ŠIROM
Locomotiv Club Bologna [riservato a soc* AICS]
Informazioni sull’evento
Data: | Data: 10 Aprile 2024 |
---|---|
Apertura porte:: | Apertura porte: 8:30 pm |
Ora: | Inizio ore: 9:30 pm |
Luogo: | Luogo: Locomotiv Club Bologna |
Indirizzo: | Indirizzo: Via Sebastiano Serlio, 25/2 riservato a soc* AICS |
Evento: | Evento Facebook: https://fb.me/e/9hAwk97yV |
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Acquista il biglietto in prevendita €15 Ingresso riservato a sol* soc* AICS
Dettagli
Una delle band più chiacchierate e acclamate del momento…
Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanj suonano un folk “immaginario” e “proveniente da un universo parallelo” come amano dire loro stessi; o un “folk che sembra folk ma non lo è”, come ha scritto qualcun altro. D’altronde è già detto tutto nel loro nome: in sloveno širom significa “andare lontano” e “dappertutto” e questa ampiezza semantica rende bene l’idea di una musica in movimento, capace di cogliere e intrecciare modi e influenze eterogenee, riportando la molteplicità a sintesi. Nel repertorio del trio trova espressione un corpo sonoro vastissimo che non solo attinge alla tradizione (viola, ocarina, mizmar, ribab, daf, balafon, guembri, banjo, ghironda, liuto, tambura brač, carillon) ma si avvale anche di oggetti autocostruiti. A dispetto di tale ricchezza strumentale, il sound rimane minimalista e ha un che di sciamanico, muovendosi nella dialettica tra oscurità e luce, mistero e rivelazione. Le loro performance sono magnetiche e coinvolgono gli ascoltatori in un’esperienza rituale, potente e immersiva.
Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanj suonano un folk “immaginario” e “proveniente da un universo parallelo” come amano dire loro stessi; o un “folk che sembra folk ma non lo è”, come ha scritto qualcun altro. D’altronde è già detto tutto nel loro nome: in sloveno širom significa “andare lontano” e “dappertutto” e questa ampiezza semantica rende bene l’idea di una musica in movimento, capace di cogliere e intrecciare modi e influenze eterogenee, riportando la molteplicità a sintesi. Nel repertorio del trio trova espressione un corpo sonoro vastissimo che non solo attinge alla tradizione (viola, ocarina, mizmar, ribab, daf, balafon, guembri, banjo, ghironda, liuto, tambura brač, carillon) ma si avvale anche di oggetti autocostruiti. A dispetto di tale ricchezza strumentale, il sound rimane minimalista e ha un che di sciamanico, muovendosi nella dialettica tra oscurità e luce, mistero e rivelazione. Le loro performance sono magnetiche e coinvolgono gli ascoltatori in un’esperienza rituale, potente e immersiva.
“The liquified throne of simplicity” (uscito nel 2022 per Tak:til / Glitterbeat) è stato 3° disco dell’anno per Blow Up e top 50 per Rumore nel 2022 (oltre a tutte le altre playlist linkate sotto)