa volta sarà accompaganto da Gianluca Petrella, Antonio Tarantino e Mad Boxes!
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Frizzi 2 Fulci è uno spettacolo che nasce dalla volontà del Maestro Fabio Frizzi di celebrare uno tra i registi Italiani più apprezzati nel mondo, Lucio Fulci.
La collaborazione del musicista con questo incredibile cineasta fu replicata per tantissime pellicole per le quali Fabio Frizzi rappresentava sempre la prima scelta compositiva.
Storie contraddistinte da forti tensioni, una comunicativa vibrante ed una tecnica registica rivoluzionaria sono lo sfondo di produzioni musicali che hanno segnato un epoca di rinnovamento nello stile compositivo della musica da film, senz’altro questo forte carattere innovativo tra i principali pregi riconosciuti all’immensa produzione del musicista Bolognese, di nascita, ma ben presto importato da Cinecittà.
L’aldilà, Sette note in nero, I 4 dell’apocalisse, Sella D’argento, Zombi 2, Paura nella città dei morti viventi, Manhattan Baby e molte altri i film da cui viene tratto spunto per la realizzazione di elaborate suite dedicate alle colonne sonore che ne drappeggiano le immagini, con un costante contrasto tra eros musicale e tanatos connotato dalle scene girate e sceneggiate con una capacità evocativa del tutto unica di questo eccezionale regista.