THE MESSTHETICS
Scritto da Locomotiv il 29 Marzo 2019
via Sebastiano Serlio 25/2
Bologna
The Messthetics live
– Brendan Canty (batterista di Fugazi) ;
– Joe Lally (bassista di Fugazi );
– Antony Pirog (chitarrista di James Brandon Lewis jazz quartet).
L’ultima volta che il batterista Brendan Canty e il bassista Joe Lally suonavano insieme in una band, i due erano gli architetti ritmici dei Fugazi, formazione con cui – in oltre un decennio di fervente attività – hanno preso in mano il testimone del punk per porre le basi di tutto ciò di alternative che conosciamo al giorno d’oggi. Nel 2016 vengono arruolati dal chitarrista Anthony Pirog: l’idea è quella di ripensare nuovamente il concetto di power trio.
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> apertura porte ore 21:00
> GIACK BAZZ on stage: 21:30
> MESSTHETICS on stage: 22:15
> ingresso 10€ in cassa
> tessera AICS 2018-2019 obbligatoria (8€)
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Con un album omonimo pubblicato nella primavera del 2018 per la Dischord, The Messthetics presentano la loro musica strumentale (fino ad allora condivisa solo con qualche fortunato nel sud o nella East Coast degli USA)al mondo intero. Attraverso 8 brani inediti e una cover, Anthony guida il sound della band attraverso cambi complessi e densità armoniche, senza mai sconvolgere la connessione creatasi con l’ascoltatore. Registrato da Brendan nella propria sala prove, il debut album The Messthetics offre ad Anthony le possibilità di variare consistenze sonore, pattern e stili chitarristici assai liberamente e in modo camaleontico. Il kit di Brendan include una pesante campana recuperata direttamente dai tempi dei Fugazi: Canty si muove attraverso questa musica ritmicamente sfuggente con con fluida rapidità che, ciclicamente, è turbata proprio dal fragore della sua campana. Joe ha passato 8 anni in Italia esercitandosi, tra le altre cose, sui ritmi orientali in 7 e 13 poi rivelatisi una preparazione perfetta per i bizzarri tempi dei Messthetics. Lally aggiunge basi massicce al groove suonando, allo stesso tempo, complementi armonici ambiziosi e assai particolari, proprio come le linee di Anthony. Quando le band hanno accumulato abbastanza rodaggio da raggiungere una certa saggezza (e quella consapevolezza ha la rara opportunità di filtrare attraverso un ambiente collaborativo fondato nell’affetto e ancorato nella gratitudine) i frutti del lavoro possono risultare particolarmente intensi. Anthony Pirog scrive musica particolarmente difficile (dopotutto le composizioni originali lo sono in partenza) ma le idee che sviluppa per i Messthetics vengono accolte dalla macchina del tempo Canty-Lally, non solo con precisione e abilità ma anche con gioia, spirito e groove. Questi tre elementi sono sicuramente le armi in cui la musica deve trasformarsi durante questa guerra spirituale combattuta nell’era post-Trump. Le loro performance, così come il debutto discografico omonimo, hanno una potenza e una esuberanza tali da mostrare immediatamente al pubblico l’amore e la gratitudine che fanno da pilastri portanti del percorso del trio.
Ascolta l’album: https://themessthetics.bandcamp.com